ITALIA. Viviani: bisognava esserci in quel tentativo

MONDIALI | 28/09/2015 | 06:57
Elia Viviani è stato protagonista della fuga più pericolosa del mondiale, a 20 chilometri dalla conclusione, forte di big come Kwiatkowski e Boonen. Era programmata questa azione?
«No. Ma quando sono andati via uomini come Michal Kwiatkowski e Tom Boonen ho pensato fosse giusto non lasciarli andare, doveva esserci un italiano in quel tentativo. Sono entrato nella fuga con l’intenzione di controllare, poi, quando abbiamo guadagnato 30” di vantaggio ho anche contribuito affinché il tentativo si concretizzasse, senza però dare tutto, visto che in fuga c’erano Kwiatkowski, che sullo strappo avrebbe sicuramente provato a staccarci. Ad un certo punto ci ho creduto, perché avevamo un buon vantaggio, ma il gruppo nel tratto in pianura riusciva a fare molta più velocità e i tedeschi hanno lavorato tanto per rinccorrerci».

Matteo Trentin, 34° al traguardo, era uno uno dei corridori azzurri più attesi alla vigilia: «Abbiamo corso nel modo migliore e non possiamo rimproverarci nulla. Anzi credo che meritassimo qualcosa di più, ma alla fine ha vinto uno dei favoriti e va bene così. Si è rivelato un percorso veramente duro: ogni volta che qualcuno provava ad andare via il gruppo chiudeva ed è stato praticamente impossibile controllare la corsa nei chilometri finali. Non ci consola, ma tanti dei grandi favoriti alla fine sono mancati e non c'erano sullo strappo finale».

Fabio Felline è stato uno dei migliori fra gli azzurri e ha contribuito, nel finale, a tenere unito il gruppo: «Ho rotto il sellino e ho fatto due giri in condizioni disagiate, quindi sono stato costretto a cambiare la bici. Nell'ultimo giro abbiamo cercato di tenere alta la velocità per imboccare davanti il primo muro, sinceramente non potevo fare di più…».
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COMMENTI
Almeno tu ci hai provato
28 settembre 2015 11:17 Bighe
Caro Elia,
è vero, "doveva esserci un italiano in quel tentativo", ma non avresti dovuto essere tu, o almeno non avresti dovuto essere da solo...Sono veronese come te, quindi per forza tuo tifoso, e devo dirti che mi è "pianto il cuore" a vedere che hai dovuto muoverti di persona, da solo, a così tanti chilometri dalla fine.
Bravo comunque, ci hai provato, sei stato il migliore della nazionale.

caro trentin.......
28 settembre 2015 11:49 noccio
.....non sono il tipo da massacrare in caso di sconfitta...nè tanto meno da voler massacrare Cassani e non concordo sulla richiesta delle sue dimissioni (sta facendo grandi cose per la nazionale a 360°)....ritengo ci siano stati degli errori.....però mio caro trentin (che tanto ammiro, sia chiaro) non puoi uscirtene con "non possiamo rimproverarci nulla"...eh no mi spiace, non lo accetto...che vi siate tutti impegnati, sicuro....ci mancherebbe...ma se permetti il rimprovero c'è: non doveva essere Viviani a muoversi in quella fuga, ma tu o forse Nibali o forse Fellini....non Viviani....o quantomeno viviano più un altro di voi....
E poi avete tirato come matti per arrivare davanti all'ultimo passaggio sul primo tratto di pavè e appena svoltato a destra, prima ancora che scattasse stybar e Dengenkolb, eravate già tutti sparpagliati e non prima della ventesima posizione...Che poi lo si perdeva a prescindere il mondiale amen....ma in queste due azioni avete fallito...

Elia Viviani oggi ancor più "Corridore"
28 settembre 2015 12:30 Bartoli64
Bighe dice una cosa giusta (e altre ne ha dette in altri post) però è anche vero che un corridore deve muoversi anche in base al suo istinto, e quando Elia ha visto muoversi qualcuno che si chiama Tom Boonen (e con la Nazionale belga a far buona guardia la dietro) ha pensato che quello fosse il momento buono e in un attimo ha deciso di gettare il cuore sulla strada.

