PROFESSIONISTI | 11/05/2015 | 10:47
Riceviamo e pubblichiamo questa nota da parte dell'ufficio stampa di Cà del Poggio. A seguire, una breve coniderazione.
Gentile redazione di TuttobiciWeb,
scriviamo in merito all’articolo “Ca’
del Poggio e il Giro che non passa”, pubblicato nel vostro sito in data 14
aprile, chiedendovi cortesemente una precisazione. Il nostro comunicato stampa, da Voi
integralmente riportato (titolo a parte), non afferma in alcun modo che la 14^
tappa del Giro d’Italia percorrerà il Muro di Ca’ del Poggio, dov’è già
transitato nel 2009, 2013 e 2014.
Nella nostra nota diciamo infatti che
il secondo rilevamento intermedio di giornata sarà posizionato – testuali
parole - “in prossimità di quella che è diventata la salita simbolo della terra del Prosecco”.
E ancora che “l’intermedio sarà collocato proprio nel
punto in cui il percorso di gara incrocerà il Muro”. Incrocerà, non percorrerà.
Come ben dimostra anche la foto del sopralluogo di Stefano Garzelli allegata al
comunicato e da voi stessi pubblicata.
Per rassicurare qualche lettore di
TuttobiciWeb che ha espresso dubbi sul reale significato del Muro di Ca’ del
Poggio, ci permettiamo poi di fornire una foto panoramica dell’ascesa di San
Pietro di San Feletto durante l’ultimo passaggio del Giro d’Italia nel 2014. Ai
lettori di Tuttobiciweb, il giudizio sulla bontà o meno dell’iniziativa.
Cari amici di Cà del Poggio, leggendo la vostra nota sembra di ascoltare i commenti post elettorali dei nostri politici: "quel che va contro l'interesse supremo, viene semplicemente omesso". Il vostro comunicato del 13 aprile recitava infatti: «Sull’ormai classico Muro di Ca’ del Poggio, a San Pietro di Feletto, in prossimità di quella che è diventata la salita simbolo della terra del Prosecco, sarà posizionato il secondo rilevamento intermedio di giornata», come dimostra l'articolo pubblicato in calce e l'immagine con la parte evidenziata.
E ancora: «L’intermedio sarà collocato proprio nel punto in cui il percorso di gara incrocerà il Muro. In cima allo stesso sarà inoltre posizionato un maxischermo e verrà allestita una tribuna destinata ad accogliere gli appassionati che sceglieranno di attendere il transito dei ciclisti a San Pietro di Feletto». Nel ciclismo ne abbiamo viste di tutti colori, ma è perlomeno curioso che la gente salga a Cà del Poggio per vedere la corsa sul maxischermo, quando i corridori - in una crono, quindi visibilissimi uno ad uno - passano ai piedi dello stesso.
La vostra precisazione, peraltro evidentemente meditata visto che arriva un mese dopo la pubblicazione delle notizie in oggetto, ha un po' il sapore dell'autogol. La chiudiamo qui, in attesa che il Giro passi di nuovo, stavolta per davvero, da Cà del Poggio.
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