AMORE&VITA. Fanini: Santambrogio paladino della lotta al doping

MERCATO | 31/10/2014 | 16:29
Mauro Santambrogio: appena lo incontri capisci subito di avere a che fare con un ragazzo brillante, solare ma allo stesso tempo tormentato.
Ha lo sguardo fiero che però cela un filo malinconico, fragile, come chi ha sofferto ma anche imparato dai propri errori. Si percepisce che c’è qualcosa di speciale in lui. Una sensazione che solo poche persone sono in grado di trasmettere a primo impatto.

Tanti lo ricordano come il dominatore della 14° tappa del Giro d’Italia. Per quella strepitosa, memorabile impresa sull’arrivo in salita di Bardonecchia, quando in un giorno di freddo, nebbia e neve si impose davanti alla maglia rosa Vincenzo Nibali (poi vincitore di quel Giro). Molti però se lo ricordano anche per come purtroppo andò a finire alcuni giorni dopo. La positività all’epo. Un episodio triste per il ciclismo italiano. Il castello di carte che in un attimo crolla, infrangendo tutti i sogni e le speranze. Il tweet nel quale diceva di volersi togliere la vita ma veniva salvato dall’affetto degli oltre 6.000 followers, della Gazzetta dello Sport e della commentatrice Rai Alessandra De Stefano.
Un atleta che prima ha toccato il cielo con un dito, assaporando il gusto della vittoria più grande e che subito dopo è caduto nel baratro più profondo. Un abisso dal quale però è riemerso, vincendo anche la sfida più grande, quella contro la depressione.
Mauro Santambrogio è questo: un talento puro che nella vita ha commesso degli errori. Errori gravi, è vero, ma siamo tutti esseri umani predisposti geneticamente a sbagliare. L’importante è capire che dagli errori si può imparare ed uscirne fortificati, migliori e Mauro Santambrogio è una  persona che ha capito i suoi errori e che deve tutto soprattutto alla compagna Giulia.

Si è pentito Mauro. Ha collaborato con chi di dovere e adesso, finalmente libero dal macigno che pesava sulla mente e nell’anima, vuole ripartire. Ripartire a testa alta per essere, per quanto possibile, un esempio credibile per tutti, soprattutto per i giovani talenti che non devono cercare nel doping delle scorciatoie ma devono credere, semplicemente credere nei propri mezzi, perché la passione, la dedizione ed il sacrificio, uniti alla classe, prima o poi pagano sempre.

Vincenzo Nibali, l’eroe nazionale che quest’anno si è consacrato trai più forti di sempre vincendo il Tour, ne è per adesso la prova tangibile. Mentre il doping, al contrario, ti presenta il conto e ti rovina per la vita. Anche i problemi legati all’inchiesta doping contro la Lampre sono risolti e lui è stato ascoltato due volte dai Nas di Brescia ed è certo che la sua posizione sia chiusa a stralcio, quindi dal 2 novembre sarà finalmente libero di ricorrere a tutti gli effetti. Mauro Santambrogio vuole ripartire da zero e lo farà con i colori Amore & Vita – Selle SMP, la squadra di Ivano e Cristian Fanini con cui oggi ha firmato un accordo biennale. L’unico team veramente in grado di rilanciarlo con la giusta immagine nel grande ciclismo.

Amore & Vita è nel mondo sinonimo di ciclismo e scopritrice di talenti. E’ simbolo di lotta al doping, di redenzione, di seconde ed ultime possibilità. E’ un team dove, se si è veramente sinceri e determinati e si hanno le qualità, si può emergere o rilanciarsi definitivamente. E’ la storia del team che lo insegna. Fuoriclasse come Cipollini, Bartoli, Sorensen e Tafi sono nati qui. Ci sono cresciuti ciclisticamente e poi sono stati lanciati nel gotha del ciclismo. Campioni del passato come Gavazzi, Baronchelli e Chioccioli hanno invece trovato rilancio. Altri talenti del presente come Andrew Talanski (vincitore del Tour du Dauphinè) sono stati scoperti praticamente dal nulla. Questi sono solo pochissimi esempi di quella che oggi è Amore & Vita, il team professionistico più vecchio al mondo, la “cantera” per eccellenza (come si usa dire in gergo calcistico in certi club spagnoli). E da qui che Santambrogio, come l’araba fenice, cercherà di ripartire per dare un nuovo senso alla sua carriera.

