L'ORA DEL PASTO. ALESSIO GASPARINI, IL PRIMO ITALIANO DI UN TEAM RUANDESE (E NON SOLO...). GALLERY

PROFESSIONISTI | 22/02/2025 | 08:12
di Marco Pastonesi

Ventisei anni, veronese di Negrar all’anagrafe e Cavalo di casa, scalatore. Uno e 75 per 57, 42 di piedi e 40 battiti a riposo. Alessio Gasparini è il primo corridore italiano ingaggiato in una squadra ruandese. E da domani, maglia arancione, dorsale numero 113, correrà il Tour of Rwanda, otto tappe, 840 km e dislivelli da elettrocardiogramma sotto sforzo.


Secondo di tre figli, Gasparini non è corridore per vocazione ma per scelta: “Tutti e tre avevamo cominciato con il nuoto. Mi allenavo nella stessa piscina di Max Rosolino e Federica Pellegrini. Ma avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro, mi sono stufato. E a 16 anni ho provato con la bici: altri paesaggi, altre avventure, altre emozioni, insomma tutt’altra musica. Avevo finalmente trovato il mio sport”. Il primo anno è coinciso con l’ultimo fra gli allievi, poi juniores e Under 23: “Finché nel 2021, con la Pregnana di Alberto Saronni - fughe, gpm, qualche risultatino -, ho giurato a me stesso che avrei provato a fare del ciclismo la mia vita. Non per arricchirmi, se non di esperienze. Poter girare il mondo, incontrare i corridori, scoprire i popoli, ecco”. Una sete di conoscenza, una fame di novità, una voglia di brividi: “Nel 2022 con la Jawa Kiwi Atlantico spagnola ma con licenza venezuelana, nel 2023 con la Retelec spagnola della Galizia, nel 2024 con la Sidi Ali marocchina, quest’anno con la May Stars ruandese. Correndo a Taiwan e nel Tibet, nel Sahara e nel Regno Unito, in Spagna e in Francia, quest’anno in calendario anche Slovenia, Giro del Marocco e Japan Tour. La più bella? Il Giro del Portogallo”. Vittorie zero, molte inseguite, alcune sognate, una sfiorata: “Al Giro di Taiwan. Tre in fuga, ai piedi di una salita attacco e me ne porto via due, io davanti e loro a ruota, quando stiamo per raggiungerli, ormai a poco dall’arrivo, io – stremato – mollo”.


Da quasi due mesi Alessio è ospite dell’Africa Rising Cycling Center, creato nel 2014 a Ruhengeri, 1850 metri di quota, vicinissimo al parco nazionale dei gorilla: “Ideale per allenarsi. Non esistono rotonde, non esistono semafori, non esiste pianura, o si sale o si scende, su e giù da 1500 a 3mila metri, e con la mountain bike si arriva anche a quota 4mila. Se Kigali, la capitale, è quasi una metropoli occidentale, il resto del Paese è ancora intatto. Foreste, laghi, villaggi. Qui bisogna fare molta attenzione ai bambini, che corrono e saltano dappertutto. E bisogna fare attenzione anche a chi va in bici, bici che sembrano aver fatto la guerra, e trasporta sacchi di patate da 100 kg, frenando con ciabatte dalle suole rinforzate con il battistrada degli pneumatici”. Qui si sente cittadino del mondo: “Il direttore sportivo è un eritreo, Aklilu Haile, l’allenatore è un ruandese, Gasore Hategeka. Quattro compagni sono ruandesi, uno di loro è stato selezionato perché faceva il ciclotassista e nessuno andava forte come lui portando persone o trasportando sacchi, gli altri formano una specie di Onu: uno spagnolo, un polacco, un greco, un israeliano, un camerunese… Fra noi parliamo inglese. E strada facendo, ho imparato a parlare anche spagnolo e portoghese”. L’ARCC ha privilegi imprevisti: “L’orto. Perché anche il clima è ideale: il sole, il caldo, poi ogni pomeriggio uno scroscio di pioggia. Tutto quello che mangiamo è freschissimo di giornata”.

