È un Alessandro Covi stremato e un po' rassegnato quello all'arrivo del Passo del Maniva. Il corridore del Team Colpack si è confermato il corridore azzurro più pimpante in salita, ma questo non è bastato a mettere il bastone tra le ruote ai colombiani. Alla fine ha chiuso quinto, a 1'40" dal'imprendibile vincitore Camilo Ardila, ed è stato il migliore tra i non colombiani.
«Non si può lottare contro questi corridori - spiega Covi sconsolato a tuttobiciweb - Bisogna pensare a salvarsi, devo fare la mia gara e non guardarli. Vanno troppo forte e da domani non mi interesserò più a loro, salirò del mio passo. È stata una salita durissima, i colombiani l'hanno presa fortissima, a 500 watt, e poi la maglia rosa ha addirittura attaccato. Non so veramente come facciano. Io più di così non riesco ad andare, ho cercato di limitare i danni e per ora va bene così».
In classifica generale resiste al secondo posto, ma domani sul Mortirolo dovrà cercare di difendersi dagli attacchi dal resto della scatenata truppa degli escarabajos. «Essere il migliore degli italiani mi interessa poco sinceramente. Lo sono stato anche l'anno scorso, ma non è questo l'obiettivo per cui sono venuto al Giro. Domani sul Mortirolo cercherò di salvarmi».
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