Wout VAN AERT. 10. Questi della Jumbo Visma si riproducono velocissimamente. Non c’è Groenewegen? Nessun problema, ecco Teunissen. Non c’è Teunissen? E che problema c’è: ecco Van Aert. Banda di fenomeni, che legge il vento, e coglie l’attimo.
Elia VIVIANI. 9. Per quanto mi riguarda non fa un solo errore che uno, dopo aver lavorato con tutti i suoi per far saltare il banco, per portare via la fuga, per andare via col vento, la loro specialità della casa. Perde per un colpo di reni, ma chissenefrega.
Caleb EWAN. 8. È un peso piuma, ma non prende il volo, piuttosto al volo resta là dietro.
Peter SAGAN. 7. È scaltro, attento, gatto come solo lui sa essere, ma in questa situazione forse poteva fare qualcosa di più, anche se alla fine arrivano tutti con la lingua a penzoloni.
Sonny COLBRELLI. 7. Corridore di livello, conferma che il suo livello è questo: sempre lì con i migliori.
Julian ALAPHILIPPE. 9. Classe allo stato puro. Corridore assoluto, di talento cristallino. Bramati suona la carica, lui e compagni si caricano la corsa sulle spalle e la mandano in frantumi. Che bellezza…
Geraint THOMAS. 9. Per dare spettacolo non servono le salite, lo dice e lo ripete il gallese che sa come si vincono i Tour. Qui, a queste latitudini, con il livello di competizione che c’è, è sufficiente un cavalcavia.
Steven KRUIJSWIJK. 9. Lo pilotano là davanti, e non resta al vento.
Enric MAS. 9. La sua Deceuninck apparecchia per Viviani, ma già che c’è prepara il tavolo anche per lui.
Romain BARDET. 8. Resta con i migliori, e poi deve anche scusarsi per ciò che non ha fatto: sbattere per terra Mikel Landa.
Nairo QUINTANA. 8. Attento, attentissimo come pochi: è lì, pronto per i Pirenei.
Adam YATES. 8. Non perde tempo: è una notizia.
Daniel MARTIN. 8. Resta lì con i migliori, anche per lui buone notizie.
Warren BARGUIL. 3. Sbatte per terra Mikel Landa e alla fine si scusa anche. Il collegio di giuria non prende nessun provvedimento: un 5 glielo possiamo dare?
Thibaut PINOT. 5. Fino ad oggi non aveva sbagliato nulla, poi un colpo di vento…
Rigoberto URAN. 5. Generalmente è un gatto, uno che nel sacco non ci finisce mai. Oggi però finisce in un ventilatore: ne esce un po’ maluccio.
Richie PORTE. 5. Niente da fare, è difficile che non si metta in situazioni complicate. ‘gna fa.
Jakub FUGLSANG. 5. La primavera è alle spalle…
Mikel LANDA. 7. Potrebbe spaccare la faccia a qualcuno, e non lo fa.
Giulio CICCONE. 7. Parlano di lui come di un ragazzo che non ha fatto questo e non ha fatto quello, ma sta facendo già fin troppo.
Jasper PHILIPSEN. 8. Arriva sesto, a soli 21 anni. Lo ripeto: il belga della UAE è un corridore.
Matteo TRENTIN. 7. Prima il campione d’Europa si mette al servizio di Adam Yates e lo salva, riportandolo dentro alla fuga di testa, poi già che si trova lì fa anche la volata: ottavo.
Max RICHEZE. 96,7. La NTT ha registrato una nuova velocità record nella discesa tra Le Cayrol e Espalion (km 84,6, pendenza al 7%) per il Tour di quest'anno: il campione argentino raggiunge una velocità massima di 96,7 km, superando il precedente record di Fabio Felline di 95,2 km/h registrato nella sesta tappa. Si chiama Max, e non tira mai i freni. Anche lui si avvicina alla pensione e a quota 100.
Natnael BERHANE. 7. Lo scalatorino della Cofidis si butta dentro la fuga di giornata con Anthony Turgis (Total Direct Energie), Odd Christian Eiking (Wanty Gobert), Mads Würtz Schmidt (Katusha) e Tony Gallopin (AG2r). Nella fuga è quello messo meglio in classifica generale: a soli 57'13" dalla maglia gialla. Alaphilippe lascia fare, li lascia là per quattro ore, poi li va a riprendere.
Lilian CALMEJANE. 5. È un ottimo corridore, un buonissimo passista-scalatore, che in carriera ha saputo vincere una tappa al Tour e alla Vuelta. In questa Grande Boucle, fino a questo momento non è pervenuto. La Total Direct Energie spera che il ragazzo si dia una mossa. Diversamente sono già pronti a cambiargli il nome in CALMAJan.