Se accettate un consiglio, una proposta, se accogliete un suggerimento, una dritta, se volete un nome e un cognome, allora prendete carta e penna e segnatevi: Mark Donovan. Qui al Giro della Valle d’Aosta indossa la maglia rossoblù del Team Wiggins, si spilla il dorsale bianco numero 22, cavalca una Pinarello nera e poi in corsa, facendone di tutti i colori, vola. A volte vola sull’asfalto, com’è successo ieri, in discesa, in un groviglio laocoontico di tibie e ruote, e com’è successo oggi, ancora in discesa, scivolando su un tratto bagnato. Ma più spesso vola, vola in salita, vola a cronometro, vola sul piano, vola al traguardo. Primo, da solo, braccia al cielo, oh yes.
Mark Donovan ha 19 anni, è inglese di Penrith, a nord, quasi al confine con la Scozia, una cittadina attraversata da fiumi che sembrano strade e da una strada – romana – che è ricca di storia come un fiume. Mark aveva la corsa nel destino: prima a piedi, poi in bici. La prima corsa in bici a 15 anni. E per continuare a correre, finito il liceo, si è dedicato soltanto al ciclismo: prima con la Zappi Racing Team, la squadra allestita dall’ex professionista lombardo Flavio Zappi a Oxford, adesso con la formazione gestita da Sir Bradley Wiggins, abita a Gerona e fa il corridore a tempo pieno. In Italia si è rivelato conquistando il Giro di Basilicata 2017, quest’anno ha indossato la maglia rosa al Giro d’Italia Under 23 (poi quarto assoluto e terzo fra i giovani), ma si è anche impadronito della Liegi-Bastogne-Liegi Under 23, fuggendo tutto il giorno e inghiottito dagli inseguitori solo a un paio di chilometri dall’arrivo. Ed è, come si dice in gergo, solo al primo anno.
Oggi Donovan ha dato spettacolo. In fuga dalla partenza con altri 11 corridori, è caduto nella prima discesa, si è rialzato, ha inseguito, si è ricongiunto, è stato all’aria, al vento, al sole, su e giù per quasi 150 chilometri, finché si è guadagnato l’avanguardia e la solitudine. Sceso dalla bici, non riusciva neppure a camminare, ancora sanguinante al gomito destro e al ginocchio destro, e si medicava da solo, asciugamano e bottiglietta di acqua minerale, ma intanto firmava – è mancino – autografi, sorrideva con ammiratori nei “selfie” e rispondeva ai cronisti. Però, oltre ai baci delle miss, come premio ha avuto anche l’abbraccio della mamma Annie, giunta stamattina – a sua insaputa - dall’Inghilterra e salita – con la complicità dei direttori sportivi – sull’ammiraglia del Team Zappi. “Ieri – ha spiegato Mark -, nella caduta con il gruppo, ho preso una botta ai muscoli della gamba, il dolore era fortissimo, ho pedalato finché ho potuto, poi mi sono quasi paralizzato, e ho perso 10 minuti. Oggi volevo prendermi una rivincita con la sfortuna, e ce l’ho fatta”. E Wiggins? “Ogni tanto lo incontro con la squadra. Mi dice di stare calmo e pedalare”.
La tappa piemontese del Valle d’Aosta, la seconda più il cronoprologo, è stata un festival di salite e salitelle, strappi e tornanti, ma anche discese mozzafiato perfino per i mozzi delle ruote. Davanti Donovan e gli altri avventurosi, dietro la maglia gialla Matteo Bellia che cercava – come direbbe Sir Wiggo – di stare calmo e pedalare, trovando aiuti effimeri e sporadici, contenendo il distacco e conservando il primato. Nel suo piccolo, Bellia è un conservatore: ha ereditato la borsa di Pelucchi, e ne ha conservato anche il cognome, “anche perché – spiega – abbiamo lo stesso nome”. Domani la frazione più lunga del Giro, da Ayas (Antagnod) a Ayas (Champoluc), 160,7 km con cinque gran premi della montagna, uno di prima categoria e quattro di seconda, più l’arrivo – neanche a dirlo – in salita. Bellia il conservatore cercherà di conservare la maglia gialla. E Donovan? “Se recupero, do battaglia”. Ci potete giurare, oh yes.
Ordine d'arrivo
km.148 in 4h 19'01 media/h 34,442
1 DONOVAN Mark Gbr - Team Wiggins
2 MAZZUCCO Fabio Ita - Trevigiani Phonix Hemus 1896 38"
3 PRONSKIY Vadim Kaz - Astana City 42"
4 DE BOD Stefan Rsa - Dimension Data for Qhubeka
5 BAIS Mattia Friuli Cycling Team 1'17"
6 FORTUNATO Lorenzo Petroli Firenze Maserati Hopplà 1'21"
7 LEKNESSUND Andreas Nor - Uno-X Norwegian Development Team 1'52"
8 GIURIATO Alberto Friuli Cycling Team
9. TEGGART Mathew Gbr - Team Wiggins 1'54"
10 ABDERRAHIM Zahiri Mar - Trevigiani Phonix Hemus 1896
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