Miguel Angel Lopez si presenta al Giro d’Italia 2019 dopo l'ottimo terzo posto dell’anno passato e un inizio di stagione con molte vittorie che lo rendono automaticamente uno dei favoriti per la vittoria finale della corsa rosa.
«Mi sono preparato bene per questo appuntamento. Ad inizio stagione mi sono allenato molto duramente e ora arrivo da un’intensa preparazione in Colombia - racconta il capitano della Astana -. Sono soddisfatto di quello che ho fatto fino a questo momento, alla Parigi Nizza e alla Vuelta a Catalunya ho ottenuto degli ottimi risultati. Siamo una squadra molto forte e spero che saremo tutti al 100% per affrontare al meglio queste tre settimane»
Grandi corridori esperti nelle corse a tappe sono pronti a contendersi la corsa rosa e Lopez non ha dubbi sui suoi avversari. «I primi corridori che dovrò tenere d’occhio sono Dumoulin e Roglic che sono fortissimi a cronometro, c’è anche Simon Yates che non è assolutamente da sottovalutare, l’anno scorso mi ha dato parecchio filo da torcere. Poi ci sono Landa e Nibali: loro due sono imprevedibili, da corridori così ci si può aspettare qualsiasi cosa. La terza settimana sarà decisiva, con le montagne e la crono finale la classifica potrà essere sconvolta da un momento all’altro, ma sono abbastanza fiducioso, ho provato tutte le ultime tappe e sono pronto alla sfida».
Lopez è indubbiamente uno dei più forti in salita, ma il Giro propone ben 3 cronometro che non sono certo il suo terreno migliore. «In questo Giro ci sono 57 km di crono, tre tappe particolari a partire dalla frazione di apertura con la scalata al San Luca, ma nemmeno l’arrivo a Verona è totalmente piatto: sono perfettamente consapevole del fatto che dovrò difendermi, ma devo anche dire che nelle ultime due stagioni ho lavorato duramente per migliorarmi e colmare questa mia mancanza. Spero di non naufragare e di non pagare più di due minuti complessivi nei confronti dei migliori».
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