Editoriale
Una rivista virtuale? Macché, multimediale. TuttoBici, a un mese dal traguardo del primo anno di vita, entra nel grande sistema autostradale digitale che collega milioni di computer nel mondo. In parole più semplici TuttoBici entra in Internet, una sigla che significa molto: futuro,
multimedialità, movimento, velocità; tutte caratteristiche che sono proprie di una rivista giovane e vitale come la nostra.
Oggi Internet connette decine di milioni di utenti in tutto il mondo. Questa «rete delle reti» consente di usufruire informazioni in tempo reale e di operare efficaci scambi di informazione fra persone.
Il modo di navigazione è dei più semplici: testi, immagini, suoni, animazioni offerte da decine di migliaia di siti nel mondo vengono selezionati mediante un unico e familiare gesto: clic con il mouse. Per esempio, la posta elettronica (e-mail) può sostituire facilmente molti dei fax, delle lettere e delle telefonate che normalmente vengono effettuati. TuttoBici è quindi entrata ufficialmente nell’affascinate universo multimediale della «rete delle reti» e ha scelto come sito la Ghirada di Treviso, cuore cibernetico di casa Bentteon. Il sito è denominato Cyberbici. A questo punto ognuno la può pensare come vuole, ma Internet porterà in breve tempo a cambiare molte delle nostre abitudini. Anche i corridori e i loro allenatori potranno conoscere nuove metodologie di allenamento, avranno modo di confrontarsi con atleti e scienziati di altri paesi, scambiarsi opinioni e magari fare video-conferenze con colleghi dell’altro emisfero: tutto davanti al computer. Clic, e lo sport è fatto. Per saperne di più vi rimando alle pagine interne, dove vengono illustrati nei dettagli l’operazione Internet e il sito Cyberbici dove TuttoBici ha trovato casa.

Parliamo sempre di nuove tecnologie, di multimedialità. Ruper Murdoch, il grande magnate australiano delle telecomunicazioni, ha aperto ufficialmente alla pay-per-view con il match di pugilato Tyson-Bruno. Ha debuttato così anche nel Vecchio continente la PPV. Un servizio che in italiano potrebbe essere chiamato «paga per vedere» e che nei piani di Murdoch e di altri colossi televisivi, come Nethold e la sua controllata Telepiù, è destinato a rivoluzionare le abitudini dei teleutenti europei.
A lanciare il nuovo servizio di eventi televisivi da pagare volta per volta sarà proprio la pay-tv creata dalla Fininvest e controllata oggi da Nethold e Kirch. Dopo essersi aggiudicata alla recente asta della Lega Calcio i diritti delle prossime tre stagioni, Telepiù metterà in vendita da settembre le telecronache dirette delle partite dei campionati di serie A e B. Ma in un futuro non lontano potranno aggiungersi il basket, la boxe e probabilmente anche il ciclismo. Dico probabilmente perché i dirigenti di Telepiù stanno verificando alcune cose, soprattutto vorrebbero capire a chi rivolgersi per acquisire i diritti televisivi e verificare i costi dell’operazione. Per il Tour non ci sarebbero problemi, lo stesso vale per il Giro e la Vuelta. Stesso discorso anche per le prove di Coppa del Mondo e i Campionati del Mondo. Ma per il resto delle corse? Per quelle che non sono considerate «Monumento del ciclismo»?
Ecco, per queste corse occorre che gli organizzatori, la Federazione e la Lega incomincino a ragionare su nuove basi. La televisione e lo sport stesso stanno cambiando rapidamente le proprie regole; il mondo del ciclismo deve capire
in tempo che strada imboccare, prima di rischiare non solo di venire criptato ma addirittura l’oscuramento.

