Convegno FCI. Di Rocco: un'occasione per crescere

| 05/02/2007 | 00:00
L’Hotel Thai-Si presso il Centro Lago Le Bandie a Spresiano (Treviso) ha accolto, nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 febbraio, il convegno organizzato dal Centro Studi della Federciclo. All’incontro, diretto dal Prof. Enzo Scotti, presidente del Centro Studi, hanno aderito i massimi dirigenti federali che insieme ai relatori, hanno analizzato e confrontato la realtà e le problematiche legate al ciclismo di oggi. Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, si è così rivolto ai presidenti e rappresentanti dei comitati regionali seduti in platea: “Dall’idea del Centro Studi di riflettere su noi stessi, nascono queste due giornate di confronto e dialogo che, viste come atto di responsabilità della Federciclo, saranno di grande orientamento per noi tutti. La bici come stile di vita propedeutico, come benessere per i giovani che necessitano nuovi spazi, come ruolo sociale e culturale. Con questo incontro - conclude il Presidente - cresceranno le nostre potenzialità. Siamo una Federazione che ha assunto una sua posizione con il mondo esterno, e con grande umiltà desideriamo far crescere la nostra forza, pensando al volontariato, che ci distingue, e al futuro dei nostri giovani”. Enzo Scotti, Presidente del Centro Studi, che ha diretto l’incontro ha aperto i lavori con estrema fiducia: “Questo incontro è un lavoro corale, voluto da noi tutti. Si discuterà di volontariato come grande risorsa che sta cambiando, di sicurezza stradale, di educazione alla cultura della bicicletta e al rispetto dell’ambiente, di valori che non vanno perduti. La Federciclo è un grande strumento di educazione sociale dal più piccolo comitato fino all’organo centrale. E’ necessario operare tutti insieme per una cultura della bicicletta ed un pluralismo sociale ed istituzionale”. Roberto Ghiretti, professore dell’Università degli Studi di Parma, ha focalizzato nella sua relazione “Uno sport a misura di territorio” come lo sport sia un generatore di cultura e di socialità a tutto campo: “Perché lo sport possa crescere in una qualsiasi realtà territoriale è necessario che ogni bravo organizzatore di eventi sportivi sia in grado di interagire con la realtà circostante, dando sempre più importanza al volontariato, creando figure professionali, diffondendo i valori positivi dello sport”. “Il ciclismo in Italia” è stato il titolo della relazione di Antonio Mussino, professore di Statistica Sociale all’Università La Sapienza di Roma: “La sfida del nuovo millennio si basa sullo sport spettacolo ma anche sullo sport per tutti. Esiste cioè l’attività agonistica ma anche lo svago e la mobilità”. Partendo da questi presupposti il prof. Mussino ha dato voce ad alcuni dati Istat di una indagine del 2001 sull’attività del “pedale” (la più praticata) a su quella dei tesserati della Federciclo. Ne è emerso un calo tra i tesserati donne ed una bassa percentuale di giovani coinvolti che praticano il ciclismo: “Pochi sono i giovani che praticano il ciclismo, ma sono più coinvolti e dedicano molto tempo all’attività agonistica e sportiva. Un segnale importante che ci indica che il ciclismo organizzato della Federciclo è in stretta sinergia al ciclismo del pedale. Infatti, attraverso l’attività di promozione del ciclismo, come l’apertura delle piste ciclabili e di nuovi spazi aperti, possiamo avvicinare di nuovo il pubblico giovanile”. Al convegno è intervenuto il Sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Paolo Giaretta che ha parlato della ''Bicicletta: industria, sport, cultura e territorio". Ha evidenziato come: "Il ciclismo è uno sport importante sotto tutti gli aspetti e per fortuna non violento. La Federazione Ciclistica ha una visione globale nel territorio ed è un punto di riferimento per queste politiche”. In particolare la bicicletta come sport, salute, turismo e mobilità urbana ha bisogno di alcune possibili azioni per il suo sviluppo: attività promozionali, organizzazione dei percorsi turistici e della mobilità urbana sono alcuni suggerimenti indicati. Sergio