Il Giro d'Italia renderà omaggio al mito della Ferrari
| 29/11/2006 | 00:00 IL Giro d’Italia 2007, che verrà presentato sabato a Milano (Teatro degli Arcimboldi, diretta tivù su Rai Tre dalle 16,45) proporrà una suggestione in più. Ed una dedica ad effetto, non soltanto a Garibaldi, partendo dalla Sardegna a 200 anni dalla nascita del grande condottiero.
Il Giro d’Italia 2007 si legherà infatti anche alla Ferrari. Ed una tappa arriverà sulla mitica pista di Fiorano Modenese. La celebrazione sarà quanto mai importante: 60 anni dalla nascita del primo modello Ferrari. Sarà in ogni caso una tappa più che mai dedicata alle auto da corsa pensando che partirà da un altro celebre luogo legato alle sfide a motori, il Mugello. Una tappa domenicale, il 20 maggio prossimo, che si arricchirà di certo di altri eventi collaterali nel ricordo e nel segno della nascita di quel celebre marchio che ha fatto conoscere l’Italia nel mondo, che è sempre in primo piano anche nel terzo millennio, la mitica Ferrari.
Sessant’anni fa si vivevano in tutti i sensi i giorni della grande rinascita dopo le nefandezze della guerra. Ed il ciclismo appariva più che mai alla stregua dello sport nazionale all’insegna dei duelli spettacolari e splendidi sulle strade d’Italia fra Coppi e Bartali. Il Giro d’Italia è comunque già arrivato a Fiorano Modenese in un altra occasione ed in epoca più recente. Nel ’75, il famoso Giro del duello finale sullo Stelvio fra Bertoglio, di nome Fausto e la spagnolo Galdos. In quell’edizione della corsa rosa la tappa di Fiorano era addirittura la prima, in partenza da Milano. La vinse allo sprint, con una volata di rara potenza il norvegese Knut Knudsen, un cronomen, più che uno sprinter. Però di talento davvero eccellente e che seppe impedire, con rara potenza ed una volata lunghissima, la rimonta ad un grandissimo velocista come il fiammingo Rik Van Linden.
La tappa del 20 maggio prossimo dal Mugello a Fiorano, dovrebbe essere invece più insidiosa e non molto adatta ai velocisti perchè ci saranno da scalare alcune celebri montagne appenniniche decisamente ostiche. Per Petacchi e compagni le cose andranno meglio il giorno successivo quando si ripartirà da Reggio Emilia verso Camaiore, scalando soltanto il Passo del Cerreto decisamente lontano dal traguardo. Ed a Camaiore il traguardo sarà posto davvero a due passi da casa Petacchi.
Il Giro d’Italia 2007 come già abbiamo scritto più volte partirà dalla Sardegna il 12 maggio (finale a Milano il 3 giugno) per rendere omaggio a Giuseppe Garibaldi, a 200 anni dalla nascita, anche se il grande personaggio del nostro risorgimento in realtà era nato a Nizza. E l’avvio sarà davvero inedito o quasi, comunque spettacolare. Il primo atto anzichè un prologo individuale sulle strade dell’isola della Maddalena sarà una breve crono a squadre, il giusto riconoscimento ai gruppi sportivi ed agli sponsor. Non è la prima volta che si parte con una crono a squadre. Accadde già a Palermo nel ’54, quando vinse alla grande la Bianchi di Fausto Coppi in maglia iridata, il quale poi perse il duello con Koblet ed il Giro se lo aggiudicò il gregario di quest’ultimo, lo svizzero Clerici. Si partì con una crono a squadre anche nell’ 82 da Milano. E trionfò alla grande la Renault (a proposito di auto) di Bernard Hinault che poi vinse in grande stile quell’edizione della corsa rosa.
Il Giro 2007 resterà altri due giorni in Sardegna, con tappe attorno a Tempio Pausania e poi a Cagliari. Come nel ’91, il Giro di Coppino Chioccioli, partito spettacolarmente dall’Isola. Nel prossimo maggio dalla Sardegna gli automezzi viaggeranno di notte in nave verso Salerno. Ed i corridori in aereo su Napoli. Ci sarà inevitabilmente una giornata di riposo per evitare spiacevoli disguidi nella travesata e poi si risalirà la penisola proponendo subito un facile arrivo in salita al già collaudato santuario di Montevergine nei pressi di Avellino. Poi tappa a Frosinone ed approdo in Toscana, per la frazione più lunga, quella con arrivo a Scarperia e partenza successiva da Barberino del Mugello verso Fiorano, celebrando in terra toscana anche i 50 anni dalla vittoria in rosa di un grande campione di quelle contrade che non c’è più, Gastone Nencini.
Beppe Conti
da Tuttosport del 29 novembre 2006
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