E’
una Toscana ciclistica se non forte certamente stabile e quindi tranquilla per
i numeri, sia quelli economico finanziari, che quelli di tesserati e numero di
gare organizzate. E’ una Toscana se non forte sicuramente ambiziosa, con giustificate
aspirazioni per tornare ad occupare un ruolo di primo piano in seno alla
Federazione Ciclistica Italiana nel prossimo quadriennio. Come ed in che misura
lo vedremo al momento opportuno. Il presidente
Giacomo Bacci intanto fa il punto dopo la stagione 2015, all’inizio dell’ultimo anno
del mandato.
“E’
stata un’annata da nove, per tre aspetti, l’ottimo rapporto tra Comitato e
società, la nuova sede grazie al CONI, la conquista per la prima volta dello
scudetto tricolore delle società giovanissimi. Aggiungo l’ottimo bilancio
economico-finanziario del Comitato – prosegue Bacci – mentre siamo rimasti stabili
nel numero dei tesserati e sono state organizzate 5 gare in più rispetto
all’anno precedente”.
- Qualcosa non
andato per il verso giusto, ci sono state lamentele per la giustizia sportiva.
“Certe
lungaggini sono inaccettabili, soprattutto va rivisto il suo regolamento.
Vorremmo inoltre che la Federazione avesse un rapporto più stretto con il
territorio, con i suoi Comitati regionali”.
- Attività su pista,
femminile e ciclocross.
“Il
2016 visti i risultati tecnici ottenuti, deve essere l’anno del definitivo
rilancio della pista, maggiore attività a Firenze grazie al rapporto con il
nuovo consiglio direttivo del Club Sportivo. Nel ciclocross 7 gare è bilancio
ottimo, sono veramente contento così come della crescita per numero di gare e
società che svolgono attività nel settore femminile”.
-
Commissioni in seno al
Comitato e impianti sportivi, che succede a Ponte a Buggianese?
“Il
lavoro delle varie commissioni ottimo, per l’impianto del Ponte occorre un
intervento della Regione Toscana in materia finanziaria già disponibile, intervento
già sollecitato da chi di dovere. Tutto fermo – aggiunge Bacci – per il pieno
utilizzo della pista livornese di Stagno, speriamo che si muova il Comune di
Collesalvetti, mentre si sta lavorando per il progetto di un ciclodromo nella
zona dell’invaso dei Renai a Signa, e per il Bike-Park di Massa nell’area ex
Dalmine. Infine va avanti il progetto di riqualificazione degli impianti
sportivi, in stretta collaborazione con il Dipartimento di Architettura
dell’Università di Firenze, ideatore del progetto”.
- Nei 3 anni
trascorsi è stata fatto quanto previsto?
“Direi
l’80 per cento, non siamo riusciti a far decollare l’attività a cronometro, ad
avere maggiore spazio per l’attività sui giornali, a poter organizzare in
Regione una gara a tappe juniores o dilettanti, mentre abbiamo aggiornato e
qualificato il sito internet del Comitato con tante notizie”.
-Polemiche
per le 13 gare per soli Under 23 programmate per il 2016, e da parte dei
direttori di corsa e delle scorte tecniche che reclamano maggiore tutela.
“Anche
in vista della riforma delle categoria con il 2017, è importante e positivo che
se ne discuta. Per la seconda questione appoggiamo in pieno quanto richiesto,
ed anzi abbiamo contribuito ad articolare le loro giuste argomentazioni specie
in tema di assicurazione per una maggiore tutela di quegli addetti ai lavori”.
- Male purtroppo
ancora il settore amatoriale.
“In
effetti è così, in questo settore soffriamo, ma contiamo in un rilancio se
andrà in porto il progetto del quale stiamo discutendo con Uisp e Acsi in team
di doping, squalifiche, tesseramento”.
- Le previsioni
per il 2016.
“Importante
non regredire. Dovremmo rimanere più o meno stazionari per tesserati e gare, a
proposito delle quali avremo un solo campionato italiano quello di downhill
all’Abetone, mentre ci stiamo muovendo anche nel settore paralimpico.
- Un 2016 con
varie scadenze a fine anno.
“Nell’ultima
decade di novembre saranno eletti i nuovi Comitati Provinciali con vari
ricambi, per cui ci auguriamo che ci siano dirigenti pronti a entrare. Prima
delle feste natalizie l’elezione del Comitato Regionale.
- A proposito
cosa farà presidente?
“Voci
in giro ne circolano già diverse. Io sono pronto per un altro mandato come
presidente regionale e con gli stessi componenti attuali, con i quali mi sono
trovato e mi trovo benissimo, dopodiché basta, e lo dico con 5 anni di
anticipo. Aggiungo con forza che la Toscana aspira e merita ampiamente per
tanti motivi, di tornare ad essere rappresentata nel Consiglio Federale con un
ruolo di prestigio da determinare al momento opportuno. Sono pronto per far
raggiungere alla nostra regione l’obbiettivo. Non lo merita forse?”.
Antonio Mannori
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