Savio: bisogna premiare i meriti sportivi. E non accade
| 17/02/2007 | 00:00 Dura presa di posizione di Gianni Savio, team manager della Diquigiovanni Selle Italia, all’indomani dell’esclusione del suo team dalle prove della RCS Sport ed in particolare dal Giro d’Italia.
Ecco il comunicato di Savio: «L'esclusione della nostra squadra dal Giro d'Italia è la riprova che nell'attuale sistema Pro Tour i risultati sportivi non sono tenuti nella giusta considerazione. Non mettiamo in discussione ora le decisioni di Rcs Sport, nè entriamo nel merito delle scelte che, negli ultimi due anni, ci avevano premiati.
Noi siamo certi di avere sempre onorato il Giro come dimostrano i risultati ottenuti nelle ultime stagioni: 1 podio finale, 4 tappe regine della montagna, 3 maglie verd del Gran Premio della Montagna, 1 Maglia Azzurra dell'Intergiro, 2 Gran Premi della Combattività, 1 Gran Premio del Fair Play, 2 Gran Premi Cima Coppi e 1 Gran Premio Cima Pantani.
Anche quest'anno siamo convinti di aver allestito una formazione competitiva. Al recente Giro di Malesia, dove erano attesi i successi delle squadre Pro Tour, abbiamo vinto sei tappe su dieci (5 con Loddo e 1 con Serpa) e ottenuto il podio finale con Serpa secondo e Pedraza terzo, inoltre abbiamo conquistato il Gran Premio della Montagna con Pedraza e la Classifica a Punti con lo stesso Loddo.
Auspichiamo che in futuro possano essere i meriti sportivi il criterio di selezione delle squadre per la partecipazione ai Grandi Giri».
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