Cherubini, direttore del Master in Economia e gestione dello sport dell'Università di Tor Vergata di Roma, ha esposto la sua relazione su ''Le azioni necessarie e le azioni possibili". “Sono un appassionato dell’Italia, dello sport e del ciclismo. Ogni sport - ha continuato Cherubini - è un fenomeno di attraente successo e naturalmente comporta anche una crescita della concorrenza che contribuisce a stimolare eventi migliori. Ma maggiore concorrenza richiede maggiore qualità e quindi spinge a costi maggiori. Questo è il circolo virtuoso del marketing sportivo. Da soli si perde, mentre insieme, collaborando, si vince e lo sport sotto certi aspetti non lo comprende”. Per circondarsi di collaboratori ed effettuare azioni giuste secondo il Prof. Cherubini è indispensabile analizzare, scegliere e poi agire ed interagire con i volontari, gli atleti ma anche con i media, le aziende, il territorio. "La risorsa del volontariato" è il titolo dell’intervento di Aldo Smolizza, docente di organizzazione e gestione delle risorse umane nella pubblica amministrazione dell'Università di Tor Vergata. “Dove c’è volontariato ci sono motivazioni molto forti. Ma è importante precisare che al volontariato devono essere affiancate figure professionali necessarie per creare e mantenere vive le sinergie tra le attività sportive ma soprattutto tra l’organo centrale federale e le sue periferiche”. Con il suo intervento Gianfranco Piantoni, docente di strategia aziendale e coordinatore scientifico dell'International Master in Management della Fifa, ha parlato del tema "La promozione e la formazione in uno scenario di espansione" precisando che “l’intimità della vittoria onora gli altri e che nei confronti dei giovani sono necessari fiducia e perseveranza”. L’intervento dell’Arch. Franco Vollaro, presidente della Commissione Impianti della Federciclismo sul tema "Progetto anelli ciclabili e ciclodromi", ha concluso la prima giornata di lavori. Con l’occasione è stata presentata la bozza del “Modello Progettuale” degli anelli ciclabili e ciclodromi. Una sorta di manuale composto da normative, schemi progettuali con servizi di supporto e prezzario necessario agli amministratori pubblici, ai professionisti e agli imprenditori per il recupero e la costruzione di nuovi impianti. Enzo Scotti ha introdotto la seconda e conclusiva giornata del convegno. Sergio Neri, direttore di "BS-Bici Sport", ha dato il via ai numerosi interventi che hanno caratterizzato la “Tavola Rotonda” mettendo in evidenza la libertà che concede la bicicletta nel momento in cui c’è un progresso: “Il recupero della cultura della bici è necessario perchè permette di riappropriarci di quei valori necessari per sopravvivere. Il volontariato è il motore che sostiene la passione ed i sogni dei ragazzi e lo sport è una componente della crescita delle nuove generazioni. Recuperiamo strade verdi, quindi, necessarie alla sicurezza e allo sviluppo del settore legato alla bicicletta”. Varie tematiche sono affiorate durante la Tavola Rotonda: mancanza di impianti per il ciclismo e quindi di investimenti utili a questo fine; inutilizzo di alcuni impianti sportivi in Italia; il ciclismo dal punto di vista di chi “lo scrive”; il deficit dello sponsorizzazioni e dei dirigenti sportivi. Gli interventi del Prof. Enzo Scotti e del Presidente Renato Di Rocco hanno chiuso i lavori. “Gli anziani – ha detto il presidente del Centro Studi – quando le cose cambiano hanno la tendenza a mettersi in discussione. La stessa cosa deve fare il movimento ciclistico. Chiedersi perché lo sport riesce a trasmettere valori negativi facendosi un grande esame di coscienza senza scaricare sugli altri gli insuccessi. Oggi ci giochiamo il futuro ed è necessario che ci sia unità di intenti per affrontare i cambiamenti”. “Stiamo lavorando per cercare di recuperare la nostra visibilità e credibilità – dice il Presidente Di Rocco - Vi invito inoltre a fare tesoro degli indirizzi e dell’umiltà per affrontare e risolvere le nostre problematiche senza aver timore di innovare”.
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