“E’ noto che io sono a favore  radiazione – spiega Ivano Fanini – però trovo altrettanto giusto finché non esisterà una legge precisa, dare ad alcuni atleti (solo a quelli che si pentono e poi collaborano realmente con chi di dovere dicendo tutto quello che sanno sul doping) un ultima possibilità. Già nel 2000 fui il primo a dichiarare che proprio come accade ai pentiti di mafia, anche per chi confessa il doping e collabora ci debba essere una riduzione di pena, pertanto ingaggiando Santambrogio sono stato coerente con le mie posizioni e gli ideali di Amore & Vita. Santambrogio con noi non farà soltanto il corridore: considerata la sua storia, diventerà anche il ‘paladino’ della lotta al doping. Chi veste i nostri colori sa benissimo cosa gli aspetta e considerato che Mauro è stato un ‘pentito’ esemplare, il primo atleta dell’era Cookson a denunciare il sistema doping all’U.C.I., il primo caso di vero rinnovamento di questo movimento, quindi sarà davvero molto molto significativo averlo tra le nostre file. Da noi si viene per ‘rinascere’, chi ha del buono da dare qui riesce ad esprimerlo per tornare grande, mentre chi è soltanto un bluff chiude definitivamente con questo sport perché siamo noi a trovare la soluzione per fermarlo. La principale ragione di vita del nostro team infatti è quella di combattere contro il doping. Ciò per noi vale di più che vincere grandi corse, quindi Mauro sarà la nostra bandiera. Se poi riusciremo, come abbiamo fatto in passato con molti altri, a recuperare non solo l’uomo ma anche l’atleta e dimostrare che senza doping si può ugualmente conseguire risultati e soddisfazioni, allora quello sarà il nostro successo più grande e la nostra missione sarà compiuta. Santambrogio è nato con un talento smisurato. E’ madre natura che gliel’ha dato e quindi sono certo che anche da ‘pulito’ con noi  riuscirà ad emozionare l’Italia ed il mondo come quel giorno sul monte Jafferau”.

comunicato stampa
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COMMENTI
"l'unico team veramente in grado di rilanciarlo con l'immagine giusta"
31 ottobre 2014 18:28 LampoJet
L'antidoping andrebbe fatto anche ai giornalisti.....

sempre peggio
31 ottobre 2014 19:44 SERMONETAN
che schifo

ma con chi ha collaborato
31 ottobre 2014 20:32 paree
...Mi piacerebbe sapere che nomi ha fatto e chi è stato indagato per le sue dichiarazioni,Fanini perchè non hai tesserato Agostini invece del grande ex dopato....

non ci credo
31 ottobre 2014 21:30 grano
uno sport ridicolo il ciclismo se si riesce ancora oggi a dar credito a certi atleti o pseudo tali !!! spero che nessun tipo di organizzazione lo faccia correre!!!!

Mah
31 ottobre 2014 21:55 Ruggero
Articolo con un sacco di ipocrisia, dice bene Lampojet.
Ricordo che il Dott. Ferrari diceva : "tutto ciò che non viene trovato non è doping" questo articolo non fa altro che dargli ragione.
In quanto a Santambrogio, non è ne meglio ne peggio di quelli che non hanno beccato ma sono uguali a lui, chi vuole capire ha capito.

Bel colpo Fanini
1 novembre 2014 08:01 lgtoscano
Bel colpo del team dei Fanini , sia per cercare di recuperare un atleta di prestigio , sia per la sua continua lotta al doping, certamente se il ragazzo è stato preso a deciso di collaborare, quindi da qui si aprirà un filone di inchieste che se vedrà delle belle , avanti così ok , come vedete con Fanini si può avere la possibilità di correre , ma come è accaduto ultimamente si fa anche presto a chiudere se non si cambia rotta.

curiosità
1 novembre 2014 10:10 siluro1946
Sarebbe interessante, giornalisticamente, sapere i termini economici e non, del contratto. Se, ripeto se, fosse Santambrogio a ''pagarsi'' lo stipendio, si potrebbe ancora definirlo ''contratto''?

avanti a tutta Fanini
1 novembre 2014 11:53 daniele01
Fanini complimenti.
Sei l'unico che ci capisci qualcosa in questo mondo del ciclismo!
Sei la storia del ciclismo e sei avanti a tutti almeno di 20 anni! E molti sono gelosi e i commenti brutti sono fatti sicuramente da ex corridori o amici degli stessi fatti smettere di correre proprio per i fatti di doping. Ora il mondo a paura di quello che ha confessato Santambrogio e di quello che potrà dire forse facendo partire altre inchieste.
Fanini sei la storia del ciclismo basta pensare che i figli del grande
Gastone Nencini hanno corso per te il nipote di Felice Gimondi e anche il figlio di Pierino Gavazzi tutt'ora con te.
Una storia cosi non ce l'ha nessuno!
Avanti a tutta.

Per siluro....
1 novembre 2014 12:36 LampoJet
Credi che in certe squadre vengano regolarmente corrisposti gli stipendi? ...

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