Buone sensazioni e la sicurezza di essersi preparato al meglio: è con questo spirito che Simon Yates si presenta al via del Giro d'Italia numero 102.
«In realtà sono dodici mesi che mi preparo a questa corsa, l’ho preparata benissimo, se mi trovassi nei panni dei miei avversari me la farei sotto... Mi sento bene e sono piuttosto sicuro di riuscire a fare la differenza. Dell’anno scorso mi rimangono solo bei ricordi: certo, non ho vinto la classifica finale ma mi sono portato a casa molte tappe e poi l’esperienza dell’anno scorso è stata fondamentale per capire fino a dove posso arrivare. Da mesi penso a dove ho sbagliato, è da tanto tempo che mi alleno per quest’obiettivo, d’altronde io sono così: mi piace mettermi dei traguardi precisi perché so che farò di tutto per poterli raggiungere».
In questa edizione della corsa rosa saranno molti i pretendenti alla vittoria finale, ma proprio a causa dei molti chilometri a crono Dumoulin e Roglic sembrano essere i due avversari più pericolosi.
«Quest’anno ci sono molti favoriti, ma io sono sicuro delle mie capacità, sono convinto di essere al top della forma. È vero, ci sono molti chilometri a cronometro e forse non sono il mio terreno ideale, ma nell’ultimo periodo mi sono allenato duramente e tutto ciò ha già dato degli ottimi risultati, infatti ho vinto l’ultima prova contro il tempo a cui ho partecipato. Quest’anno la prima tappa sarà proprio una cronometro quindi sarà fondamentale per avere dei dati concreti».
Domani tutti big prenderanno il via nelle fasi iniziali della corsa, ma la scelta di Yates è completamente diversa perché sarà proprio uno degli ultimi a partire: «Tutti gli altri partono prima perché si dice che pioverà, ma io non ho dubbi sulla mia scelta: mi fido molto del meteo, dopo tutto sono solo previsioni, non è detto che andrà veramente così. Sinceramente preferisco rischiare: visto che sulla carta non sono il più forte, penso che la scelta migliore sia correre avendo tutti gli altri come punto di riferimento in modo tale da riuscire a gestirmi al meglio» spiega il britannico.
La Mitchelton Scott sarà tutta a disposizione di Simon Yates che nutre molta fiducia sul lavoro dei suoi compagni: «Siamo qui con un team molto forte, ho dei compagni straordinari: ognuno di loro ha un ruolo specifico ed è pronto a fornirmi aiuto in ogni fase di corsa. Abbiamo studiato tutto nei minimi particolari, ognuno di noi sa come si deve muovere anche in funzione del tipo di tappa, del clima e della condotta di gara».
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