DILETTANTI | 10/05/2016 | 17:43
Questione di 40
metri, quelli che hanno permesso e diciamo subito con
pieno merito al polacco Szymon Rekita della Altopack Eppela di vincere la 66^
Coppa Cicogna dopo una fuga negli ultimi 24 chilometri.
Questione di 40 metri,
quelli che sono mancati a Nicola Bagioli della Zalf Desirèe Euromobil Fior per
raggiungere il fuggitivo dopo la violenta e rabbiosa accelerazione sul “muro”
del Valcello a 500 metri
dal traguardo che gli ha consentito di recuperare 20 secondi dei 25 che aveva
all’ultimo chilometro. E’ stato un finale palpitante e bello quello proposto da
questa classica per under 23, una gara di eccellenza del calendario con 168
partenti di 33 società e con diversi dei migliori esponenti della categoria ad
iniziare dal vice campione del mondo Simone Consonni. La Coppa Cicogna si è
svolta in un bel pomeriggio di sole su 9 giri di un circuito di 17 Km e 100 metri con la salita
di Gangherete a 3 Km
e mezzo dall’arrivo e l’impennata micidiale del Valcello che porta nel centro
di questa piccola località (550 abitanti) del Valdarno superiore conosciuta
anche per il Castello “Feudo dei Guidi”.
Dopo poche emozioni nei primi 70
Km, tutto è successo nel corso del quinto giro quando
attaccava Camerin e su questo allungo si formava al comando un gruppo di 25
unità dopo il bel rientro di Campigli prima e di Scerbo più tardi. Nel gruppo
di testa rappresentate numerose squadre ed anche quella che andavano per la
maggiore, per cui dietro nessuno tirava e si arrendevano in molti. A 24 Km dal traguardo a metà
dell’ottavo e penultimo giro, l’attacco del polacca Rekita reduce dal Giro dei
Carpazi in Polonia e campione nazionale polacco a cronometro, che da sei anni
ormai è in Italia. Al suono della campagna 27 secondi il margine su di un
sestetto comprendente Fabbro, Bagioli, Orsini, Guizzetti, Fortunato e Giuliani.
C’era il tempo per poter recuperare, ma il battistrada dava spettacolo e resisteva
brillantemente tanto che il vantaggio restava inalterato fino all’ultimo Km
quando la strada s’impennava. Rekita non si disuniva faceva ricorso a tutte le
forze che gli erano rimaste e scollinava con 12” sullo scatenato Bagioli che
aveva avuto un’accelerazione impressionante, mentre anche Fabbro cercava di
seguire l’atleta della Zalf. Sul traguardo poche decine di metri separavano i
primi tre ma erano una classifica onesta. Grande la gioia di Rekita che dopo 8
anni torna a scrivere nell’albo d’oro della Coppa Cicogna il nome di un
straniero, mentre da 19 anni non vince un toscano. Oltre al podio un bravissimo
Orsini e complimenti meritati anche per Fortunato, Giuliani e Guizzetti, mentre
si è rivisto con piacere tra i più attivi e brillanti anche Kopshti. La corsa è
stata organizzata dalla Fracor e dall’A.S. Cicogna capitanata da Marco Borgogni
e Rossano Carsughi, con il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni a
dare il via alla competizione dopo il minuto di raccoglimento osservato in
memoria di Giacomo Pasqui. Infine la gara era valevole come terza prova del
Memorial Massimiliano Parenti, e la speciale maglia quale miglior giovane
classificatosi nei primi dieci è andata a Ridion Kopshti della Maltinti Banca
di Cambiano.
Antonio Mannori
ORDINE DI ARRIVO: 1)Szymon Rekita (Altopack-Eppela V.C. Coppi
Lunata) Km 154, in
3h43’, media Km 41,621; 2)Nicola Bagioli (Zalf Desirèe Euromobil Fior) a 4”; 3)Matteo Fabbro (Cycling
Team Friuli) a 7”;
4)Umberto Orsini (Team Colpack) a 27”;
5)Lorenzo Fortunato (Hopplà Petroli Firenze); 6)Giacomo Giuliani (Norda MG
Kvis) a 29”;
7)Simone Guizzetti (Named Sport) a 44”;
8)Ridion Kopshti (Maltinti Banca Cambiano) a 1’20”; 9)Luca Gatto (Selle Italia
Cieffe) a 1’25”; 10)Oliviero Troia (Team Colpack).
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