Alejandro Valverde ha avuto seri problemi di depressione dopo la squalifica che ha fatto seguito al suo coinvolgimento nell'Operacion Puerto. È lo stesso campione del mondo a rivelarlo per la prima volta raccontandosi nel documentario "Un anno arcobaleno" che sarà trasmesso questa sera dalla tv spagnola.
«Paradossalmente i problemi sono cominciati quando sono tornato in gruppo dopo lo stop. Subito dopo la Parigi-Nizza del 2012, che ho chiuso al terzo posto, ho iniziato a soffrire di vertigini, formicolio al collo e attacchi di panico sia in bicicletta che nella vita normale. La gente è abituata a vedere gli atleti come delle stelle, ma in realtà siamo persone normali e come tali abbiamo le nostre reazioni. Ricordo bene l'Amstel Gold Race di quel 2012, l'ho corsa tutta in fondo al gruppo con la paura che mi venissero le vertigini da un momento all'altro».
E ancora: «Alla fine ho deciso di rivolgermi ad uno specialista, mi ha diagnosticato una forma di depressione. La realtà è che il nostro corpo ha una memoria straordinaria, memorizza tutto. E alla fine il mio corpo ha buttato fuori in un colpo solo tutto lo stress accumulato per l'Operacion Puerto e la squalifica.Per molto tempo non mi è piaciuto correre, mi sentivo a mio agio solo quando uscivo in allenamento con gli amici. E ora sono contento, perché parlare della mia depressione per me è stata una specie di liberazione».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.