L’epilogo della gara ha poi sancito che quell’attacco - ancorché coraggioso quanto geniale nella sua intuizione - non era purtroppo quello che avrebbe deciso il Mondiale.

Viviani s’è dunque mosso al di fuori dei soliti e consolidati schemi che, in quanto velocista, lo avrebbero voluto al coperto sino agli ultimi 250 mt. ma ha provato comunque a fare il salto di qualità alle sue stesse caratteristiche, ha provato a fare il “Corridore”, si è preso le sue belle responsabilità e per fare tutto ciò ha sentito cuore e gambe e non solo gli stereotipi tattici con cui a SKY(fo) gli faranno già una testa così.

Se quell’attacco fosse andato a buon fine, molto probabilmente, l’Italia avrebbe ottenuto un’altra medaglia in più rispetto a quelle conquistate nella crono Prof. e negli U23, ed oggi staremmo a parlare di Azzurri fantastici guidati da un fantastico C.T.

Elia Viviani ha dunque perso una buona occasione ma stamattina, comunque, si è svegliato con una consapevolezza nuova: una consapevolezza che lo fa ancor più “Corridore” rispetto a quanto già non lo fosse prima.

E AVANTI ITALIA!!

Bartoli64

P.S. hai ragione anche tu Noccio quando parli di attacco al primo muro (quello di Libby Park), peccato che per attaccare quel muro “a blocco” come sognavi tu bisognasse avere nelle gambe molti “watt” in più rispetto agli altri (ma che gli Azzurri proprio non avevano).

Tu puoi dunque accettarlo o meno ma, non è che li si giochi a “Cylcing Manager” sai?
E la guerra la fai con i soldati e le munizioni che hai… non con quelli che vorresti!

D’altronde le Nazionali con i Bettini ed i Bartoli (tanto per citare quelle degli ultimi 10/15 anni) al momento non le abbiamo più, ed anche se a te non piace “massacrare” nessuno dovresti almeno considerare che a vincere questo Mondiale, in ogni caso, è stato un autentico fuoriclasse che si chiama Peter Sagan (che di suo peraltro "sbaglia" spesso) e che davvero correva senza squadra.

Elia Viviani un gran bel corridore
28 settembre 2015 13:26 Bighe
Caro Bartoli64,
grazie per la lettura dei miei post...pensavo non interessassero a nessuno, quindi grazie.
Scherzi a parte, concordo con te sulla condotta di gara di Elia: in quel momento ha fatto benissimo, ci mancherebbe, se non c'era lui...si è mosso con altri grandi corridori, lui c'era, per la proprietà transitiva si potrebbe dire è un gran corridore anche lui.
Però il problema sta a monte: come mai con tutti i corridori "giusti per far esplodere la corsa", c'era solo Viviani pronto ad inserirsi nella fuga del penultimo giro???
La squadra -che sicuramente si è impegnata- ha "toppato", nel senso che quando altri corridori avrebbero dovuto esserci semplicemente...non c'erano.
E comunque penso che i nomi presenti e la squadra nel suo complesso non fossero da meno di Navardauskas e della Lituania...
Forza azzurri, ovvio, ma forse c'è bisogno di ancor meno parole e più lavoro.

sempre per Bartoli64
28 settembre 2015 14:42 noccio
....quello che dici di Sagan è quello che ho subito pensato...è stato sontuoso!!!! e ho gridato per 2km per sperare che arrivasse, proprio per quando mi piace e per quanto lo stimo come corridore...ha saputo rischiare ed aspettare come doveva fare, e spararsi la sua unica cartuccia, unico modo per vincere...e vincitore lo è stato anche per la sua euforia dopo corsa e per le parole dette nell'intervista....non è un caso che sia stato così festeggiato dai colleghi....era il vincitore che avrei voluto vedere se non avessero vinto (come immaginavo) gli italiani

Le qualità dei ns. giovani e quelle di chi li sta guidando
28 settembre 2015 14:56 Bartoli64
Caro Bighe,
le tue riflessioni erano certamente competenti e meritavano d’essere lette, tutto qui, nessun ringraziamento.

