Oggi per noi c’è stata una giornata di acclimatamento, visto l’ascesa di oltre mille metri superati in due giorni. D’altra parte gli effetti di una salita così rapida si sono fatti sentire - durante la notte abbiamo fatto fatica a dormire e ci girava un po la testa - quindi era d’obbligo concedere ai nostri fisici il tempo di abituarsi alla nuova realtà.
Per non restare fermi, Dil ci aveva proposto un giretto nel villaggio, ma - è questa la novità che abbiamo escogitato ieri a pranzo, ricordate? - poi l'abbiamo convinto a portarci a fare una sgambata su un punto panoramico. Un’escursione che alla fine si è rivelata più dura del previsto: 3 chilometri di salita vera e per finire a 5.100 metri (alla faccia dell’acclimatamento) in quota a mangiare - come dice Dil - lo snack vitaminico per eccellenza degli sherpa ovvero dei pop corn fatti esplodere per metà, proprio come quelli che restano sul fondo del contenitore quando si va al cinema!
Attorno a noi scenari stupendi e anche una strana sensazione nel pensare che ci troviamo ad una altezza superiore di 300 metri rispetto al monte Bianco! Ma qui sull’Himalaya tutto è davvero… di più!
Rientrati al lodge, finalmente la prima doccia (con finestra aperta e bombola del gas posizionata direttamente nel box doccia…) dopo più di cinque giorni: posso confessarvi che è stata davvero una libidine?
Ora ci concediamo una bella dormita, alle 17 appuntamento per il the, alle 19.30 zuppetta sherpa e briefing per domani. L’Everest è sempre più vicino, è tempo di ripartire.
7 - continua
LE PUNTATE PRECEDENTI
1 - Paolo Simion e il trekking verso l'Everest
2 - L'aeroporto più pericoloso del mondo e via!
3 - Un piccolo record verso Namche Bazar
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