BICI AL CHIODO. L'applauso sarà per Alessandro Petacchi. GALLERY

PREMI | 12/11/2015 | 11:46
Dopo Franco Ballerini, l'indimenticato commissario tecnico della nazionale tragicamente scomparso, Nicola Minali, Silvio Martinello, Johan Museeuw, Andrea Tafi, Gianluca Bortolami, Fabrizio Guidi, Paolo Savoldelli, Paolo Bettini, Gilberto Simoni, Andrea Noè, Oscar Freire, Stefano Garzelli e Noemi Cantele toccherà ad Alessandro Petacchi ricevere il premio la Bici al Chiodo, il prossimo 17 gennaio a Campagnola Emilia. Un premio, di grande significato, che vuole cercare di colmare le difficoltà che incontrano gli atleti che chiudono con questo sport che, proprio perchè tanto ha richiesto in termini di sacrificio e dedizione, altrettanto ha saputo dare ai suoi protagonisti incredibili emozioni difficili da abbandonare.

Petacchi, classe 1974, è stato professionista dal 1996 al 2015. Un grande campione capace di vincere ben 179 volte, un numero che ne fa, dopo Moser, Saronni e Cipollini, il corridore italiano con più successi nei professionisti. E' stato anche il primo ciclista in grado di vincere, in un solo anno, almeno due tappe nei tre grandi giri. Ha inoltre vinto la classifica a punti al Giro, Tour e Vuelta. Uno tra i migliori velocisti al mondo, buon passista, si è sempre difeso bene anche nelle medie salite tanto da vincere una Milano-Sanremo nel 2005 ed una Parigi Tours 2007.

La giornata però non assegnerà solo la bici al chiodo, ma anche il premio alla carriera a Daniele Pietropolli, anche lui ha già dato l’addio al ciclismo. E' nato a Bussolegto l'11 luglio 1980. Professionista dal 2003 al 2013, ha vinto allo sprint la terza tappa del Giro della Provincia di Reggio Calabria, aggiudicandosi anche la classifica finale. Ha ripetuto un simile exploit un anno dopo, quando si è aggiudicato l'ultima tappa e la vittoria finale al Giro della Provincia di Grosseto e la Settimana Ciclistica Lombarda. Dal 2010  alla Lampre-Farnese Vini   e nel 2011, è tornato al successo aggiudicandosi una tappa e la classifica finale del Giro della Provincia di Reggio Calabria e il Trofeo Laigueglia, nove le vittorie in carriera.

Dopo questi due atleti protagonisti del ciclismo moderno, sarà la volta di due figure del ciclismo recente passato, due grandi ex, Gian Battista Baronchelli e Claudio Chiappucci.
Per Baronchelli, professionista dal 1974 al 1989,  tanti successi con un carnet di ben 91 vittorie. “Tista” è stato un corridore completo, vincitore anche di un Giro d'Italia dilettanti e di un Tour dell'Avvenire. Famoso è stato il suo giro del 1974: per soli 12 secondi non riuscì a battere Eddy Merckx.  Suo il record del Giro dell'Appennino con 6 vittorie consecutive e dieci le sue presenze in Nazionale con un 2° posto a Sallanches dietro allo scatenato Bernard Hinault. Ha anche vestito per due giorni la maglia rosa al Giro.
Il varesino Claudio Chiappucci sopranominato “El Diablo” deve la sua popolarità al suo modo di correre contro tutti e tutto, 62 le sue vittorie in carriera, ma avrebbe meritato di vincere molto di più, vanta due secondi al Tour, otto giorni in maglia gialla nel 1990 e fece tremare il grande Lemond sempre al Tour, per non parlare poi della fantastica e sua pazza galoppata nella Milano-Sanremo del 91 e ancora nel 93 la prova di coppa del mondo nel Gran Premio di San Sebastian. Maglia ciclamino al Giro del 91, maglia verde (G.P.Montagna) al Giro del 90,92,93 e maglia a Pois al Tour del 91 e 92.

Il premio stampa andrà a Leo Turrini. Segue da anni i grandi dello sport per i quotidiani il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. È considerato uno dei maggiori esperti di Formula 1 ed in particolare della Ferrari, ma la sua attività si concentra anche su calcio, Ciclismo e soprattutto Pallavolo (è direttore del mensile SuperVolley dal 1994) oltre che su musica, cinema e costume. Amico di grandi campioni dello sport come Alberto Tomba, Ayrton Senna, Lorenzo Bernardi, Fabio Vullo, Julio Velasco e Gian Paolo Montali. È spesso ospite di trasmissioni sportive sulle reti nazionali; conduceva, inoltre, il programma Gialli di notte incentrato sul Modena Calcio. Nel 1993 ha vinto il premio letterario "Dino Ferrari". È dotato di un vivace senso dell'umorismo, tant'è che nel libro "cult" Quel gran pezzo dell'Emilia (Mondadori, 2004), Edmondo Berselli ha definito l'emilianissimo  Turrini «il più grande narratore orale italiano».

