I VOTI DI STAGI. ULISSI HA IL GAMBONE MA PURTROPPO ANCHE IL BRACCINO

GIRO D'ITALIA | 14/05/2019 | 20:32
di Pier Augusto Stagi

Richard CARAPAZ. 10. L’ecuadoriano ci prende gusto e dopo Montevergine ’18 si ripete a Frascati. Sarà ispirato da Marco Pantani, del quale il 26enne corridore della Movistar è super tifoso da sempre, ma è altresì chiaro che il nostro Paese gli porta un gran bene. Non sbaglia nulla: fa quello che deve fare. Il problema è che glielo lasciano fare.


Caleb EWAN. 9. Primo numero: resta con i migliori. Secondo numero: fa una grandissima volata e per poco non si porta a casa il premio più prezioso. Arriva secondo, ma in certe circostanze sono davvero dettagli.


Diego ULISSI. 5. È lì, pronto a partire, ma non parte. Guarda andare via Carapaz, poi guarda Roglic come a volere che la maglia rosa si muova per lui. Ha il gambone, si vede anche dal rapportone che tira, ma oggi si fa prendere dalla sindrome del braccino.

Pascal ACKERMANN. 8. L’uomo delle volate vola anche su strade che non sono proprio agevoli per un velocista. Grande numero.

Primoz ROGLIC. 8. È chiaro che devi anche avere la buona stella, ma devi saperla vedere e seguire. Lui è lì davanti, dalla parte giusta, poi fa tutto bene, compreso la scelta di non tentare nemmeno la volata: lucido e intelligente come pochi. Ha gambe e zucca da vendere.

Valerio CONTI. 8. Fa un lavoro spaziale per la causa di Diego Ulissi. Pedala come un ossesso, senza ossessioni.

Salvatore PUCCIO: 4. È chiaro che non è il caso di farla troppo grossa o fargli il processo, ma a 6 km dal traguardo commette davvero un grave errore. Punto. Il resto sono certo glielo diranno Dumoulin, Nibali e compagnia.   

Marco FRAPPORTI. 8. Il ragazzo di Gianni Savio accarezza il sogno della maglia rosa. Il 34enne corridore bresciano la sfiora in maniera virtuale, per qualche chilometro, visto che il distacco da Roglic è di 6’19”. Poi però in maniera molto concreta va avanti, senza tentennamenti. Da buon geometra prende le misure, e tira dritto fin che può.

Mirco MAESTRI. 8. Paperino pedala con frequenza e convinzione. Dà battaglia come è solito fare, come suo costume: non quello di Paperino, ma di Maestri.

Damiano CIMA. 8. La Nippo Vini Fantini va di fretta anche oggi. Damiano non si risparmia, onorando la tappa da Cima a fondo.

Il VAR. 2. Non ho mai avuto problemi a cogliere il futuro, ad accettarlo e con tuttobiciweb a cavalcarlo. Amo la contemporaneità e il futuro, quindi ben venga la tecnologia a supporto del nostro sport. Ma come ho già avuto modo di dire, trovo eccessiva l’intrusione del Var. La considero eccessivamente invasiva. Non ci sono dubbi che Viviani a Orbetello abbia fatto un cambio di direzione, così come è lì davanti agli occhi il danno subito dal bravissimo e funambolico Matteo Moschetti, che ha evitato di finire per le terre. Detto questo, mi piace che la tecnologia venga a supporto di chi subisce il danno, ma vorrei che fosse la parte offesa a chiedere giustizia. Non mi piace che “motu proprio” il Var intervenga in maniera così invasiva. È chiaro che la giuria ha applicato in maniera inappellabile il regolamento. Posso dire che questo regolamento mi sta sugli zebedei o devo rimuovere dalla mia scatola cranica anche il cervello?

