La
prima ora di gara, corsa a una media di 46 km/h, è stata caratterizzata da diversi
tentativi di fuga, prontamente riassorbiti dal gruppo, nonostante questo sia
stato spezzato in due tronconi intorno al 30 chilometro, da una caduta che ha
coinvolto una decina di corridori, senza conseguenze se non qualche problema
meccanico.
Intorno al km 50 di gara un drappello composto da una trentina di corridori ha
progressivamente guadagnato distacco dal gruppo, arrivando intorno al km 60 a
1’14” di vantaggio. Saranno poi in 4 a cercare di riagganciare i battistrada
viaggiando a circa 30” dalla testa della corsa.
Al primo transito sotto la linea del traguardo posto sulla Marecchiese in
località Sant’Ermete, sono in 34 al comando, con un distacco dal gruppo di
1’12”.
Il primo passaggio al GPM, che assegna i punti per la classifica del trofeo
dedicato a Gino Mondaini in località San Paolo, vede l’esiguo allungo di Giulio
Branchini - Team Pala Fenice- sul resto del drappello di testa, mente il gruppo
comincia a sfilacciarsi lungo l’ascesa verso San Paolo.
A termine della prima discesa, a 7 tornate dalla conclusione della gara, la
testa del gruppo formato sempre da una trentina di corridori, transita con 22”
di vantaggio sul grosso del plotone, lunga poi la fila degli attardati con
drappelli a circa a 1’45” dai battistrada.
Una
volta ripartiti in salita saranno prima Matteo Sobrero – Dimension Data – e
Alessandro Santaromita – Mendrisio – a cercare la fuga, ma volta ripresi dalla
testa della gara sarà Ottavio Dotti – Petroli Firenze a lanciarsi in solitaria
guadagnando fino a 27” sul drappello degli immediati inseguitori formato da
Andrea Calza – Gaiaplast -, Benjamin Hill – Ljubiana Gusto – Giulio Branchini –
Pala Fenice - , Davide Italiani – Maltini-, Luis Antonio Gomez Urosa– Work
Service - . Il grosso del gruppo a 1’04”, ritardo che arriverà a 1’45” al
passaggio sul traguardo volante.
Dotti saldamente al comando con 28” sugli immediati inseguitori, impone alla
corsa un ritmo che mette in difficoltà Italiani che si stacca dal drappello perdendo
fino a 40” dagli inseguitori, mente il gruppo perde progressivamente contatto
fino a oltre 2’ di ritardo.
Al successivo passaggio sulla linea del GPM di San Paolo viene riassorbita la
fuga di Dotti riagganciato dagli inseguitori, e il temporaneo rallentamento
porta il gruppo a transitare, a 5 tornate dalla conclusione, con un ritardo di
1’40” dai battistrada.
Quando la testa della corsa rimette le ruote sulla salita di San Paolo, gremita
di pubblico, diventa intenso il lavoro dei battistrada che si alternano al
comando per dare il ritmo alla fuga e cercare di reagire al pressing del gruppo
che recupera secondi preziosi, dopo aver riassorbito Italiani.
A 50 km alla conclusione della gara i battistrada si lanciano verso il
traguardo volante con meno di 10” di vantaggio sul gruppo che fa capolino alle
loro spalle guidato dagli uomini della Dimension Data.
Nuovamente in salita il gruppo ottiene il riaggancio e si riapre la corsa. Sarà
Matteo Sobrero – Dimension Data- a lanciarsi all’attacco seguito da Giacomo
Garavaglia – Petroli Firenze – alla loro ruota si metteno Giulio Branchini –
Pala Fenice – e Andrea Di Renzo – VPM Porto Sant’Elpidio- . I cambi regolari
dei due di testa permettono loro di transitare sul GPM di San Paolo con 22”
sulla testa del gruppo.
Al termine della tecnica discesa che riporta sul fondo valle, i due battistrada
transitano al 38 km dall’arrivo con 40” di vantaggio su un gruppo ancora
compatto e nutrito, che ha già riassorbito i due immediati inseguitori.
