Brent Copeland, team manager Bahrain Merida, è raggiante per la stagione 2019 che sta per iniziare. La squadra non solo si è ringiovanita, ma si è anche potenziata in ogni ambito basti citare l’arrivo di Caruso per aiutare Nibali, di Dennis per le crono e di Bauhaus per le volate.
Lo abbiamo intervistato a Hvar, durante il ritiro della squadra sull’isola croata. A fondo pagina il file audio da ascoltare.
McLaren è la grande novità per la squadra
«Una novità bellissima e importante, non solo per noi ma per tutto il ciclismo. Un marchio così famoso che entra nel nostro sport potrebbe spingere altre grandi aziende a entrare. Non è una sponsorizzazione dunque non c’è un termine. Possedendo il 50% del team ci dà la tranquillità e la sicurezza di collaborare per migliorare insieme. Il loro entusiasmo è pazzesco. Il segmento del marketing ha grandi margini di miglioramento e loro in questo sono i migliori»
La squadra si è rinforzata in ogni settore
«Abbiamo investito molto sulla cronometro, perché sappiamo quanto è importante e al Tour ci sarà la cronosquadre, specialità dove abbiamo molto sofferto nel 2018. Per quanto riguarda le volate, da Bauhaus non ci aspettiamo molto il primo anno, ma con un progetto sui tre anni potrebbe diventare il migliore al mondo anche con l’aiuto dei compagni per il treno. E poi c’è Vincenzo con il suo gruppo che ora avrà anche Caruso che è non solo il gregario numero uno ma può fare bene anche per sé».
E si proverà l’assalto a Giro e Tour
«Discorso ragionato a lungo con Slongo e Vincenzo oltre che con sponsor e partner. Sappiamo che non è facile, ma Vincenzo ha 34 anni e forse è l’ultimo anno per provare la doppietta. Credo sia bello per il ciclismo perché crea qualcosa di diverso dal solito. Ogni anno qualcuno ci prova, ma nessuno ci è riuscito di recente, solo Froome e Dumoulin ci sono arrivati vicini. Partire dagli Emirati gli darà più tempo dopo un anno molto difficile a livello mentale con l’incidente»
La figura di Slongo rimane fondamentale nonostante le novità a livello di organizzazione interna?
«Assolutamente, Paolo è uno dei migliori allenatori del mondo e lo dimostra con Vincenzo e gli altri corridori. I nuovi innesti per migliorare a cronometro o McLaren non vogliono per nulla significare che Slongo sia escluso, anzi il suo ruolo è importantissimo e potrà lavorare ancora meglio col gruppo Nibali che per noi è una parte fondamentale del team».
Avete lavorato a stretto contatto con Merida per le nuove bici
«Abbiamo già fatto due riunioni con loro, ci siamo scambiati le idee con i designer e ingegneri anche con McLaren - che in passato aveva collaborato con Specialized - c’è un grande entusiasmo per migliorare a livello tecnico».
Come avete vissuto la notizia dell’addio di Sky?
«Sky ha cambiato il ciclismo negli ultimi 8 anni, era il punto di riferimento per le squadre. Avendo un budget più del doppio ha un po’ limitato la parte tattica per gli altri, però è parte dello sport. Di sicuro è un peccato per il ciclismo, perché faceva da traino per gli atri. A noi non cambia niente perché il nostro obiettivo è diventare numeri uno con calma, tranquillità e umiltà».
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