Riuscire a vincere al primo anno tra i pro’ non capita a tutti. Davide Persico però, salito di categoria all’inizio del 2024 con la maglia della Bingoal-WB, ce l’ha fatta portandosi a casa la sesta tappa del Tour of Qinghai Lake, highlight di una stagione che l’ha visto correre in tre continenti e sommare un totale di tre podi e sette piazzamenti tra i primi dieci.
Forte di questi risultati, nelle ultime settimane il nativo di Cene si è rimesso in sella per preparare nel migliore dei modi il 2025, un’operazione questa per la quale lui e il suo team, come la maggior parte della concorrenza, ha scelto come base la Spagna, terra dove, come ci ha raccontato telefonicamente, ha potuto mettere nelle gambe una buona dose di chilometri prima delle feste.
Come hai trascorso il periodo lontano dalla bici? Dove sei stato?
“A me durante il periodo di off-season piace staccare totalmente dalla bici e fare altre attività. Non sono andato in vacanza perché, visto che siamo in giro tutto l’anno, mi sono voluto godere un po’ la famiglia e la tranquillità di casa. Ho quindi approfittato di questi momenti per svagarmi con attività che di solito non ho tempo e modo di fare durante l’anno perché sono concentrato sulla bici come, ad esempio, andare a camminare in montagna”.
Come sta andando il training camp? Che ambiente c’è e che lavori state facendo?
“Ho iniziato la preparazione a casa facendo i soliti allenamenti alternativi, classici da off season quindi prevalentemente camminate in montagna e palestra. Poi ho ripreso con la bici circa 2-3 settimane prima di venire in ritiro qua a Calpe dove siamo arrivati l'11 e da dove siamo ripartiti il 20. C’è un bell’ambiente in squadra anche se ci sono stati un po' di cambiamenti perché ci siamo fusi con un'altra squadra francese (la Philippe Wagner-Bazin, ndr) e dunque, sebbene il grosso della struttura sia rimasto lo stesso, qualcosa è cambiato sia a livello di corridori che di staff”.
C'è qualche lavoro in palestra che stai facendo in particolare per rafforzarti e svilupparti ancora di più?
“Io sono un velocista che tiene anche sui percorsi abbastanza ondulati e quindi durante l'inverno cerco anche di fare ore in salita. A parte questo, non faccio lavori particolari eccetto quelli di equilibrio muscolare per ribilanciare parte superiore e parte inferiore del corpo come anche la sinistra e la destra. È importante perché durante la stagione, magari senza accorgertene, finisci per spingere più con una gamba rispetto all’altra o viceversa per cui la fase di dicembre dopo l'off season è incentrata sul cercare di ritrovare il giusto equilibrio tra le parti. In generale poi lavoro per arrivare magro alle prime corse e essere competitivo in maniera tale da riuscire a stare davanti sui percorsi un po' più nervosi dove i primi velocisti invece si staccano”.
Programmi per Natale e Capodanno? Ti sei mai concesso o ti concedi di solito qualche sfizio?
“Sicuramente starò in famiglia sia a Natale che a Capodanno. Non so se il primo dell’anno andrò da qualche parte con gli amici, però le feste le passerò tranquille a casa senza stare in giro, anche perché poi, dopo dieci giorni, ripartirò per il secondo training camp e lì si dovrà pedalare. Sfizi? Beh, sono già abbastanza magro e qua a Calpe abbiamo fatto un bel blocco di lavoro perciò diciamo che, se farà brutto tempo, potrò concedermi qualche giorno in più di riposo senza la pressione di dover fare delle ore e che, a livello di cibo, potrò concedermi qualche sfiziosità. Piatto immancabile? Da bergamasco la polenta non manca mai sul piatto e poi ci sono anche i casoncelli”.
Parlando del nuovo anno, hai già un’idea dei tuoi programmi?
“Ne abbiamo parlato giusto in questi giorni. Io dovrei iniziare con l’AlUla Tour dal 28 gennaio al 1° febbraio. Quindi farò qualche giorno a casa per poi correre il Tour de la Provence in Francia dal 14 al 16 di febbraio. A quel punto, in base a come starò, alla condizione e ai percorsi delle gare successive, deciderò che programma svolgere a marzo e aprile. Corse italiane? Dovremmo fare Milano-Torino e Coppi & Bartali però non so di preciso se siano adatte o meno o me visti i percorsi che cambiano ogni anno. La squadra, comunque, le farà quasi sicuramente, io vedrò quando più avanti conosceremo con chiarezza i tracciati. Correrò certamente invece qualcuna delle gare di un giorno in Belgio tra febbraio marzo”.
C’è una corsa dove in particolare ti piacerebbe far bene?
“Io ogni anno cerco sempre di partire con il piede giusto perché ho sempre avuto la fortuna di trascorrere dei begli inverni e arrivare alle prime gare sempre con un buon colpo di pedale. In Colpack partivo bene già dalla prima gara e ho sempre vinto fin dall'inizio stagione e così è stato anche nel 2024 quando sono andato subito vicino a vincere in Colombia. Anche quest’anno, perciò, spero di riuscire a partire al meglio all’AlUla Tour dove, comunque, il livello dei velocisti sarà alto dato che saranno presenti diverse squadre World Tour. Non ho dunque una gara in particolare in cui vorrei far bene, però mi piacerebbe fare un buon risultato nelle corse italiane visto che sulle strade di casa c'è sempre un po’ di tifo in più e questa è sempre una bella cosa”.
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