“Ringrazio l’amico Bachini per averci invitato a questa bellissima pedalata – commenta il team manager di A&V Cristian Fanini presente ad Altopascio – cose del genere fanno molto bene al ciclismo in generale perché permettono a tutti di pedalare, senza lo stress di una gara, al fianco di atleti professionisti e soprattutto ad ex campioni del calibro di Fondriest. E poi, un grazie è d’obbligo anche a Fondriest che oltre ad essere un grande del passato è una persona eccezionale come poche. Abbiamo parlato della prova di domani, il Giro dell’Appennino e ci siamo scambiati pareri tecnici e tattici insieme al d.s. Frassi. Noi di Amore & Vita – Selle SMP – Fondriest partiremo cercando il risultato e Maurizio ci ha dato validi suggerimenti su come improntare al meglio la parte finale, dove presumibilmente si decideranno le sorti della corsa”.
LA CLASSE NON HA ETA’. Oggi è difficilissimo trovare qualche ex campione ancora in queste condizioni atletiche, soprattutto se si pensa che Fondriest ha attaccato la bicicletta al chiodo ben 19 anni fa. Il fisico infatti è praticamente identico a quello che lo vide tagliare il traguardo vittorioso del mondiale di Renaix o quello della Milano-Sanremo.
“La classe non è acqua, sembra ancora un professionista e di quelli forti oltretutto – esclama il toscano Marco Zamparella - Fondriest è un mostro sacro del ciclismo italiano e mondiale. E’ stato uno dei miei primi idoli da bambino e pedalare sulle sue biciclette (che già avevo utilizzato anche in passato) e al suo fianco è davvero entusiasmante, un esperienza unica. Ascoltarlo parlare e ricevere i suoi consigli poi è davvero un bene prezioso che arricchisce noi corridori di Amore & Vita” conclude.
“La
testa è già focalizzata a domani – prosegue determinato l’altro alfiere
di A&V Pierpaolo Ficara - perché
dopo la delusione del GP Adria Mobil, dove abbiamo raccolto soltanto un 8° ed
un 11° posto con Zamparella ed il sottoscritto, ma dove a causa di un nostro
errore di valutazione abbiamo perso
l’opportunità di giocarci il successo, vogliamo rialzarci e dimostrare tutto il
nostro valore. Quindi scambiare opinioni tattiche con Fondriest e ricevere direttamente
da lui, dall’alto della sua esperienza, alcuni eccellenti suggerimenti è stato
davvero interessante e di ragguardevole importanza. Sicuramente in gara ci
tornerà tutto molto utile. L’anno scorso ci sono andato molto vicino, spero
pertanto che questa volta il risultato finale (il mio o quello di un mio
compagno) sia migliore”.
LA CORSA. Ci si aspetta moltissimo da questo GIRO DELL’APPENNINO, una manifestazione
che in passato ha vissuto delle edizioni straordinariamente memorabili
(nell’albo d’oro, tra gli altri, figurano infatti i nomi del campionissimo Fausto Coppi, di Gimondi, Moser, Baronchelli che ha chiuso la carriera in maglia Fanini,
Bugno e Argentin ) e che l’anno
scorso vide protagonisti gli atleti
diretti da Francesco Frassi.
“Nel 2016 chiudemmo la prova con uno strepitoso Pierpaolo Ficara al 4° posto dopo essere stato in fuga tutto il giorno – ricorda con orgoglio il d.s. Frassi - Ficara dominò la corsa in lungo e in largo da vero protagonista, conquistando anche la classifica dei GPM e quella del miglior neoprofessionista in gara. Gli mancarono 10 metri per agganciarsi al vincitore Firsanov nel punto cruciale della salita ma c’è da ricordare che era all’attacco da oltre 90 km e che comunque lottò ugualmente come un leone fino all’ultimo metro. Quest’anno vorremmo far meglio. Abbiamo almeno quattro atleti che saranno in grado di primeggiare e fare la differenza. Speriamo anche in un pizzico di buona sorte che dopo tanta sfortuna quest’anno, non guasterebbe proprio. Ad ogni modo partiamo contando sulle nostre forze, consapevoli di essere in grado di giocarcela con i migliori”.
I selezionati per il Giro dell’Appennino sono: Danilo Celano, Pierpaolo Ficara, Marco Zamparella, Marco Bernardinetti, Redi Halilaj, Mikel Elorza, David Galarreta e Josep Miralles.