DIECI FACCE DA VUELTA

PROFESSIONISTI | 24/08/2018 | 07:15
di Angelo Costa

Non si scappa: sono le salite il marchio di fabbrica della Vuelta, che scatta da Malaga domani nel tardo pomeriggio con una crono di 8 chilometri e si conclude a Madrid il 16 settembre. Nove gli arrivi in quota, fra quelli classici (Lagos de Covadonga) e quelli inediti (il Monte Oiz, con pendenze sul 18 per cento), ma di montagne c’è un’ampia scelta anche strada facendo: basti dire che il penultimo giorno, secondo un modello già collaudato prima di Giro e Tour, è prevista una frazione di appena 105 chilometri che si conclude a Coll de la Gallina dopo aver affrontato sei gran premi della montagna. Due le cronometro: oltre a quella iniziale, i 32 chilometri piatti di Torrelavega alla sedicesima frazione. Senza la coppia inglese Thomas-Froome, con Dumoulin e Bardet impegnati al giro di Germania, resta una Vuelta che si apre ad un corridore completo, che sappia comunque tenere un buon passo in salita: ecco le dieci facce che, per un motivo o per l’altro, renderanno interessante la corsa spagnola.

Vincenzo Nibali. Che si presenti al via è già una vittoria: con quello che gli è successo al Tour non era scontato. Più che l’albo d’oro, dove è entrato nel 2010 inaugurando i successi in tutte le grandi corse a tappe, insegue la forma per il mondiale: se poi ci scappa una vittoria di tappa, si può persino brindare.

Nairo Quintana. Con Nibali, Valverde e Aru è uno dei quattro già arrivati a Madrid in maglia rossa: sa come si fa, insomma. Reduce da un Tour con una giornata di gloria e molte ombre, si ripresenta sulle salite spagnole come uno degli uomini da battere: adesso non gli resta che dimostrarlo.  

Alejandro Valverde. Un successo e altri cinque podi alla Vuelta per l’ultimo grande di Spagna, che si ripresenta dopo un anno per incendiare il popolo di casa. Esperienza e tifo non gli mancano, forse il vero limite è l’età: a 38 anni puntare alla Vuelta e poi al Mondiale potrebbe essere troppo.

Fabio Aru. Ripartito in silenzio dalla Polonia, dove ha dato buoni segnali, chiede alla corsa che ha vinto tre anni fa il definitivo rilancio. L’occasione non gli manca: poca crono e parecchia salita è il suo menu prediletto, l’importante è che provi a mangiare con tranquillità e non cerchi di abbuffarsi subito.

Peter Sagan. Ripresosi a fatica dai dolori del Tour, ritrova una corsa dove ha vinto quattro tappe, ma non ha mai avuto troppa fortuna. Dicono che passi dalla Spagna cullando il sogno di poter conquistare il quarto mondiale su un circuito per lui quasi impossibile: per i miracoli, insomma, si sta attrezzando.


da Il Resto del Carlino

Elia Viviani. Forte di quindici vittorie stagionali, della maglia tricolore e di un paio di medaglie agli Europei della pista, si presenta in Spagna per mettere il definitivo timbro alla stagione del salto di qualità. Non troverà l’intero Gotha della velocità, ma battere chi c’è resta la migliore delle regole che si è dato.

Matteo Trentin. Cancellato un anno di sfortuna con il trionfo agli Europei, torna sul luogo in cui ha capito di non essere soltanto un ottimo aiutante, ma di poter fare il leader. Come tale, proverà a lasciare il segno come un anno fa, quando vinse quattro tappe: gliene basterà una per rendere più luminosa questa stagione.

Adam & Simon Yates. Stessa faccia, stessi risultati per i due gemellini britannici, che hanno deciso di far coppia in questa corsa: Simon ha sognato per due settimane di poter vincere il Giro, Adam non ha mai accarezzato l’idea del podio al Tour. Qui ripropongono la stessa ambizione: chissà che l’unione non faccia la forza.

