Donne: la Costa degli Etruschi aspetta il "suo" Gp
| 03/03/2008 | 00:00 Un angolo d’Italia incantevole ed incantato dalla natura stessa, che ancora domina e caratterizza il paesaggio. Ecco la Costa Etrusca, che a tutti gli effetti può essere considerato uno dei paradisi preferiti da chi fa del ciclismo la propria professione e da chi vuole pedalare per rilassarsi. Clima mite tutto l’anno, con temperature adatte a chi pedala, percorsi pianeggianti per lunghi tratti a ridosso della costa, salite di varia lunghezza e difficoltà non appena si abbandona il Mar Tirreno e ci si inoltra nella bassa Val di Cecina. Tranquillità e sicurezza, agevolate dal traffico veicolare ridotto. Ecco tutti gli ingredienti che valorizzano in esclusiva la Costa Etrusca: “Non è un caso che la maggiorparte delle squadre professionistiche maschili e femminili vengano in Costa Etrusca per i ritiri pre stagionali - puntualizza Renzo Parietti, coordinatore generale dell’organizzazione del Trofeo Costa Etrusca – e vi tornino a gareggiare per i primi appuntamenti dell’anno, come accade per il nostro Trofeo Costa Etrusca”. Anche il due volte campione del mondo, il livornese Paolo Bettini, capitano della Quick Step, percorre le strade della Costa Etrusca, sua quotidiana palestra d’allenamento per preparare i grandi appuntamenti. Con Bettini, il due volte campione del mondo juniores Diego Ulissi (Vangi Di Nardo Lampre), le Elite Silvia Parietti (Gauss Rdz Ormu), Samantha Galassi (Fenixs Edilsavino) e la junior Alessandra Neri (Veloclub Vaiano Riverauto) sono presenze fisse sulle strade livornesi. “La Costa Etrusca è ideale per vacanze – prosegue Parietti – all’insegna dello sport all’aria aperta, unendovi anche un aspetto storico-culturale di grande valore e tradizione. La civiltà etrusca affonda le proprie radici in questa terra”.
Prosegue senza sosta nel frattempo il lavoro dei dirigenti dell’Acd Costa Etrusca per allestire al meglio uno degli appuntamenti di maggior rilievo d’inizio stagione. Definiti i tracciati per le due giornate di gara. Sabato 29 marzo si partirà da Montescudaio con l’arrivo a Riparbella per complessivi 109 chilometri. La corsa attraverserà nelle sue fasi iniziali Guardistallo e Casale Marittimo. Il primo Gran Premio della Montagna è fissato dopo 48 chilometri nuovamente a Montescudaio, mentre la seconda salita della giornata porterà le atlete a Castellina Marittima, che sarà attraversata dopo 83 chilometri dal via. Molto attesi gli ultimi ed impegnativi chilometri, tutti in salita verso il traguardo posto nel centro abitato di Riparbella.
Domenica 30 marzo la partenza è fissata a Castellina Marittima, con l’arrivo a Santa Luce dopo 108 chilometri. Parte iniziale di gara che toccherà la costa tirrenica, con il primo traguardo volante sull’Aurelia dopo 22 chilometri. La prima salita della giornata sarà quella verso Pomaia, poco prima del passaggio intermedio da Santa Luce. Dopo 87 chilometri dal via il Gran Premio della Montagna a Castellina Marittima ed il finale ondulato con molte curve verso Santa Luce, che nel 2006 applaudì l’assolo di Fabiana Luperini. “Nel complesso sono tracciati impegnativi – spiega Renzo Parietti – contraddistinti da continui cambi di ritmo e da alternanza di salita e discesa in rapide successioni. Lasciano poco respiro e chiameranno nelle prime posizioni atlete complete”.
Sul sito ufficiale, www.ciclismoarosignano.it, è possibile visionare i tracciati di gara, con planimetrie ed altimetrie complete.
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