Il conto alla rovescia verso la 68° Coppa San Sabino (33°Gran Premio d’Estate, 17°Medaglia d’Oro San Sabino) del 2 agosto è iniziato e si stanno definendo tutti i principali dettagli di una gara clou del ciclismo in Puglia e nel Sud Italia che sta facendo le cose in grande per tornare alla categoria élite-under 23 dopo una sola edizione (2018) riservata agli juniores.
L’evento, organizzato dal Gruppo Sportivo Sabino Patruno, porta in Puglia i grandi protagonisti del ciclismo dilettantistico nazionale perché la corsa va onorata per il suo blasone e la sua storicità.
Chi vince la Coppa San Sabino, ottiene il lasciapassare per approdare nel professionismo e ciò è testimoniato dall’albo d’oro che annovera fior fior di campioni dal 1951 ad oggi: tra questi il canosino doc Leonardo Marcovecchio, Luciano Rabottini, il due volte iridato di ciclocross Vito Di Tano solo per citarne alcuni fino ad arrivare a Gabriele Pellizzari vincitore dell'edizione dedicata lo scorso anno alla categoria juniores.
Si gareggia sul medesimo percorso dello scorso anno con un anello urbano ed extra urbano di 7,8 chilometri (partenza e arrivo in via La Malfa) da ripetere 15 volte per un totale di 117 chilometri.
Ad oggi sono già tante le richieste di partecipazione a fronte di tanti sforzi economici profusi dall’organizzazione capitanata da Sabino Patruno per una corsa che ritorna nella categoria che conta e che vuole riprendersi lo scettro di regina dell’estate a livello nazionale.
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