In quanto all’attimo in cui Viviani (perché di attimo si tratta) salta alla ruota di Boonen e degli altri che erano con lui che ti devo dire?

Era un attimo in cui gli Azzurri deputati ad entrare nelle fughe non erano nelle prime posizioni? (molto probabile).
O magari qualcuno oltre a Viviani pure c’era ma la spia della riserva gli aveva già cominciato a lampeggiare rosso? (ancor più probabile).

Resta sempre il fatto che per occupare stabilmente le prime posizioni di un gruppo in una gara ciclistica le tattiche e le strategie servono a poco se poinon si hanno le “gambe”; e le gambe della Nazionale italiana attualmente quelle sono!

Un mio amico che ha corso per anni tra i Prof. mi confessò di aver partecipato a centinaia di riunioni tecniche pre-gara ma che poi pochissime di quelle gare era finita come l’avevano immaginata loro.

Tecnico incompetente dunque? No, era solo che lui non correva né nella Mapei e né nella Fassa Bortolo, dove altri tecnici avevano altri corridori ma di una tale qualità che poi alle sviste o agli errori tattici sapevano quasi sempre rimediare.

Cassani sta facendo la “guerra” con i soldati che ha (senz’altro ottimi per la volontà che ci mettono), ma che hanno ancora necessità di crescere – se questo gli sarà possibile – nelle maggiori competizioni internazionali.

Per il momento guarda al suo lavoro che sta facendo (anche) come Coordinatore delle Nazionali, e guarda già che buoni segnali hanno mandato gli U23.
A lavorare sul presente con dei fuoriclasse non è facile, ma a lavorare sul futuro con giovani che devono ancora affermarsi è cosa ancor più difficile.

Cordialmente.

Bartoli64

per Bartoli64
28 settembre 2015 15:35 noccio
Probabilmente mi hai frainteso: sicuro da italiano volevo illudermi che a vincere fossimo noi, ma non l’ho forese mai realmente creduto. Sicuramente per fare a tutta il Libby Park dovevi avere soldati e armi adatte come dici tu e che noi non avevamo. Quello che mi aspettavo da una nazionale come la nostra, visto il tentativo di portarsi davanti prima di iniziare lo strappo, era di prenderlo quantomeno tra i primi lo strappo...che poi allo scatto di stybar e degenkolb saltavamo per aria...amen, ma almeno provarci...sicuro il mondiale non lo si vinceva, ma prendere lo strappo in testa, quello sì, si poteva e doveva provare. Ma come dic tu saranno mancate le gambe......itendiamoci, poi non si vinceva, perchè questo è il ciclismo e questo non era un percorso per la nostra nazionale
Però mi aspettavo sinceramente un pò più di mea culpa da parte di Cassani (che a me piace come persona, come tecnico e per me sta facendo tanto) e sai perchè? Non perchè sono uno che gioca a Cylcing Manager come dici tu e magari non sono esperto come lo sei tu (non è una frecciata, ma visto I tuoi post, si capisce che mastichi ciclismo), ma perchè tutti i giorni che hanno preceduto il mondiale troppe persone hanno volato troppo alto e hanno creato un pò troppe aspettative....perchè la tanto conclamata azione per sorprendere il gruppo, unica azione che ci poteva permettere di vincere (detta più volte non solo da Cassani) io sinceramente non l’ho vista, a parte la bellissima azione di Viviani che ha dimostrato di essere un grande.
I corridori erano questi?...ci sta...... io comunquecosì come li applaudo e mi complimento con tutti e 9 per essersi fatti 262km (a parte il povero Oss) ed essersi impegnati,al tempo stesso da umile ciclista quale sono mi aspettavo una frase del tipo “sì abbiamo dato tutto, però ahimè scusate in due parti importanti della corsa (fuga e ultimi 5km) siamo mancati”. Invece ho percepito l’essere un pò troppo permalosi. E soprattutto da Cassani che ritengo persona intelligente e preparata....ma probabilmente erano dichiarazioni a caldo...

