PAOLINI: «Volevo risolvere il problema da solo, scusatemi»

PROFESSIONISTI | 11/07/2015 | 01:28
All'1.30 di notte Luca Paolini twitta sulla sua positività alla cocaina come un fiume in piena: «Scusate, ma ho dovuto assorbire il colpo! Credo ed ho sempre creduto nei controlli, stanno rendendo questo sport più credibile, sempre di più. Volevo stare in silenzio e risolvere questa cosa per i fatti miei!! Io non son il tipo che grida allo scandalo e cerca scappatoie inutili. Per quanto successo mi assumo in pieno le mie responsabilità e cercherò di fare la massima chiarezza! Mi scuso con tutti i miei colleghi corridori e sicuramente con il Tour de France, l'Aso ecc sapendo che era il momento meno appropriato, soprattutto per la concentrazione dei media altissima. Mi scuso con i miei compagni fantastici del Team Katusha e spero che la mia mancanza non pregiudichi un buon risultato finale... In questi giorni farò il possibile per capire come sia stato possibile... Ma una cosa tendo a precisarla subito: di cattiveria al mondo c'è n'è a strafare, ma di gente che mi vuole bene c'è n'è ancora di più! Quindi fanculo a chi critica gratuitamente e spero, con una collaborazione fitta con l'UCI, di fare più chiarezza possibile sulll'accaduto! Buona notte ai rosiconi e soprattutto a chi ha dimostrato di essere un amico! Scusate ancora».
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COMMENTI
Problema
11 luglio 2015 08:13 true
Sig. Paolini, ma di quale problema parla?
Dell'uso di coca, o del fatto di essere risultato positivo?

peccato x cassani
11 luglio 2015 08:48 Marcy
come potra fare sensa paolini x il mondiale

complimenti....
11 luglio 2015 09:04 claudino
ti credevo un puro una persona sana!! invece..... anche il tuo commento non merita risposta ! mi dispiace per cassani che ti aveva preso come esempio per i più giovani..... bel esempio......

Meno retorica
11 luglio 2015 09:31 MARcNETT
Questo non è doping e lo sapete, ci sono evidenti problemi di altro tipo, che spero risolva quanto prima.

Io ti abbraccio Luca.
11 luglio 2015 09:38 Bartoli64
Oggi è un giorno brutto, molto brutto, per il ciclismo (quello italiano in particolare), per il Tour ed anche per me che di Luca sono sempre stato un sincero ammiratore sin dai tempi in cui, da U23, si rese l’artefice del successo iridato di Leo Giordani pur essendo nettamente il più veloce del gruppetto che poi arrivò al traguardo.

I contorni di questa vicenda sono ancora troppo nebulosi, per cui eviterò di fare mie personali valutazioni su aspetti che riguardano il doping.

Dico solo che, da quanto Luca ha già comunicato via Twitter, esiste un “problema” che mi sembra, almeno ad una prima impressione, molto “personale”.
Negli straordinari effetti dopanti che sono oggi in grado di offrire gli ormoni peptidici stride senza dubbio il fatto che un corridore faccia ricorso alla coca per migliorare le proprie prestazioni, ma questo oggi ci dicono le analisi: nei campioni biologici del corridore della Katusha c’erano metaboliti strani che li non dovrebbero proprio essere.

A quanto leggo dalle agenzie sembra che questa maledetta sostanza stupefacente (perché di stupefacente si tratta molto prima che di doping), abbia tra i suoi nefasti effetti anche quello di permanere nel fisico per lungo tempo, e questo, almeno in parte, potrebbe essere compatibile con il fatto che Luca l’abbia assunta prima del’inizio della Grand Boucle. Vedremo comunque cosa diranno le controanalisi, anche in ragione della concentrazione che è stata rilevata dai cromatografi.

Lo stesso corridore ha già dichiarato che offrirà la sua massima collaborazione all’UCI per chiarire i contorni di questa triste vicenda che lo vede purtroppo coinvolto e che mi ricorda quella molto triste che coinvolse Tom Boonen, risultato positivo alla stessa sostanza per due volte ma mai squalificato perché i controlli erano avvenuti fuori competizione (e la positività alla coca fuori gara non determina la squalifica anche se Boonen ha comunque pagato a caro prezzo quella storia).

