Nairo Quintana firma il colpaccio e prova a cambiare le carte in tavola alla Vuelta. Con la sua Movistar ha studiato ogni metro di una tappa che sulla carta sembrava propore poco, ha sfruttato il vento, si è infilato nella fuga giusta ed è risalito al secondo posto della classifica generale, a 2'24" dal leader Roglic.
« Ci siamo saputi muovere bene e ho sfruttato il fatto che la mia salute sta migliorando. Sapevanmo che oggi avrebbe potuto accadere qualcosa di importante e ci abbiamo provato. E alla fine, sono ancora qui... Personalmente riesco a respirare meglio che nei giorni scorsi, ma avere le risposte che contano dobbiamo aspettare domani, nella tappa di montagna. Certo, mi dà grande morale essere stato protagonista in una tappa come questa, che sembrava essere ‘anti-Nairo’, pianeggiante e con molto vento. Ho sempre detto che la corsa non era da considerarsi finita con tanto anticipo: la nostra idea era quella di mettere in difficoltà la squadra di Roglic con i nostri attacchi e arrivare al traguardo con il maggior vantaggio possibile. Io alla maglia rossa ci penso ancora, anche se finora la salute non mi ha aiutat: ma dove non si arriva con le gambe, si corre con il cuore».
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