
La ciclista canadese Rachel McKinnon ha vinto sabato scorso il titolo iridato della pista ai mondiali Master in svolgimento a Los Angeles. A rendere speciale la notizia è il fatto che si tratta di una donna transgender: una prima volta, la sua, destinata a fare storia anche perché in nessuna specialità sportiva si era mai verificato un risulato del genere.
Inevitabili le critiche piovute in particolare sui social network, a cominciare da quelle di Jennifer Wagner-Assali, medaglia di bronzo: «Sono la ciclista giunta terza, ma è un risultato ingiusto» ha twittato.
La risposta della ciclista canadese, professore assistente di filosofia in un un liceo della carolia del Sud, è stata pronta: «Mi alleno da 15 a 20 ore la settimana, due volte al giorno, cinque o sei giorni la settimana. Quello che otteng, me lo conquisto con fatica. E voi che criticate siete solo dei bigotti transofobi».