Luca Paolini, dopo una carriera semplicemente splendida, si trova ora nel fango delle polemiche che inevitabilmente si sono sollevate e che ancora si solleveranno, e mi pare molto poco opportuno da parte sua mandare “affaqulo” critici e rosiconi, giacché a quel paese andrebbero inviati tutt’altri aspetti e tutt’altre persone.

Quale problema abbia questo autentico guerriero del ciclismo io davvero non lo so, ma posso però immaginare quale carico fisico e psichico possa avere sulle spalle un atleta come lui che, ormai giunto al termine della sua pluridecennale attività agonistica, ha iniziato a correre da gennaio per poi disputare un’eccellente Campagna del Nord, il Giro d’Italia, il Tour del France e, molto probabilmente, anche i Mondiali di Richmond… e ce n’è per ammazzare un toro!

Perché, mi domando, ancora tutte queste gare, perché ancora tutte queste responsabilità quando alla sua età (e con il suo palmarès) potrebbe essere lui a scegliersi le gare che crede?

Non ha saputo dire di no a compagni e tecnici? Voleva guadagnare il massimo prima di chiudere con il ciclismo? Voleva lasciare il più bel ricordo di se alle tantissime persone che lo ammirano? Forse la risposta è in tutte queste domande, in una sola oppure in nessuna.

Luca Paolini, di certo, aveva un suo diavolo dentro ed ha fatto di tutto per cercarlo e tirarselo fuori, purtroppo nella maniera più sbagliata (e sbagliando) come fanno moltissimi.

Ti abbraccio stringendoti forte Luca. L’arrivo che ti sei cercato stavolta è molto più duro degli altri, ma sono comunque sicuro che tu ci arriverai comunque combattendo con dignità e ardore come hai sempre fatto in tutta la tua lunghissima carriera di corridore.

Bartoli64

11 luglio 2015 10:55 BARRUSCOTTO
CON 38 ANNI A FATTO ANCORA IN TEMPO A METTERE IN CATTIVA LUCE IL NOSTRO SPORT

DIETRO C\'E\' DELL\'ALTRO
11 luglio 2015 12:00 jaguar
Dietro l\'uso di questa soistanza(che non è doping) c\'è dell\'altro (vedi Maradona, vedi Pantani) però caro Paolini questi problemi tuoi intimi non si risolvono da soli ma ci si deve relazionare altrimenti ecco quello che succede.....non te la prendere con il mondo e segui le strdde giuste e ce la farai (vivo nel mondo dello spettacolo e di questi drammi personali ne conosco moltissimi e la matrice è sempre la stessa....credi di essere felice e non è vero , tieni tutto dentro e ti senti solo ma basta poco e si può rivivere)

DIRETTORE NON DIVENTI RIDICOLO
11 luglio 2015 12:02 jaguar
Sul suo articolo si legge più volte la parola C.O.C.A.I.N.A. come l'ho scritta io nel mio commento mi è stato bocciato!!!!!!!!
RIDICOLO!!!!!!!!!!!!!!

Paolini, ma facci il piacere...
13 luglio 2015 16:33 runner
"In questi giorni farò il possibile per capire come sia stato possibile..." Sembra incredibile, ma queste sono parole dello stesso Paolini. Ma come? Finge di non sapere come sia successo?
Sia che sia frutto di doping che di uso "personale" extrasportivo lui non saprebbe come sia stato possibile? Ma finiamola di farci prendere in giro da gente come questa!
Ed ora chi, negli ultimi tempi, lo ha esaltato ed additato come esempio abbia il coraggio anche di ricredersi. Ma dubito che lo faranno...Ci sono sempre figli e figliastri. Alcuni avranno sempre mille scusanti e passeranno per vittime, per altri invece non c'è nessuna pietà. Così, purtroppo, va il mondo...

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