Il 2025 è appena iniziato, il Tour Down Under ci sta regalandole prime emozioni ma la stagione deve ancora entrare nel vivo e lo farà quando i grandi campioni inizieranno a farsi vedere. Nel frattempo però, la curiosità è tanta su dove e quando ci saranno le grandi sfide e chi vincerà le Classiche di primavera. In molti provano a fare pronostici, ma c’è chi più di altri ha un ottimo intuito, non solo perché è figlio d’arte ed stato un buon corridore, ma perché nella sua carriera di dirigente sportivo ha scoperto molti campioni. Si tratta di Axel Merckx, che nella sua rubrica sul quotidiano La Derniere Heure, ha fatto delle ipotesi sui corridori che domineranno questa stagione.
Axel, figlio del Cannibale Eddy Merckx, pensa a Van der Poel, Van Aert e Pogacar, ma è certo che anche Evenepoel avrà una grande stagione.
«Se devo pensare al Giro delle Fiandre, credo che Van der Poel riuscirà a conquistare la sua quarta vittoria – ha detto il belga -: Mathieu ha tutte le carte in regola per realizzare il sorpasso e portare il record a 4 vittorie, anche se la presenza di Pogacar al via cambierà inevitabilmente la fisionomia della gara. Sono convinto che la rivalità con Wout van Aert lo aiuti anche a restare motivato nell'approccio alle Classiche e la Ronde è una corsa che gli calza a pennello».
Quindi se Van der Poel potrebbe essere il candidato numero uno per vincere la Ronde, chi potrebbe aggiudicarsi la Parigi-Roubaix? Per Axel Merckx il più accreditato diventa Wout Van Aert, che potrebbe arrivare al successo non solo grazie alla forza fisica, manche per la grande determinazione e il carattere. «La forza mentale che ha dimostrato dopo la caduta alla Vuelta è stata impressionante. È qualcosa che a volte tendiamo a banalizzare troppo tra gli atleti professionisti, ma rialzarsi da duri colpi come i suoi non è una dote per tutti i corridori. Wout è caduto molto nel 2024, a volte basta essere anche inconsciamente un po' più esitanti perché si arrivi a questo tipo di incidenti. Penso che la possibilità di Van Aert di battere van der Poel nella Parigi-Roubaix sia probabilmente più grande che nel Giro delle Fiandre. Questa gara è così unica che possono succedere un sacco di cose. Insomma spero che finalmente Wout riesca a scrivere il suo nome nel palmares della Ronde o della Roubaix».
Per quanto riguarda gli altri giovani campioni del Belgio, Axel Merckx confida sia in Remco Evenepoel per il podio del Tour de France che in Arnaud de Lie che a suo avviso sarà tra i protagonisti della primavera.
«Non vedo alcun motivo per cui Remco non debba salire sul podio di Parigi. Dopo due fenomeni come Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, è chiaramente il corridore più forte nelle corse di tre settimane. L'estate scorsa, il suo primo inseguitore Almeida era dietro di lui di quasi dieci minuti; questo dice abbastanza ai miei occhi. La domanda che mi pongo di più è fino a che punto riuscirà ad avvicinarsi un po' di più ai primi due posti. Remco sa che Pogacar e Vingegaard sono attualmente superiori a lui in alta montagna e dovrà lavorare su questo se un giorno vuole vincere. Per quanto riguarda Arnaud de Lie devo ammettere che sono un grande fan. Ha una personalità molto accattivante e avendo avuto l'opportunità di confrontarmi con lui nelle gare giovanili, prima che diventasse professionista, posso dire che nonostante una stagione difficile, penso che adesso si metterà in mostra. Ho seguito i suoi allenamenti su Strava e credo di aver capito il tipo di lavoro fatto a cosa sia finalizzato».
Dopo tante analisi e ipotesi, si arriva al momento della domanda più attesa: chi vincerà il Tour de France? «E’ difficile dare una risposta a questa domanda, perché fino ad oggi non abbiamo mai visto Vingegaard e Pogacar battersi allo stesso livello. Siamo sempre arrivati a questo scontro con uno dei due che arrivava da un infortunio. Nel 2023, Tadej è stato costretto a fare i conti con una preparazione ostacolata dalla frattura al polso in seguito alla caduta alla Liegi -Bastogne-Liegi. L'anno scorso è toccato al danese vivere una preparazione completamente sconvolta dal suo terribile incidente ai Paesi Baschi. Come tutti gli appassionati di ciclismo credo, voglio e sogno di vedere questi due fantastici corridori lottare spalla a spalla a luglio ai primi due posti della classifica. Potremmo assistere ad uno spettacolo sontuoso, con una suspense assolutamente avvincente. Calibrare il loro livello migliore l'uno contro l'altro è quindi particolarmente difficile».
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