Mancano pochi giorni al via del Giro d’Italia Giovani Under 23, la più prestigiosa corsa a tappe per ciclisti Under 23 nel nostro Paese. Da giovedì 7 a sabato 16 giugno, i migliori talenti italiani si confronteranno con i più forti prospetti internazionali sull’impegnativo percorso di 1.210 chilometri, attraverso Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino e Veneto. Dieci giorni di gara che decideranno chi potrà scrivere il proprio nome sotto quello di Pavel Sivakov, il russo che ha conquistato l’edizione 2017, in un albo d’oro che comprende i nomi di tanti giovani che poi sono diventati campioni, da Francesco Moser a Giovanni Battaglin, da Gilberto Simoni a Marco Pantani passando per Giovanbattista Baronchelli.
Un albo d’oro che continua ad arricchirsi con i migliori Under 23 del mondo,
basti pensare che ben 9 dei primi 10 classificati dello scorso anno
hanno subito trovato un ingaggio tra i professionisti. Il Giro d’Italia
Giovani Under 23, oltre ad essere un grande evento mediatico ed
innovativo con il lancio dell’inedito format «real time» per la
cronometro conclusiva al Muro di Ca’ del Poggio, è un vero e proprio esame di maturità per i talenti del ciclismo Under 23 in vista del passaggio al professionismo.
Un
Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel che proprio per questo motivo è
stato preparato con particolare attenzione da tutti i team al via, sia i
15 italiani che i 15 stranieri (provenienti da 13 Paesi e da 4
Continenti), con l’obiettivo di vincere delle tappe o vestire una delle
sei maglie di leader delle classifiche: Maglia Rosa Enel (classifica
generale), Rossa Vodafone (a punti), Verde Friliver® Sport (Gran Premio
della Montagna), Bianca Pirelli (classifica Giovani), Azzurra GLS
(Intergiro) e Nera Pinarello (ultimo della classifica generale).
Il Team Colpack è andato in Spagna a fine maggio per confrontarsi con i team stranieri alla Vuelta a Navarra, una corsa a tappe di cinque giorni in cui la formazione bergamasca è riuscita ad ottenere una vittoria di tappa e la classifica generale con Francesco Romano, che nel 2017 è stato l’unico italiano a conquistare una frazione al Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel. Il Team Colpack ha colto a Pamplona anche il quarto posto in classifica con Alessandro Covi, secondo italiano in una top ten comprendente anche altri atleti di tre formazioni straniere invitate al Giro d’Italia Under 23: 2° Antonio Jesus Soto Guirao (Lizarte, Spagna), 8° Carlos Garcia Pierna (Polartec Kometa, Spagna) e 10° Ruben Apers (Lotto Soudal, Belgio).
L’ultimo vincitore della Vuelta a Navarra prima di Francesco Romano era stato il belga Harm Vanhoucke, che sarebbe sicuramente stato il leader della Lotto Soudal U23 anche al Giro d’Italia Giovani Under 23, come spiega Kurt Van de Wouwer, head of sports department del team belga: «Parteciperemo al Giro d'Italia U23 con una squadra molto equilibrata, composta da cronoman, velocisti e scalatori. Il nostro obiettivo principale è vincere una tappa. Sfortunatamente, dovremo fare a meno di Harm Vanhoucke, assente per malattia, che sarebbe stato il leader di questa gara. Tuttavia, questo apre possibilità per altri atleti. Kobe Goossens può ottenere un bel risultato nella classifica generale, mentre Gerben Thijssen e Julian Mertens sono le opzioni principali per gli arrivi allo sprint».
Tutti i team stranieri si stanno avvicinando con grande entusiasmo e aspettativa alla partenza del Giro d’Italia Giovani Under 23, come confermato anche da Axel Merckx, figlio del «Cannibale» Eddy Merckx e team manager della statunitense Hagens Berman Axeon Cycling Team: «Siamo davvero entusiasti di correre al Giro d'Italia Under 23: andremo a caccia di tappe e vedremo come possiamo finire in classifica, sappiamo che è una gara molto difficile da controllare con 6 atleti, ma faremo del nostro meglio».
Anche il team olandese SEG Racing Academy arriva in Italia molto motivato, nel corso di una stagione che lo ha già visto protagonista di molte delle altre gare di livello internazionale che si sono disputate in Europa prima del Giro d’Italia Giovani: «Arriviamo al Giro d'Italia Under 23 con grandi aspettative e morale alto - assicura Bart van Haaren, team manager SEG Racing Academy -, abbiamo avuto una stagione davvero buona finora, con grandi prestazioni in gare come il Tour de Normandie, il Tour de Bretagne, la Flèche Ardennaise, la Ronde de l'Isard e la Parigi-Roubaix, quindi siamo fiduciosi di poter continuare al Giro. Abbiamo lavorato davvero bene come squadra, con tutti i corridori sempre impegnati e con una grande chimica nel gruppo, quindi continuando in questo modo arriveranno buoni risultati. Il Giro U23 è uno dei nostri obiettivi principali fin da gennaio, quindi crediamo davvero di poter fare bene qui».
Tornando alle formazioni italiane, il team Mastromarco Sensi Nibali
ha preparato il Giro d'Italia Under 23 con un training camp in altura
dal 21 al 29 maggio sulle Dolomiti al passo San Pellegrino, ormai
consueta location per preparare i grandi obiettivi stagionali sia per i
giovani squali Mastromarco così come per il loro capitano Vincenzo Nibali.
“Abbiamo
sfruttato le strade del fondovalle per lavori di fondo e le grandi
salite dolomitiche per lavori più specifici. Il percorso del Giro è
molto duro, ci sono tante salite da affrontare. Anche il livello degli
avversari è molto alto e il confronto, soprattutto con la realtà delle
squadre straniere non sarà facile. Salite, crono, volate, spazio per le
fughe, penso che sarà un gran bel Giro, duro ma spettacolare. Siamo
molto felici di poter partecipare a questa avventura rosa. Per i giovani
queste sono esperienze importanti che torneranno sicuramente utili” dice il direttore sportivo Gabriele Balducci, che al Giro sarà affiancato dal diesse Alberto Ancillotti.
Percorso analogo per la Zalf Euromobil Désirée Fior: «Per
arrivare al Giro d’Italia Under 23 al meglio, abbiamo fatto due
settimane in altura a inizio maggio, oltre a correre le gare più
importanti e più dure del calendario - spiega Gianni Faresin, direttore sportivo del team veneto -.
Samuele Battistella invece è con la Nazionale dal 31 maggio al 3 giugno
al Gran prix Priessnitz, prova di Coppa Nazioni U23 in Repubblica Ceca,
una corsa a tappe di 4 giorni che può aiutarlo ad arrivare pronto. Il
Giro d’Italia Under 23 però si corre su dieci giorni e dovremo vedere
quale sarà la tenuta dei nostri, non abituati ad affrontare corse a
tappe così lunghe. Di sicuro i corridori capiranno cosa significa “fare
il corridore”, perché le tappe sono dure e ci sarà da soffrire”.
Faresin chiude con un pensiero all’innovativo format della cronometro «real time» al Muro di Ca’ del Poggio: «È
una bella idea. È tutta da sperimentare, speriamo vada tutto bene e non
ci siano intoppi. Di sicuro è qualcosa di nuovo e potrà creare
spettacolo, innovare è molto positivo».
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