FRANCIA. La Lega Professionisti porta l'Uci in tribunale

POLITICA | 08/11/2016 | 12:36
Un attacco diretto. E Clamoroso. La Lega Nazionale del ciclismo francese, presieduta da Marc Madiot, ha deciso oggi all’unanimità di ricorrere alla giustizia nei confronti dell’Uci prima che venga adottata la Riforma annunciata.

Nel comunicato ufficiale della LNC si legge: «La Lega ha deciso all’unanimità di sollecitare spiegazioni all’Uci sulla conformità del calendario WorldTour 2017 e, se necessario, di ricorrere ai tribunali competenti se le risposte non fossero soddisfacenti. Il presidente dell’Uci è stato sollecitato in due occasioni dai nostri legali (il 26 settembre e il 24 ottobre) per avere queste risposte che, finora, non sono arrivate.

Dopo il secondo invito, l’Uci ha risposto dicendo di averci già scritto in data 4 ottobre, ma la risposta firmata da Matthew Knight, responsabile del settore strada, era lapidaria e completamente fuori soggetto. Non solamente non è stata fornita alcuna spiegazione sul calendario 2017 ma l’Uci ci rinviava al CCP per avere ulteriori informazioni. In altre parole, l’Uci non vuol rispondere alla LCN».

La preoccupazione della Lega Ciclismo Francese è semplice: il nuovo calendario WorldTour mette in serio pericolo quello nazionale francese e la Coppa di Francia in particolare. Tutte le prove al momento sono in calendario, ma restano seri dubbi sulla possibile partecipazione a queste prove.

In Francia la Coppa è molto seguita e ambita, quest’anno ha visto il successo di Samuel Dumoulin della AG2r ma gli organizzatori si chiedono: le formazioni WorldTour avranno ancora la forza di partecipare alle gare del calendario nazionale? «Nulla da obiettare contro la mondializzazione, scrive ancora la LCN, ma occorre rispetto per corse storiche e per i calendari nazionali».
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COMMENTI
Bisogna riconoscere
8 novembre 2016 15:47 Leonk80
che i Francesi quando vengono toccati i loro interessi non stanno a guardare.

Grandi!!!!!!
8 novembre 2016 16:22 Bastiano
I francesi hanno dimostrato ancora una volta, che sono diversi dagli italiani.
Forse è il caso di imparare.

grande madiot
8 novembre 2016 18:01 ragno70
direi che è proprio il caso di prendere la stessa posizione...non sono rimaste molte gare...quelle che abbiamo bisogna tutelarle....

Francia
8 novembre 2016 20:49 blardone
È facile fare i fenomeni quando dalla tua parte sei in uno stato che organizza la gara più bella del mondo . L avrebbe fatto l Italia sarebbe stata cancellata dalla faccia della terra . Tutta pubblicità quando hai le spalle coperte

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