Forte di una tradizione consolidata, il Giro d’Onore giunto alla 9^ edizione, anche quest’anno ha premiato, con una giornata di festa al Salone d’Onore del Coni, le eccellenze del ciclismo italiano. Un numero su tutti: 44 medaglie conquistate dagli atleti di ogni categoria e settore in ambito internazionale durante il 2014: una kermesse annuale che sottolinea quanto l’Italia del pedale mantenga alto suo valore onorando il Tricolore e la Maglia Azzurra.
“Oggi è la festa di tutto il ciclismo italiano – dice il Presidente Di Rocco –. Voi Atleti, insieme ai Tecnici e alle Società che vi sostengono, siete l’anima di questa giornata che premia il vostro talento ed il grande lavoro di squadra. 44 podi vinti, in ogni specialità e categoria: dalla strada alla pista, dal fuoristrada al settore paralimpico, vero e proprio faro del paraciclismo internazionale, fino al trionfatore del Tour de France, Vincenzo Nibali, simbolo del ciclismo italiano nel mondo. Ed alla base c’è una dinamicità effettiva; non è un caso che le medaglie arrivano anche e soprattutto dalle categorie giovanili. I successi conquistati ed i numeri di crescita in ogni settore, a partire dai giovanissimi, confermano che il nostro movimento ha ritrovato l’orgoglio dell’appartenenza e la fiducia nel futuro. Esistono ancora ostacoli da superare – continua il Presidente Di Rocco -, ma la crisi economica in atto apre grandi opportunità alla diffusione della bicicletta come volano di una mobilità pulita, la difesa della salute e dell’ambiente, la promozione del territorio. Qui c’è l’immagine dell’Italia che pedala e vince, dell’Italia “che pure esiste”, come disse il grande Alfredo Martini dopo la vittoria di Vincenzo Nibali al Tour de France. L’Italia che affronta con coraggio e spirito di sacrificio le difficoltà senza arrendersi mai. Questa è la via maestra che ci ha indicato e noi siamo pronti a pedalare insieme con rinnovato entusiasmo” .
I complimenti anche da parte del Presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Il mondo dello sport e il ciclismo sono in grado di migliorare il nostro paese. Sono innamorato del ciclismo e sono ottimista per il suo futuro” – conclude Malagò complimentandosi con gli atleti e tutto il movimento.
Anche Riccardo Nencini, vice Ministro Infrastrutture e Trasporti, al Salone d’Onore del Coni per festeggiare gli atleti, ha evidenziato come la bicicletta contribuisca al miglioramento. Tra i relatori anche, Luca Pancalli, Presidente CIP, Roberto Fabbricini, Segretario Generale Coni e Maria Cristina Gabriotti, Segretario Generale FCI.
Le medaglie dei giovani: l’oro ai Giochi Olimpici Giovanili, 4 titoli europei juniores, due argenti a cronometro e la multidisciplinarietà come carta vincente
Delle 44 medaglie vinte 16 sono d’oro, 15 d’argento e 13 di bronzo. Di queste, quasi metà provengono dalle categorie giovani (esordienti, allievi, juniores e U23) di ogni settore. Spicca l’oro conquistato da Sofia Beggin e Chiara Teocchi nella Combinata ai Giochi Olimpici Giovanili, a cui si aggiunge l’argento vinto nella staffetta mista. In evidenza anche la junior Sofia Bertizzolo, già campionessa europea in linea, che conferma il suo talento conquistando l’argento della corsa in linea ai Mondiali di Ponferrada 2014. Anche ai Mondiali su pista le donne juniores hanno evidenziato il loro valore con l’argento di Martina Alzini nell’omnium e quello nell’inseguimento a squadre con il quartetto composto dalla stessa Alzini, Claudia Cretti, Daniela Magnetto Allietta e Maria Vittoria Sperotto, segnale confortante per il futuro della specialità olimpica.
A livello europeo l’Italia dei giovani si è fatta onore con i titoli conquistati su strada dallo junior Edoardo Affini a Nyon (Svizzera) nella prova in linea, a cui si aggiunge l’argento di Iuri Filosi tra gli U23, e quelli su pista di Elena Bissolati e Attilio Viviani, oltre al bronzo di Claudia Cretti nello scratch.
Anche nella cronometro l’Italia ha un potenziale destinato a crescere: gli argenti europei della junior Alice Gasparini e dell’U23 Davide Martinelli ne sono la prova.
