In questi ultimi giorni ho ricevuto tanti attestati di stima e tante domande sul perché non sarò candidato alla Presidenza del Comitato regionale Piemonte. Successivamente alla mia decisione, sono state altrettante le chiamate nelle quali venivo accreditato di poltrone federali, non ultima quella di Vicepresidente... Rispondo in modo formale e pubblico: è sempre stato il mio stile e il mio pregio evitare di nascondermi dietro i paraventi. Smentisco in modo perentorio ogni mia proposta o contrattazione. Credo che ogni Presidente debba scegliere il proprio Consiglio.
In sedi istituzionali, già tre mesi fa, ho dichiarato che con i quaranta voti che mi appoggiano, sosterremo la candidatura dell’attuale Presidente Federale Renato Di Rocco, senza trattative, contrariamente al malcostume che caratterizza la politica... sportiva e non. In questo momento il Ciclismo ha bisogno di un Dirigente e un Presidente di esperienza e qualificato come Renato.
In questi dodici anni ho fatto del mio meglio per ottemperare alla carica di Presidente del Comitato Regionale Piemonte, pensando sempre all’attività ed alle Società, non per personalismi. Sicuramente fiore all’occhiello del mio CR è stata la valorizzazione dell’attività femminile, l’aumento delle Società affiliate e dei tesserati, lo sviluppo di tutte le specialità del Ciclismo e, per merito del nostro Centro Studi Regionale, che ha raggiunto livelli di eccellenza, la formazione sempre più qualificata dei Tecnici; grande soddisfazione i quattro atleti convocati alle Olimpiadi di Rio e i titoli iridati. Non voglio, pertanto, essere accomunato a Dirigenti che hanno mostrato immobilismo, anche nella conduzione di un Comitato Regionale.
Nel caso mi venissero proposti dei ruoli collaborativi, valuterò se di mia competenza e ogni mia decisione sarà accompagnata dalla convinzione della reale necessità che le mie capacità possano essere messe al servizio del Ciclismo.
comunicato stampa