Per Noccio
28 settembre 2015 16:54 Bartoli64
Caro Noccio intendiamoci,
le tue aspettative erano legittime ma il problema è che le forze in campo erano sempre quelle che erano…

Un esempio? Le volate, dove tutti vogliono essere davanti ma dove poi solo chi ha gambe, capacità e tecnica riesce a primeggiare.

Chi ha preso in testa Libby Park, e lo ha fatto a tutta, ha atteso 260 km. per poterlo fare ma poi, pur essendo un Campione (vedi Stybar e Degenkolb) non ha combinato ugualmente un bel niente pur avendo delle nazionali a disposizione ben più accreditate ed esperte della nostra.

Nella testa di un corridore ci sono momenti in cui soffri ma qualcosa combini anche perché vedi che dalla tua azione gli altri vanno in difficoltà, mentre ce ne sono altri in cui - pur essendo a tutta - gli altri ti sgommano in faccia lo stesso (e tu pensi solo a salvare il salvabile e portare la pellaccia al traguardo).

Eccoti dunque spiegata una più che possibile chiave di lettura per quella defaillance che proprio non ti è andata giù.

Se poi ti dicessi che Ulissi, oltre ad essere stato preparato al meglio era anche in gran condizione, mi crederesti?
Probabilmente no perché è incappato in una giornata davvero storta, eppure (ti assicuro) questa è la realtà.

Vedi, con il Chievo la Champions non la vinci di certo, però se nei prossimi anni magari ti ritrovi con un Ronaldo o un Messi in squadra un pensierino ce lo puoi anche fare…

Bartoli64

Felline
28 settembre 2015 17:26 Pedale2000
A mio parere il miglior italiano della spedizione (elite) è stato felline

ultimo commento...
28 settembre 2015 17:50 noccio
Bravo Bartoli64, mi è piaciuta la tua risposta....ottima spiegazione!.A volte ti vedo ripondere con un pizzico di “durezza” (non in questo caso!?!), ma sono sempre risposte di chi sa di ciclismo e così è bello scambiarsi opinioni....tant’è a me quel Libby park non è andato giù...  ;-)
sulla convocazione di Ulissi ti credo, anzi se noti non l’ho proprio menzionato, perchè a mio parere è incappato in una giornata no, ma mai pensato fosse sbagliato convocarlo...come ti ho detto a me Cassani piace molto; e come l’ho sempre considerato un ottimo commentatore, gran ex professionista (anche se prof immagino lo si rimanga a vita), lo sonsidero un ottimo CT e si vede da quello che sta costruendo e da come coinvolge i corridori tutto l’anno per la nazionale. Alla fin fine è anche troppo facile fare i CT dalla poltrona e dire poteva portare Rebellin, Visconti, Sbaragli. Ha portato chi ha ritenuto giusto, poi le cose sono andate così. Come ha fatto bene a portare Nibali e trovo assurdo come lo stiano attaccando...Nibali il suo mondiale lo ha vinto dimostrando quanto teneva a questa nazionale. Poi in gara forse è un pò mancato, ma dico forse...Chiudo ripetendo quello che ho già detto: io speravo in una nostra maglia o medaglia, perchè amo il ciclismo e in questa giornata tifo solo per l’Italia e amo la coesione che si crea (quando si crea). Però prima del mondiale ho sempre detto “se non vincessimo noi, vorrei vincesse Sagan”. E ha vinto inventandosi un numero da campione! Sono proprio contento perchè è di quei personaggi che fa bene al ciclismo!
Ciao al prossimo scambio di idee!
Noccio

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