Piccola riflessione di carattere etico-ciclistico. Che nella vita di tutti i giorni esistano le spintarelle è risaputo e che nel ciclismo forse esistano da sempre questo è un fatto altrettanto appurato. Ma che l’avvocato Carmine Castellano tratti la Cantine Tollo Co.Bo. come una società di malfattori tutelata da «padrini» ingombranti mi sembra quantomeno esagerato. L’avvocato si sarebbe irritato per una serie di pressioni ricevute per iscrivere la società di Palmiro Masciarelli alla Tirreno-Adriatico. Ma dove sarebbe lo scandalo? La Tollo è fortemente radicata nella zona adriatica ed è quindi comprensibile che i comuni che sborsano quattrini alla Rcs-Organizzazioni per far passare la corsa sulle proprie strade vogliano anche una loro squadra al via. E allora perché tanto polverone? Alcuni sostengono che in verità Castellano non era al corrente del fatto che la Tollo fosse tesserata anche in Italia, ma solo in Slovenia; altri ancora (e sono in molti) da tempo vanno dicendo che la squadra diretta dal duo Masciarelli-Giuliani
è una buonissima squadra di dilettanti ma non certamente di professionisti. A questi signori vorremmo ricordare che la Scrigno Blue-Storm, alla quale nessuno ha mosso nessun appunto (giustamente), nella graduatoria UCI è collocata al 44° posto mentre la Cantine Tollo è solo due gradini più in basso, figurando in 46a posizione. Insomma, il solito gioco di invidie e maldicenze contro chi forse di grandi spintarelle proprio non può disporre.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La trentanovenne Eva Lechner ha messo alle spalle la raffica di impegni internazionali dai quali è uscita con il sorriso. La portacolori  dell’Ale Cycling Team al cospetto delle migliori esponenti del ciclocross mondiale, si è piazzata al 45° posto a...


Remco Evenepoel, a causa dei suoi infortuni, ha dovuto imparare a convivere con i lunghi tempi dell’attesa e per lui il 2025 sarà un anno di adattamenti. Il due volte campione olimpico è ancora fermo dopo la caduta in allenamento...


Con un quarto posto nell'Exact Cross a Loenhout, ieri Van Aert ha dimostrato di essere tornato a pedalare ad alto livello e di potersi battere contro i migliori nel ciclocross. Il fiammingo non ha vinto e si è seduto ai...


Vittoria Bussi ci ha ripensato. Vittoria Bussi non ha appeso la bici al chiodo. Vittoria Bussi a 37 anni-quasi-38 ha trovato nel sapore agrodolce di un record non battuto la linfa vitale per riprovarci, per misurarsi con se stessa dentro...


Un progetto che è anche un laboratorio, un’esperienza da condividere, un modo nuovo di intendere il ciclismo e la passione per la bicicletta. Stiamo parlando di Cycling Lab Team 2025: l’idea è di Andrea Zanfrini, ideatore e creatore di Cycling...


Abano Terme, Coppa Mazzuccato per allievi. Novanta chilometri. Un circuito breve, da fare due volte, poi un circuito più lungo. C’è anche una salita, quella del Monte Grande. Pronti, via, foratura. Virginio Pizzali mette i piedi a terra, scende dalla...


Pensateci, l’occasione è perfetta. Ultimo giorno dell’anno, c’è forse qualcosa di meglio che uscire in bicicletta e trovarsi in mezzo a tanti amici che magari sono anche campioni? E allora il «Giro in bici dell’ultimo dell’anno» è quello che fa...


Curioso e studioso, avventuroso e intraprendente, enciclopedico e logorroico, provocatore e invadente, letterariamente onnivoro e giornalisticamente bulimico, egocentrico eppure semplice e generoso, mai sentito lamentarsi né mugugnare, infinito eppure anche lui finito, finito oggi di respirare, di campare, di citare,...


Contro un ostico Laurens Sweeck, il campione del mondo non ha avuto vita facile, ma ha comunque prevalso con un'azione in solitaria iniziata al primo dei sette giri. Così Mathieu Van Der Poel firma la quarta vittoria su quattro gare...


Per raccontarvi un po' chi è stato Gian Paolo Ormezzano vi proponiamo questa lunga intervista che aveva concesso a Nino Materi de Il Giornale, pubblicata il 14 giugno 2022. Non c'è tutto, ma c'è tanto del nostro GPO.La sfida a...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024