PROFESSIONISTI | 06/05/2016 | 08:00
Il Giro
d’Italia non mi manca, semplicemente perché continuo a viverlo, continuo
a sentirlo anche se non corro in bici. L’ho vissuto da corridore, sono
riuscito a vincerlo per due volte realizzando un sogno, ma è una festa
nazionale, quindi continuo ancora a sentirlo, fa parte della
quotidianità di ogni italiano e anche della mia”. Ivan Basso racconta,
ai microfoni di “Ultimo Chilometro”, programma radiofonico incentrato
sul mondo del ciclismo, le proprie sensazioni in vista del Giro d’Italia
2016, il primo che non affronterà da corridore. Basso ha espresso un
parere sui possibili favoriti per la corsa rosa e vede in Vincenzo
Nibali il principale pretendente al simbolo del primato: “i favoriti
della vigilia sono sempre tanti, come tutti gli anni ci sono molti
pretendenti alla maglia rosa. Vincenzo ha dimostrato negli anni di avere
qualcosa in più rispetto agli altri, quindi ha questo peso del
pronostico, ma non credo sia spaventato da questo. Anche la squadra può
permettergli di correre un grande Giro”.
“La corsa
rosa non si vince solo in montagna o a cronometro - spiega Basso - ma
bisogna affrontare tante difficoltà giorno dopo giorno: bisogna sempre
lottare chilometro dopo chilometro”. La sua attuale squadra, la Tinkoff,
ha in Rafal Majka il proprio capitano: “Rafal è in rampa di lancio per
essere uno dei migliori atleti del mondo e credo che abbia tutte le
carte in regola per lottare fino alla fine con Nibali e con gli altri
favoriti. Ai miei corridori dico sempre che la prima regola è essere
presente, la seconda regola è cercare di approfittare per avvantaggiarsi
sugli avversari. La Tinkoff è in testa alla classifica World Tour,
abbiamo dimostrato di essere una squadra che ha saputo fare bene in
tutte le corse, o almeno di essere competitivi a tutte le gare, quindi
dobbiamo continuare su questa strada”.
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