Sobrero e Garavaglia forti di una pedalata efficace si alternano regolarmente
lungo la salita che li porta verso lo scollinamento in zona GPM, alle loro
spalle nel gruppo si fatica a trovare l’accordo e il vantaggio della testa della
gara arriva a 1’07”. Vantaggio che si consoliderà fino a toccare quota 1’ 33”.
Al
suono della campana che segnala l’inizio dell’ultimo giro e circa 12 km alla
conclusione della gara sono sempre Sobrero e Garavaglia a tenere saldamente la
testa della corsa, alle loro spalle un gruppo compatto ma non in accordo che
transita sulla linea del traguardo con un ritardo di 1’22”. Quando la strada
ricomincia ad inclinarsi verso il GPM è il giovane Alessandro Marinozzi –
Sangemini- e Ridion Kopshti – Maltini Lampadari- che si lanciano
all’inseguimento dei battistrada, contemporaneamente sale la tensione
all’interno del gruppo sempre più nervoso.
A 7 km dall’arrivo i battistrada a 1’34”, alle loro spalle dopo che il gruppo
ha riassorbito Marinozzi e Kopshti, poco prima dello scollinamento, sono Ilya
Volkau – team Pala Fenice -, Filippo Capone -Futura Team – e Lorenzo Fortunato –
Petroli Firenze - a buttarsi all’inseguimento dei fuggitivi, scatenando la
reazione del gruppo.
Quando ormai Sobrero e Garavaglia sono oltre la linea del traguardo, dopo poco
più di 4h6’ di gara, alle loro spalle nel gruppo sale la tensione per uno
sprint agguerrito. Sarà Colombo ad avere la meglio e a mettere la sua ruota davanti
a tutte per il 3° gradino del podio.
“Ci ho provato – commenta Colombo – complimenti ai vincitori”. “Ci ho creduto –
spiega Garavaglia dal podio – aspetto il risultato, ma ho dimostrato che le
gambe ci sono”. Gli fa eco Sobrero:” E’ da inizio stagione che inseguo il
risultato e finalmente è arrivato – spiega il giovane di Alba – Abbiamo rischiato
partendo così presto, ma con Giacomo ci siamo guardati e abbiamo detto andiamo.
Abbiamo corso km dopo km e il nostro coraggio è stato ripagato”.
Oltre alla Coppa della Pace assegnati anche i premi per i trofei Bruno Anelli e
Gino Mondaini, rispettivamente riservati ai vincitori delle classifiche a punti
per i traguardi volanti e il gran premio della montagna.
Si aggiudicano nell’ordine il trofeo Bruno Anelli: Ottavio Dotti – Petroli Firenze
Maserati Hopplà-, Matteo Sobrero – Dimension Data For Qhuebeca- , Giacomo
Garavaglia – Petroli Firenze Maserati Hopplà-.
Il
riconoscimento per la classifica a punti del trofeo Gino Mondaini a: Matteo
Sobrero – Dimension Data-, Giulio Branchini – Team Pala Fenice -, Giacomo
Garavaglia – Petroli Firenze Maserati Hopplà-.
Il Pedale Riminese e della Polisportiva
Sant’Ermete, che con il sostegno della ditta Fratelli Anelli organizzano la Coppa della Pace, tengono a
ringraziare tutti gli atleti che hanno onorato con la loro presenza la gara,
tutti i volontari, i tecnici, la giuria presieduta dallo sloveno Judez Peter e formata da Siclari Claudio, Magni Silvia, Dainelli
Gabriele e Neri Silvia, i direttori di gara Raffaele Babini e Stefano Ronchi, il
pubblico che ha seguito numeroso lungo
tutto il percorso e quanti si sono collegati attraverso i social media, le
istituzioni che hanno reso possibile la manifestazione, gli sponsor, le scorte,
il servizio radio, le forze dell’ordine, il personale medico e di soccorso che
hanno garantito la sicurezza.
L’appuntamento quindi per la prossima edizione della Coppa della Pace.
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