In questi giorni vi stiamo raccontando di corridori che sono in procinto di appendere la bici al chiodo o che ancora sono in attesa di un contratto per il 2020. Per risollevarci un po’ il morale oggi parliamo dei giovani italiani pronti a fare il grande salto nella massima categoria, mai così numerosi. Al momento ci risultano oltre 30 ragazzi italiani che hanno già firmato per un team professionistico, di cui ben 8 per una formazione World Tour.
Nella massima serie del ciclismo passeranno il campione del mondo Under 23 Samuele Battistella e Matteo Sobrero (Team NTT), il campione europeo Alberto Dainese (Sunweb), Andrea Bagioli (Deceuninck Quick Step), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Stefano Oldani (Lotto Soudal), Attilio Viviani (Cofidis) e Alexander Konichev (Mitchelton Scott).
A loro si aggiungono Mattia Bais, Simone Ravanelli, Nicola Venchiarutti (Androni Sideremc), Nicolas Dalla Valle, Alessandro Monaco, Filippo Fiorelli, Fabio Mazzucco, Filippo Zana (Bardiani CSF), Cristian Scaroni (Gazprom Rusvelo) e Luca Mozzato, molto vicino alla Vital Concept anche se manca ancora l'ufficialità del suo ingaggio, che debutteranno in una squadra Professional. Il nuovo team Epowers Factory Team, in corsa per una licenza Professional, ha già annunciato nel suo roster 2020 Manuel Allori, Paolo Baccio, Andrea Cacciotti, Michele Corradini, Jalel Duranti, Gregorio Ferri, Filippo Magli, Filippo Rocchetti e Andrea Toniatti mentre la Neri Selle Italia KTM a breve svelerà 3 nuovi acquisti provenienti dai dilettanti.
Ci sono inoltre altri 6 talenti di casa nostra che hanno già firmato per il 2021 e militeranno ancora un anno nella categoria inferiore per maturare prima di fare il grande salto tra i professionisti: si tratta del campione del mondo della cronometro Under 23 Antonio Tiberi e Alessandro Fancellu, che hanno il futuro assicurato grazie alla Trek Segafredo, di Andrea Piccolo, già ingaggiato dalla Astana, di Filippo Conca e Kevin Colleoni che hanno firmato per la Androni Sidermec e di Giovanni Aleotti, destinato a vestire la maglia della CCC.
Nonostante manchi un team World Tour battente bandiera tricolore ormai da anni e i team Professional di matrice italiana siano sempre più in difficoltà, il nostro movimento si conferma un’ottima e florida scuola. Il ciclismo italiano continua a sfornare campioncini.