Richie Porte. Altro degente del Tour, insieme a Nibali e ad Uran, chiede alla Vuelta di fargli da trampolino per il Mondiale. Non ha altre ambizioni, né può averle, non avendo mai corso dopo la caduta in Francia: se i buoni allenamenti che dice di aver fatto torneranno utili, ci sta che l’ultima settimana metta la testa fuori dalla cesta.

Michael Kwiatkowski. Gregario di lusso al Tour per Thomas e Froome, vincitore del giro di Polonia un paio di settimane fa, è davanti a un bivio: per quanto Sky racconti di puntare su De la Cruz, l’ex iridato ha l’occasione per dimostrare di esser pronto per vincere un grande Giro. Altrimenti, dovrà continuare a faticare per altri.


Copyright © TBW
COMMENTI
evento storico
24 agosto 2018 23:56 pickett
Se non vado errato,é la prima volta che Costa,perlomeno su questo sito,scrive un articolo serio,anziché le solite spiritosaggini(chiamiamole pure cretinate) che non facevano ridere nessuno.Però,tra le dieci facce,ha dimenticato un certo Uran,che é il favorito numero uno.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Pantaleo ha realizzato “Il Sogno più Grande”: incontrare Vincenzo Nibali. Scelto tra centinaia di bambini italiani che hanno partecipato al concorso nazionale indetto da CONI e ITA Airways, il giovanissimo biker di Molfetta ha raccontato in un video tutta l’energia, la passione e...


Comincia il mese di dicembre e subito per gli appassionati arriva un gustoso regalo... Domenica 1° dicembre, infatti, su tuttobiciweb e Ciclosmo Live potrete seguire la diretta streaming del 45° Trofeo Mamma e Papà Guerciotti, uno dei più importanti appuntamenti...


Wout Van Aert è tornato dalla Spagna lo scorso weekend e questa settimana è nei Paesi Bassi per le giornate del team Visma-Lease a Bike, il cui programma includerà l’assemblaggio e le varie prove con adattamenti sulla bici, servizi fotografici...


Se nei viaggi o nei trail a cui avete preso parte in bikepacking avete notato che un manubrio particolarmente appesantito con una capientissima borsa non fa al caso vostro, vi consiglio di prendere in esame borse dalla capienza media,  nettamente più...


Jonathan Milan è riuscito nell'impresa che nessuno aveva mai centrato: è il primo corridore nella storia dell'Oscar tuttoBICI a conquistare il titolo sia nella categoria Professionisti che in quella dei Giovani. Nel Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai professionisti, il...


Debora Silvestri ormai alla sfortuna ci ha fatto l’abitudine, anzi potremmo dire senza problemi che per qualche anno ci ha fatto addirittura l’abbonamento pieno. Tra cadute e squadre che chiudono l’atleta ventiseienne del team Laboral non era mai riuscita ad...


Consentire alle giovani cicliste di talento di crescere gradualmente e senza pressioni. È questo l’obiettivo primario di Nexetis, la squadra femminile costituita per volere della federazione ciclistica svizzera che è stata presentata ieri a Zurigo.L’equipe sarà affiliata nella Confederazione con...


Primi nomi per la squadra Continental del Team Biesse Carrera per la stagione 2025. Il sodalizio bresciano del presidente Simone Boifava annuncia le prime due conferme per la formazione di punta guidata dai confermati ds Marco Milesi e Dario Nicoletti:...


Il 2024 volge al termine ed è proprio sul finire di quest’anno che il G.S. Giovani Giussanesi compie 60 anni di attività.Un “compleanno” importante, che il 22 novembre u.s. l’Associazione ha celebrato con una serata che ha unito: sport, memoria...


La Salus Seregno si conferma sempre più ai vertici del Ciclocross nazionale. La squadra giovanile brianzola ha dato spettacolo a Solbiate Olona, nel Varesotto, dove si è tenuta la 63sima edizione del tradizionale Cross-Top Class reso celebre dalla scalinata di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024