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“La prima parte del percorso della prova in linea è di 80 km e attraversa il deserto. È un tratto caratterizzato dal forte vento, fattore determinante. La seconda parte della gara si snoda su di un circuito di 19 km circa, che per gli uomini sarà ripetuto otto volte, mentre per le donne due. Nella seconda parte il circuito presenta curve, alcune rotonde, l’ultima a 5 km dall’arrivo. Un’altra caratteristica è la presenza di un tratto di 1.500 metri di pavè, regolare e di porfido. In generale tutte le categorie dovranno fare i conti con il vento sempre molto forte e le alte temperature. Il percorso è piatto e potrebbero esserci azioni in gruppo anche da lontano. Lo stress può nascere dal fattore meteo e, appunto, dalla presenza del vento e dalla difficoltà di tenere la posizione, soprattutto nella cronometro” – spiega il CT Davide Cassani.
Anche il CT della Nazionale Donne, Dino Salvoldi, dopo aver visionato il percorso sottolinea che: “La sostanziale differenza per le donne è che dopo la prima parte del percorso di 80 km che attraversano il deserto, una volta entrate nel circuito, mancheranno poco meno di 40 km all’arrivo. E questo sarà determinante ai fini della classifica. Oltre al vento, sempre molto forte, un altro fattore determinante sono le temperature che possono arrivare anche a picchi di 40°. Le juniores gareggeranno nel circuito finale, completamente pianeggiante, con non molte difficoltà e molto spettacolare. Per le gare a cronometro, la prima parte ricalca le corse in linea, ma con ritorni anticipati. I fattori vento e temperature alte gicheranno un ruolo decisivo”
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