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«Noi capiamo tutto, ma quanto è accaduto ha dell'incredibile e dell'inaccettabile. La strada è pulita e a 2 km dal traguardo la temperatura è di 7°. A quanto ci risulta questa decisione è stata presa non per l'incolumità dei corridori ma perché non si sapeva come portare su fino in cima il palco e tutto il materiale dell'organizzazione» racconta il direttore sportivo Paolo Slongo.
«Al traguardo abbiamo visto Raffaele Babini di RCS, il delegato del CPA Cristian Salvato e la giudice Rossella Bonfanti con Bruno Cenghialta della Tinkoff e ci hanno guardato con imbarazzo e perplessità. La neve non c'è. Per quanto ci riguarda siamo amareggiati perchè la corsa è stata falsata e la BMC che vincerà la classifica finale si porterà a casa punti pesanti World Tour. Se ogni volta che c'è rischio maltempo ci si comporterà così, rivedremo i nostri piani. Al Giro d'Italia sono previsti tre arrivi in quota, non possiamo permetterci che Nibali punti tutto sulla corsa rosa per poi trovarsi a non poter dire la sua. Con Vinokourov e Vincenzo decideremo il da farsi, ora come ora potrebbe decidere di cambiare i suoi piani».