Ambizioni importanti nel futuro prossimo di Giacomo Nizzolo.
Milano Sanremo, Giro d'Italia, le classiche al Nord, il mondiale in Qatar. Il
professionista brianzolo ha le idee chiare riguardo al suo 2016. Più corse in linea,
con un occhio di riguardo soprattutto alle grandi classiche. "Mi ritengo
un corridore da classiche e fin qui credo di averlo dimostrato- spiega Nizzolo,
brianzolo di Calò di Besana Brianza-. Nella prossima annata disputerò molte
corse in linea anche per prendere confidenza con i percorsi, le pendenze e le
difficoltà di alcune classiche momumento come ad esempio quelle del Nord.
Puntare alla vittoria è normale, ma per fare risultato ci vuole una buona dose
di esperienza, per questo voglio cominciare a conoscerele e studiarle in
previsione futura". Ventisei anni, professionista da quattro, Nizzolo ha
chiuso il 2015 con la vittoria nel Gran Premio Nobili Rubinetterie, la
conquista della maglia rossa (classifica a punti) al Giro d'Italia e il quinto
posto ai Giochi Europei di Baku. Al mondiale di Richmond, negli Stati Uniti
d'America, è stato il migliore degli azzurri classificandosi al diciottesimo
posto. “Riguardo alla sfida iridata, mi avevano detto che il percorso era su
misura per me, ma così non è stato, l’ho capito dalla prima ricognizione, era
molto più duro di quello che mi aspettassi. Nell’ultima salita molti velocisti
come me, e mi riferisco a Degenkolb, Van Avermaet eccetera, sono rimasti sui
pedali". Il circuito iridato di Doha sembra però fatto su misura per le tue
caratteristiche? "Si dice sia favorevole alle ruote veloci, più facile di
Richmond è vero, più adatto alle mie caratteristiche è da verificare.
L'importanre sarà arrivare all'appuntamento nelle migliori condizioni".
Mondiale a parte, quando inizierà la tua nuova stagione? "Tra un paio di
settimane, precisamente l'8 dicembre con il primo ritiro della squadra tra
Calpe e Benidorm, in Spagna. Un soggiorno di dieci giorni in cui avrò modo di
conoscere i nuovi compagni di squadra e programmare insieme al mio direttore
sportivo Luca Guercilena le gare di avvicinamento al Giro d'Italia". Il
2016 di Nizzolo scatterà al Tour Down Under, la corsa a tappe australiana in
programma nella seconda metà di gennaio. Da qui in poi il calendario del
brianzolo della Trek Factory Racing seguirà quello del World-Tour, con la
partecipazione alla Parigi-Nizza che sarà la strada verso la Milano Sanremo, il
primo grande obiettivo stagionale di Nizzolo. "Guardo al nuovo anno per
gradi, sono coscente che per essere competitivo nella Classicissima, devo
allenarmi bene durante le settimane invernali e trovare la condizione ideale
nelle corse alle quali prenderò parte. La mia prima Sanremo di quest'anno è
ancora fresca nella mia mente, avrei voluto andare più forte ma ho sofferto. E'
una corsa affascinante, che apre la grande stagione delle classiche. Sto
valutando tutte le possibilità per poterla correre da grande
protagonista". E' una prima parte di stagione classica e lineare quella
che dovrà affrontare Nizzolo, che di molto si avvicina a quella del 2015. Dopo
la Sanremo, il velocista lombardo deciderà assieme allo staff tecnico della
Trek, quali potranno essere le soluzioni migliori per cercare di far valere le
sue qualità di sprinter nelle corse in Belgio. Appuntamenti come la Gand-Wevelgem,
il Gp E3 di Harelbeke, il Giro delle Fiandre oppure la Parigi Roubaix, sono
scenari di alto livello per arrivare progressivamente a migliorare il bagaglio
tecnico di un corridore. E' da queste prove che Nizzolo vuole prendere ancora
più confidenza con i suoi mezzi. "Finora ho gareggiato sulle strade di
tante gare importante, il Nord mi mancava, anche per questo l'ipotesi di
disputarle si è trasformata in realtà- afferma-. Mi sono posto l'obiettivo di
arrivare al Giro d'Italia con una grande condizione e motivazione. La corsa
Rosa è un traguardo raggiungibile solo con il duro lavoro, quindi ritengo
fondamentale iniziare a impegnarmi sin da subito sotto il punto di vista
qualitativo. Le gare del Nord comportano la partecipazione di altleti di primo
livello, quindi recandomi potrò confrontarmi con corridori che pedalano già
forte".
da Il Giorno, Danilo Viganò
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