PISTA | 12/03/2016 | 00:15 Tornerà al ciclismo, finalmente ed in esclusiva, il Velodromo di Marcianise. E' questa la determinazione, più che concreta, emersa dall'incontro che si è svolto giovedì al Municipio di Marcianise fra il Commissario Prefettizio Antonio Reppucci ed il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, accompagnato dal Presidente del Comitato Regionale Pino Cutolo. Sancito da una stretta di mano ideale, sotto il gonfalone in campo blù di Marcianise, che rappresentava il primo step di una convenzione istituzionale, da formalizzare nel giro di un paio di settimane.
E ci voleva forse un appassionato di ciclismo non occasionale, come il prefetto Reppucci, un padrone di casa che ieri citava a menadito Faggin ed Anquetil - come se quei campioni dell'altro ieri fossero ancora in pista -, per segnare un frego di discontinuità dalle ultime vicende promiscue dell'impianto marcianisano, e restituirlo al ruolo nobile per cui negli anni '80 era stato ideato e nel 2002, il 24 luglio, finalmente inaugurato. Con i Campionati nazionali giovanili.
'Il Velodromo è un fiore all'occhiello per lo sport, e non solo per lo sport, di Marcianise, e deve ospitare nuovamente, ed a pieno titolo, il ciclismo su pista, per cui vogliamo affidarne la gestione alla Federazione, che è l'ente costituito, deputato a gestirlo al meglio....' ha sottolineato Reppucci. E Renato Di Rocco, in parallelo, accettando l'invito, ha messo in evidenza come quello di Marcianise - ultimato dicevamo nel 2002, con un maquillage tecnico successivo nel 2009 - sia per vero ad oggi l'unico velodromo scoperto del Sud, e come tale costituisca un patrimonio strutturale straordinario, dalle enormi potenzialità, su cui investire senza equivoci. 'Ancor più oggi che abbiamo un campione del mondo dell'inseguimento come Filippo Ganna, neppure venti anni, e 40 anni dopo Moser, dobbiamo puntare alla pista come disciplina per i giovani...'.
E dal suo canto, Pino Cutolo ricordava come la storia del ciclismo campano fosse stato sempre avvinta al mondo suggestivo della pista, con l'oro nel tandem di Angelo Damiano a Tokyo 1964, ma anche in tempi molto più recenti con l'argento da juniores ottenuto da Crescenzo D'Amore, nel chilometro da fermo, nel '96. 'Ed abbiamo ragazzi da educare e far crescere in questo senso, con l'ambizione di creare una vera e propria scuola di ciclismo, con i nostri responsabili tecnici, nell' ambito del Velodromo', precisava Cutolo.
All'incontro erano presenti, fra gli altri, il delegato provinciale CONI Michele De Simone, il referente primo della 'Società Ciclistica Velodromo Marcianise' Raffaele Salzillo, altri rappresentanti del ciclismo casertano come Domenico Passaretta, Massimo Salerno e Giuseppe Serulo, ed i tecnici del Comune Fulvio Tartaglione e Giuseppe Sparaco. Le biciclette da pista, a Marcianise, ed il loro spartito di musicale leggiadria, erano ancora assenti. Ma stavolta, con la primavera che si avvicina senza equivoci, crediamo, non per molto.
bene, ottimo, bellissima notizia.
E poi la manutenzione , gestione e quant'altro chi la fa'?
Il futuro di questo velodromo sara' il medesimo di quello di palermo?
Non e' sufficiente fare la struttura, il bello viene dopo altrimenti (purtroppo) sono soldi buttati!!!!
Speriamo Bene ......anzi potremmo riaprire un dialogo fra circa 5-6 anni e vediamo la situazione. pronto a ricredermi se necessario.
Ciao a Tutti e viva il ciclismo, viva la pista
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