Gasparini vive di continue sorprese: “Nell’officina dell’ARCC ho trovato bici italiane. Non Colnago e Pinarello, ma Olivieri e Chesini. Che strano, ho pensato, artigiani veronesi fino a qui. Poi una Grandis, la bici con cui ho iniziato a correre, di un altro artigiano veronese. Poi ho saputo che era stato un veronese, Carlo Scandola, a inviarle qui da volontario, da appassionato, da missionario, nei container”. E ancora: “Gasore ha organizzato una scuola di ciclismo. Un tracciato fra le capanne, semplicissimo. E bambini che pedalano su bici più grandi di loro”. Anche le prime due corse dell’anno sono state sorprendenti: “La prima il circuito di Kigali, 130 km, 2mila metri di dislivello, con una parte del percorso in programma ai Mondiali di settembre. Una corsa pazza, si correva élite, donne, juniores, ciascuna categoria con la sua distanza, ma tutti insieme. Tant’è che, quando in salita sono scattato, gli organizzatori mi hanno fermato perché c’era l’arrivo degli juniores. A quel punto, nella confusione, ho preferito rimanere davanti, ma nel gruppo”. Sedicesimo. “La seconda un criterium sempre a Kigali, 50 minuti poi gli ultimi tre giri intorno allo stadio Amahoro, ho attaccato, e quando sono stato ripreso, mi sono dedicato a tirare la volata a un compagno”. Quarto (il compagno).

Domani il cronoprologo allo stadio Amahoro, 4,1 km. Per Gasparini “ogni volta è come la prima volta”. Adrenalina ed endorfine. Scoperta e conoscenza. A cominciare da sé stesso.


Copyright © TBW
COMMENTI
Bravissimo
22 febbraio 2025 10:38 Alverman
Complimenti,anche senza vittorie questo è lo spirito vero del ciclismo.

Chapeau
22 febbraio 2025 15:02 Daghybarzi1
Davvero. Per chi ama pedalare solo l'immaginare un'esperienza cosi e' un sogno

Più che bravo
22 febbraio 2025 21:37 apprendista passista
Solo applausi...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il primo grande Giro ad ufficializzare le prioprie scelte, dopo il via libera dell'Uci all'allargamento a 23 squadre, è il Tour de France. Non ci sono sorprese nelle scelte di ASO: accanto alle 18 formazioni di WorldTour e ai due...


Uno dei grandi assenti negli ordini di arrivo che contano in questa stagione è Fabio Jakobsen. L'olandese del Team Picnic PostNL non è mai riuscito ad essere protagonista e al momento di forzare non riusciva a spingere sui pedali con...


Su richiesta del Professional Cycling Council (PCC) nella sua riunione del 26 marzo, il Comitato di Gestione dell'Union Cycliste Internationale (UCI) si è pronunciato su due importanti e urgenti modifiche regolamentari: la prima riguardante l'aggiunta di una ventitreesima squadra nei...


A primavera, lo sanno tutti, tornano le rondini, i fiori nei prati, la Classicissima e l'Almanacco del Ciclismo! E la primavera degli appassionati cdelle due ruote omincia oggi perché dopo le rondini, i fiori e la Sanremo, ecco arrivare l'edizione...


Si terrà il 2 aprile alle ore 13 a Bruxelles, presso il Comitato delle Regioni dell'Unione Europea, l’evento "Ciclismo, Valori e Territori", promosso dalla Lega del Ciclismo Professionistico, che gode del patrocinio del Comitato stesso, di cui il Presidente Roberto Pella è membro in qualità...


Sicuramente questa non è la primavera di Arnaud De Lie: ieri il campione del Belgio si è fermato durante la Gand-Wevelgem. Il portacolori della Lotto è rimasto incastrato insieme ad altri corridori nell'ultimo gruppo della corsa e si è ritirato...


Per chi pensa che da Brescia a Bergamo, o da Bergamo a Brescia, in bici sia - le strade, il traffico, l’inquinamento – una follia. Ediciclo ha appena pubblicato una guida del cammino a piedi che unisce Brescia a Bergamo...


La linea PRO, quella ideata da EthicSport per supportare gli atleti di alto livello in attività particolarmente faticose e prolungate nel tempo,  si completa oggi con Super Dextrin® PRO, un integratore energetico di ultima generazione che si distingue per la presenza...


Lo splendido scenario del Castello di San Pietro in Cerro, nell’omonimo comune in provincia di Piacenza, ha fatto da cornice alla presentazione delle gare internazionali di ciclismo su pista dei Sei Giorni delle Rose Bianche, prestigiosa manifestazione che andrà...


Tanta italiana nella classica austriaca Eröffnungsrennen Leonding svoltasi sulla distanza di 153 chilometri. La gara ha visto il successo di Riccardo Zoidl, austriaco del team Hrinkow Advarics, che sul traguardo ha preceduto il brianzolo Giacomo Ballabio suo compagno di squadra....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024