La prima tappa del Tour di Haut Var, vinta dal veterano portacolori del team world tour AG2R, Dumolin, ha visto come assoluto protagonista il neo professionista laziale Marco Bernardinetti che in fuga per quasi tutta la corsa è stato ripreso soltanto all'ultimo chilometro conquistando però la leadership nella classifica di miglior scalatore della corsa francese.
"Avevo chiesto si nostri atleti di correre senza paura, con grinta e sana cattiveria agonistica. Li volevo protagonisti a prescindere dal risultato perché questo è il ciclismo che conta - commenta questa volta soddisfatto il team manager Cristian Fanini - e noi abbiamo tutte le carte in regola per giocarcela sempre, anche con chi sulla carta è migliore di noi (quantomeno nel budget). Ebbene così è stato. Finalmente oggi abbiamo avuto dei segnali incoraggianti e questo ci fa ben sperare per gli altri appuntamenti al Tour de Provence dellavprossima settimana. Comunque un grande applauso a Marco Bernardinetti che ha attaccato come se non ci fosse un domani e dopo essere stato tutta la corsa in fuga, ha avuto ugualmente la forza ed il coraggio di attaccare nuovamente ai meno 15 km all'arrivo, staccando tutti e andandosi a conquistare la maglia di miglior scalatore. Questo è quello che avrei voluto vedere sin da sempre, l'atteggiamento giusto per cercare una vittoria".
"Alla fine ci avevo quasi creduto - spiega il d.s. Frassi - Marco è stato a dir poco superlativo. Non ha mai mollato, così come tutto il resto del team. Il modo in cui poi ha staccato tutti nell'ultima salita andandosi a prendere la malia di leader della montagna stato a dir poco superlativo".
Marco Bernardinetti che è stato premiato sul podio da una pietra miliare del ciclismo come Pulidor, oggi proverà a difendere la maglia con le unghie ed i denti, cercando anche di ottenere un risultato importatore, al pari di Zamparella e Celano, anche loro in grande spolvero e quindi sulla carta in grado di garantire grandi prestazioni.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.