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
puccio
14 maggio 2019 20:52 Line
molto ingenuo oggi con la sua esperienza .. dara di sicuro le scuse al gruppo

Rimuova
14 maggio 2019 21:03 cocco88
Lo rimuova dalla scatola cranica ... certe manovre sono fuori limite (VIVIANI è sempre stato corretto quindi nn lo si deve condannare ) e procurare una caduta può farti perdere campioni attesi alla vigilia della corsa ... come oggi domoulin ...

Ulissi voto 0 zero
14 maggio 2019 21:27 SERMONETAN
Ha sacrificato Conti che poteva dire la sua,invece quando VALERIO si è spostato si è guardado intorno ,la verità che non aveva gambe

I voti di stagi
15 maggio 2019 08:12 TIGROTTO
In tutti gli sport l'arbitro o il Var che sia intervengono in caso di irregolarità indipendentemente se lo chiede chi ha subito il danno. Non capisco perché il ciclismo deve fare eccezione

Tentenni che non sanno correre
15 maggio 2019 08:53 The rider
Quando è scattato Carapaz NON poteva inseguirlo la maglia rosa, c'è qualcuno in gruppo che a 30 anni suonati senza radioline non è capace di correre.
Pontimau.

The rider
15 maggio 2019 12:45 blardone
Non siamo alla play station il giro e lungo ... certi corridori non fanno paura e non servono le radioline per saperlo .Blardone Andrea

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La penultima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross (domani il gran finale a Hoogerheide, Olanda) incorona Kata Blanka Vas. L'ungherese ottiene a Maasmechelen, in Belgio, la sua prima vittoria in Coppa dopo una gara tiratissima e resa ancor più...


Saranno celebrati alle ore 15 di lunedì 27 gennaio, nella Chiesa Parrocchiale di Palù di Giovo, i funerali di Sara Piffer, la 19enne trentina scomparsa ieri sulle strade del Trentino mentre si stava allenando insieme al fratello Christian.


Dusan Rajovic regala la prima vittoria al Team Solution Tech-Vini Fantini. Il serbo si è aggiudicato infatti la seconda tappa del Tour of Sharjah, in svolgimento negli Emirati Arabi, che oggi si è disputata da Wheat Farm, Maliha ad Adh...


Riceviamo e più che volentieri pubblichiamo la lettera inviata alla nostra redazione da Debora Gatti, zia e mamma di ciclisti, nonché consigliera del Comitato Regionale Lombardo. È una riflessione sulla sicurezza, alla luce della tragedia che è costata la vita...


Scrivere oggi, a poche ore dall’ennesimo tragico incidente che è costato la vita a Sara Piffer, fa ancora più male. Perché quella che vi raccontiamo è la fotografia dello stato dell’arte nel nostro Paese per quel che riguarda gli utenti...


Una Volkswagen guidata da un settantenne che ha fatto un sorpasso che non avrebbe dovuto fare. L’auto ha sfiorato Christian e ha preso in pieno Sara Piffer, la sorella. Un frontale spaventoso. «Ho sentito un rumore secco. Mi sono voltato,...


Se il ciclismo fosse una questione idraulica, avrebbe imperato per un decennio. La bicicletta è movimento e anche acqua, è tubi e anche pressione, è corrente e anche energia, è sport ma non uno sport liquido. E così la...


I mondiali in Ruanda sono certamente motivo di discussione e lo saranno anche nei prossimi mesi, anche se probabilmente si è creato troppo allarmismo in particolare riguardo ai vaccini. Un tema caldo sul quale ha voluto fare un po' di...


Dalla elezione nel Consiglio della Federciclismo al debutto in gara. Maria Giulia Confalonieri sta per intrapprendere una stagione impegnativa tra impegni "politici" e agonistici. La ciclista di Seregno è stata infatti eletta in rappresentanza degli atleti per il quadriennio olimpico...


Scicon Sports, azienda leader negli occhiali sportivi,  continua a rimanere sulla cresta dell’onda a suon di soluzioni innovative, un percorso che procede spedito oramai dal 2020, anno di lancio della sua gamma di occhiali. I quattro anni successivi sono stati...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024