Espressione di una multidisciplinarietà redditizia, Elena Cecchini, purtroppo assente alla cerimonia, ha fatto incetta di medaglie sia su pista che su strada. Bissa il successo da junior tra le U23 nella corsa a punti, conquistando il titolo continentale e due bronzi più tre podi tra le élite. Al suo fianco Maria Giulia Confalonieri, altro talento azzurro, un argento e un bronzo europei U23 nella corsa a punti e nell’inseguimento a squadre. Entrambe sono nell’organico del quartetto terzo agli europei élite e in piena corsa per la qualificazione olimpica a Rio2016. Così come Elia Viviani, straordinario talento su strada e su pista, grande speranza azzurra per l’omnium olimpico.
Il fuoristrada: dal MTB al DH, passando per il Trial; largo alle nuove generazioni
L’Italia del fuoristrada continua a centrare obiettivi soprattutto con le giovani leve. L’oro europeo conquistato dall’esordiente Zaccaria Toccoli e dall’allieva Martina Berta nel cross country, dal pari categoria Andrea Bacciotto nel downhill (con il bronzo del coetaneo Mirko Manazzale) e, infine, lo splendido argento dello junior Alessio Povolo nel Trial.
Anche nel Team Relay MTB-Cross Country, l’Italia vanta una forte tradizione. Solo negli ultimi due anni ha vinto l’oro agli europei ed ai mondiali del 2013 (bissando il successo iridato del 2012). Si aggiunge il bronzo vinto quest’anno alla rassegna continentale con una squadra italiana rinnovata per i tre quarti, segno evidente che nel ricambio generazionale in atto l’Italia resta competitiva.
Un Giro d’Onore che vede al centro, ovviamente, gli Atleti-faro del movimento: da Marco Aurelio Fontana, che replica il bronzo MTB di Londra2012 al mondiale 2014; a Eva Lechner, medaglia d’argento ai Mondiali Ciclocross, passando per la formidabile nazionale paralimpica guidata da Alex Zanardi, che ha conquistato ben 13 medaglie di cui 6 titoli iridati (uno nella Staffetta per Nazioni), 4 argenti e 3 bronzi; fino al dominatore del Tour de France, Vincenzo Nibali, capitano morale della prima nazionale del CT Cassani, che ha portato il ciclismo italiano sul tetto del mondo consacrando il tricolore sul gradino del podio più ambito da ogni ciclista. Con lui sono premiati anche Domenico Pozzovivo e Giacomo Nizzolo e con Fabio Aru che hanno contribuito a portare l’Italia al 2° posto nella classifica per Nazioni UCI World Tour2014. Un premio anche Sonny Colbrelli, primo tra gli azzurri a Ponferrada2014, vincitore della classifica individuale e classifica giovani Coppa Italia2014.
Un Giro d’Onore, infine, per i Commissari Tecnici Dino Salvoldi, Marino Amadori, Rino De Candido, Luigi Bielli, Hubert Pallhubert, Roberto Vernassa, Fausto Scotti e Mario Valentini per il prezioso lavoro che svolgono con gli Atleti, il Settore Tecnico e le Società.
I NUMERI DEL GIRO D’ONORE
MONDIALI - (strada, pista. fuoristrada e paraciclismo tutte le categorie) 18 medaglie in tutto. Di queste dal solo settore paralimpico: 6 ori (di cui uno nella staffetta), 4 argenti e 3 bronzi; 3 argenti Junior (uno su strada Bertizzolo e 2 su pista) ed uno argento nell’XCO (con Eva Lechner); 1 bronzo, Marco Aurelio Fontana nel MTB.
EUROPEI STRADA JUNIOR E U23 - 6 medaglie di cui due titoli europei junior (uomini e donne) e 4 argenti (di cui due a cronometro)
EUROPEI PISTA JUNIOR e U23 - 7 medaglie di cui tre titoli europei (due junior ed uno con la Cecchini) e quattro bronzi (tra cui il bronzo del quartetto femminile U23)
EUROPEI PISTA ELITE - 5 medaglie: il titolo europeo con Viviani nell’Omnium, un argento e 3 bronzi. Uno di questi bronzi conquistato dal quartetto azzurro donne elite.
EUROPEI E CURCUITO EUROPEO FUORISTRADA - 4 medaglie di cui 1 bronzo nella staffetta MTB ed 1 oro, 1 argento e 1 bronzo dai giovani (junior e allievi)
EUROPEI GIOVANILI - 2 medaglie di cui 2 ori
OLIMPIADI GIOVANILI - 2 medaglie di cui 1 oro e 1 argento
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