
Con estrama lucidità Elia Viviani analizza il primo sprint del Giro 102 e pensa già al prossimo, che lo attende domani. «Ogni volta che si arriva secondi, poteva andare meglio... Mi sono concentrato su Gaviria, avevo battezzato la sua ruota perchè è tra i più forti e ha una squadra ben attrezzata per le volate. Noi della Deceuninck Quick Step, è risaputo, non abbiamo qui il treno completo. Quando Ackermann è partito, ho aspettato un attimo di troppo, in più per sbaglio ho toccato il bottone del cambio che dall’11 è passato al 12 e ho perso qualche pedalata nel momento decisivo. Ad ogni modo, mi sono mosso troppo tardi. Mi spiace perchè la squadra ha fatto un buon lavoro, il giovane Mikkel Honore ha tirato tutto il giorno. Dovevo osare di più, ho sbagliato tempistica. Complimenti a Pascal, ha vinto una gran volata. Domani ci riproviamo, rispetto a oggi ho una posizione da migliorare» spiega a caldo il campione d'Italia, pronto alla rivincita.
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