PROFESSIONISTI | 10/05/2017 | 09:41 Stijn Vandenberghè ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Valenciennes, in Francia. Il trentatreenne corridore della AG2r è stato coinvolto in una caduta di gruppo ieri sulle strade della 4 Giorni di Dunkerque e secondo le prime notizie fornite dal medico della gara, lo statunitense Jonathan Edwards, aveva riportato una emorrragia cerebrale.
LA AG2r. In un comunicato emesso alle 10 di questa mattina e firmato da Yves Perret, la AG2r informa che non c'è stata alcuna emorragia ecerbrale, ma che Vandenbergh ha riportato un forte trauma cranico. «Stijn è cosciente, ha trascorso una notte tranquilla e stamane sarà sottoposto a nuovi accertamenti radiografici in base ai quali verranno decisi il momento della dimissionie e le terapie da seguire».
LA CRONACA. Le prime immagini sono state terribili: Stijn Vandenbergh era sdraiato immobile a terra, privo di conoscenza: «Il corridore sanguinava dal naso e dalla bocca, i corridori urlavano, ce n'erano almeno 50 per terra e l'ambulanza non riusciva a passare» ha testimoniato il direttore sportivo Hilaire Van der Schueren che era sul posto.
Ieri sera il corridore è stato sottoposto ad una seconda risonanza magnetica per cercare di valutare eventuali danni cerebrali e «la situazione è nettamente migliorata» ha detto il dottor Edwards al quotidiano francese La Voix du Nord.
LA POLEMICA. Quanto alla corsa, lo stesso Hilaire Van der Schueren, direttore sportivo della Wanty-Groupe Gobert, ha alzato i toni della polemica: «Ho chiamato il presidente di giuria, molti corridori erano traumatizzati, il loro pensiero è andato subito a quello he è successo lo scorso anno proprio su quel tratto di strada, lo stesso dove è avvenuto l'incidente di Stig Broeckx. L'UCI parla sempre di rispetto e sicurezza, ma se succede qualcosa, pensano soltanto a continuare la gara».
Nello stesso incidente Frederik Frison ha riportato una frattura pelvica, Gaëtan Bille una frattura alla caviglia e molti altri hanno collezionato traumi vari e contusioni.
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