Da coloro che hanno scritto le più belle pagine del ciclismo di ieri si passerà alle giovani promesse del ciclismo di oggi, con il premio titolato a Fabio Saccani e a William Grassi che andrà a Rachele Barbieri che vorrebbe diventare una ciclista professionista. Quest'anno con la divisa della Fenice Ladies Team, ha vinto 2 ori agli europei su pista (quartetto inseguimento e corsa a punti) ed un bellissimo argento su strada. Ha poi vinto, oltre ad un'altra gara su strada, due titoli italiani in pista (quartetto e scratch).

Premio anche per il reggiano Daniel Savini, nato il 26 settembre 1997 a Castelnovo Sotto ora trasferitosi in terra toscana. Savini secondo anno da juniores ha vinto 11 corse e conseguito 4 secondi posti tutti di caratura nazionale e internazionale. Tra le vittorie spiccano l'ultima tappa della tre giorni Bresciana con la classifica finale, la Firenze-Faenza, corsa organizzata da Davide Cassani, con 60 km di fuga solitaria, la Coppa Linari gara Nazionale,  il “Lunigiana” gara Internazionale, vincendo la  prima tappa sempre in solitaria e la classifica finale. Con la maglia azzurra della Nazionale ha poi ottenuto un ottavo posto in Svizzera e ha corso pure il Mondiale di Richmond in America. Tutte le sue vittorie sono state ottenute per distacco. Il prossimo anno passerà U23 e correrà con l'Oppla Petroli Firenze.

Poi sarà la volta di Giovanni Aleotti di Finale Emilia, allievo del 2° anno col team Sancarlese. Su strada ha colto 4 vittorie, 3° al campionato italiano cronosquadre. Su pista tanti importanti risultati: 1° al campionato regionale cronosquadre, 2° al campionato italiano corsa a punti, 2° nel campionato italiano americana a coppie con Cavicchioli, 3° sempre negli italiani nell'inseguimento individuale  e 3° nell'inseguimento a squadre. 1° nel campionato regionale dell'inseguimento individuale, 1° nel campionato regionale americana a coppie Camp.Reg. sempre con Cavicchioli). Titolo regionale nella corsa a punti, nella velocità a squadre e nell'inseguimento a squadre.

Non si poteva poi non premiare il gemello "ciclistico" e compagno di squadra, Jacopo Cavicchioli da Nonantola, anche lui allievo del 2° anno.  Questa la sua stagione in cifre:           
Strada – 2 vittorie  -  3° Campionato Italiano Cronosquadre - 1° Campionato Regionale Cronosquadre Pista – 1° Campionato Italiano Corsa a Punti – 2° Campionato Italiano Americana a Coppie (con Aleotti) - 3° Campionato Italiano Inseguimento a Squadre - 1° Camp.Reg. Americana a Coppie (con Aleotti) – 1° Camp.Reg. Inseguimento Squadre - 1° Camp.Reg.Velocità Squadre (con Aleotti e Monfredini)  -  2° Camp. Reg. Corsa a Punti - 3° Camp. Reg. Inseg. Individuale.

Un premio anche all'esordiente Francesco Calì di S. Felice sul Panaro atleta della  società Sozzigalli. Nel 2015 ha ottenuto ben 17 vittorie e 7 secondi. Ama questo sport e sogna  di diventare nientemeno che il prossimo Vincenzo Nibali.
Ed infine, per restare in tema giovanile, saranno premiati gli elaborati, sul tema  della sicurezza in bicicletta, di alcuni giovani studenti locali che hanno partecipato ad una iniziativa teorico/pratica di sensibilizzazione promossa dal Comune di Campagnola e dalla nostra Associazione.

La giornata, che avrà inizio alle ore 11.00 presso il centro sociale di Campagnola che collabora fattivamente all’iniziativa e del Team Sculazzo, conta pure sul patrocinio  dell’Amministrazione Comunale di Campagnola Emilia. Per partecipare è però necessario prenotarsi,anche per assicurare una adeguata organizzazione, via mail tedpaolo@tiscali.it  bicialchiodo@gmail.com o telefonando ai seguenti numeri 338-3336847, 348-2247981, 335-7055169, 329-3570444.
Il programma è consultabile anche sui siti http://www.labicialchiodo.com e http://www.comune.campagnola-emilia.re.it nonchè sulla pagina Facebok labicialchiodo.

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