di Giorgia Monguzzi
Tommaso Marchi è il vincitore più giovane dell’edizione 2020 dell’Oscar tuttoBICI: ha dominato la classifica degli Esordienti del primo anno. Una passione, quella per la bicicletta, insita nel suo dna: «Tutto è iniziato per caso, avevo circa 7 o 8 anni e non sapevo minimamente che mio padre una volta corresse - spiega -: un giorno sono tornato a casa da scuola e gli ho chiesto se potevo correre in bici e da lì... ho cominciato».
È bellissimo il modo con cui Tommaso racconta la sua passione per le due ruote che per lui è sinonimo di unione, l’occasione per avere nuovi amici, chiacchierare in gruppo prima, durante e dopo la gara, una cosa che gli altri sport non permettono di fare e poi logicamente tanto divertimento e un gelato tutti insieme al termine della corsa. Per il veneto classe 2007, tesserato per la Industrial Forniture Moro-Trecieffe, questa è stata una stagione intensa che gli ha regalato 10 successi tra strada e pista, grazie anche al sostegno della sua famiglia che è sempre al suo fianco. Tra le altre, spiccano le vittorie nel campionato provinciale e in quello regionale, giorni in cui Tommaso ha stupito anche se stesso. «Al campionato provinciale mi sono tolto una grandissima soddisfazione, eravamo in 140 da tante parti del Veneto, eppure io sono riuscito a portare il gruppo in volata e a battere tutti quanti, anche gli avversari più duri. Ai regionali invece pioveva fortissimo, era la mia prima gara sotto la pioggia, appena un ragazzo è caduto il gruppo è scoppiato, sono andato in fuga e mi hanno ripreso, credevo che per me fosse finita, invece ai 200 metri sono partito in volata e ho vinto».
Tommaso è davvero giovanissimo, eppure ha già capito che per distinguersi bisogna metterci dedizione ed impegno, racconta ogni gara come un piccolo tesoro, un ricordo dal quale può imparare tantissimo. Fin dalle prime pedalate, anche grazie ai preziosi consigli del padre, ha scoperto la pista: i suoi idoli sono Julian Alaphilippe e Filippo Ganna ed è proprio al piemontese che Tommaso si ispira quando pedala nel velodromo. Tutto è iniziato a Portogruaro, con lo scatto fisso è stato un amore a prima vista: la pista è affascinante ma al contempo utile, insegna come muoversi in gruppo, a sapersi gestire, a passare ovunque.
«È strano pensare che tra tutti gli esordienti sia premiato proprio io... Andare in bici mi piace tantissimo, mi diverto e ricevere un premio, beh, non me lo sarei mai aspettato. E poi cavolo, non è da tutti avere il proprio nome di fianco a quello di Top Ganna!».