DONNE ELITE. Pauline Ferrand-Prévot iridata, quarta la Bronzini

MONDIALI | 27/09/2014 | 13:38
La francese Pauline Ferrand-Prévot è la nuova campionessa del mondo 2014. Sul traguardo di Ponferrada ha preceduto la tedesca Lisa Brennauer e la svedese Emma Johansson. Solamente quarta la Bronzini, fuori dal podio per un soffio.

Rivivi il live:

13. 30 - Manca poco alla partenza della prova Donne Elite dei Mondiali 2014 di ciclismo a Ponferrada e siamo pronti anche noi con il live della gara.

13.35 - La prova si correrà sulla distanza di 7 giri (127.4 chilometri) con partenza alle ore 14 e arrivo previsto intorno alle 17.20: il percorso è lo stesso di tutte le altre prove e sarà sulla stessa distanza della prova Uomini Juniores terminata poco fa (vittoria del tedesco Jonas Bokeloh e quarto posto di Edoardo Affini) e sulla metà di quella Uomini Elite di domani.

13.40 - La squadra azzurra sarà composta da sette atlete, ecco l’elenco con relativo numero di dorsale: numero 10 per la capitana Giorgia Bronzini poi 11 per Elena Cecchini, 12 per Tatiana Guderzo, 13 per Elisa Longo Borghini, 14 per Rossella Ratto, 15 per Valentina Scandolara e infine 16 per Susanna Zorzi. Il dorsale numero uno è ovviamente sulle spalle dell’olandese Marrianne Vos che parte con tutti i favori del pronostico seppur dovrà fare a meno di Annemiek Van Vleuten e Anne Van der Breggen che sono cadute nella cronosquadre e non saranno al via. Quest’ultima ha pubblicato una foto, subito ritwittata dalla capitana con promessa: “Molte di loro sono sveglie, mangiando un sacco di cibo, credo siano felici e pronte #knwu

13.50 - Oltre alla nostra Bronzini chi saranno le altre da tenere d’occhio? Non ha certo volato basso la britannica Lizzie Armistead che è carichissima. Quest’anno ha vinto alla Ronde van Drenthe e soprattutto nella prova in linea dei Giochi del Commonwealth con una prestazione eccellente e ai microfoni ha affermato: “Solitamente vieni qui alle interviste e dici yeah, yeah ce la posso fare a vincere, ma in fondo non ci credi molto. Però questa volta ci credo davvero”. L’anno scorso era giunta 19esima a Firenze quando la Vos trionfò: “Per vincere ai Mondiali devi battere il resto del mondo, ma devi anche battere Marianne Vos sfortunatamente. È la favorita numero uno ma non ha avuto una gran forma nelle scorse due settimane. Non credo darà spettacolo come le altre volte, non è al top”.

13.55 - Sono 134 le partenti e provengono da 39 nazioni. L'Olanda ha nove atlete, mentre Italia, Germania e USA ne hanno sette. Sono dieci le ragazze che arrivano dall'Oceania con 6 dall'Australia e 4 dalla Nuova Zelanda. Nella festa del Mondiale è interessante seguire le cicliste che arrivano da tutte le parti del mondo: ci sono tre sudafricane, tre brasiliane, due giapponesi, due messicane e Kathryn Bertine, unica rappresentatrice di Saint Kittis and Nevis.

13.58 - Mancano pochissimi minuti alla partenza, c'è un bel sole che dovrebbe resistere per tutta la gara, i gradi sono 20 (sono previsti "picchi" di 23) e il vento non supererà i 10 km/h.

14.00 - Partite! Le nove oranje guidano il gruppone occupando la prima fila (e mezza..) un segnale forte per tutte le pretendenti al trono di Vos. Forza ragazze!

14.08 - La Bronzini è il nostro capitano e ha rivelato alla nostra Giulia De Maio di sentirsi molto bene, poi ha aggiunto, sull’invito della Bertizzolo di dipingersi le unghie di azzurro come le Juniores: “Se lo può scordare, che carattere la ragazzina…”. La piacentina classe ’83 della Wiggle Honda ha vinto due mondiali di fila a Melbourne e Copenaghen 2010-2011 e quest’anno ha già trionfato 14 volte, anche in un tappa al Giro.

14.15 - Gruppo sempre compatto quando si sono già percorsi 6 km a ritmo contenuto, la rumena Lavinia Nicoleta Rolea ha qualche difficoltà sul falsopiano in salita così come la lituana Milda Jankauskaite, l'andatura sale e c'è selezione da dietro.

14.20 - Le azzurre sono molto attente e sono tutte nelle posizioni di testa verso la "vetta" della salita di Confederacion (4% di pendenza media). Sarà importante affrontare la discesa (più decisiva della salita stessa) davanti perché è molto tecnica e perché termina con quella malefica curva a destra, chiedere agli azzurri caduti per conferma...

14.22 - A proposito della curva, sono stati piazzati volontari a sbandierare per segnalare la pericolosità, sembra sia stato piazzato anche un materasso su un palo. In questo primo giro è stata affrontata con cautela, ma di sicuro chi vorrà vincere fuggendo nel finale dovrà prendersi qualche rischio.

14.25 - Il gruppo è sulla salita di Mirador con un'andatura sempre moderata. Questo strappo misura poco più di un chilometro al 5% di pendenza media, con punte dell'11% nel finale. Un vero trampolino per il traguardo con 2.5 km di discesa impegnativa e 2 km in piano.

14.30 - Si chiude il primo giro in 29 minuti con una media chilometrica di 37.66, la Germania guida il gruppo.

14.35 - Caduta in curva e problema alla catena per l'atleta britannica Lucy Garner.

14.40 - Elena Cecchini è la campionessa italiana in carica oltre che campionessa europea nella corsa a punti su pista. È la ragazza di Elia Viviani. Davvero bello il tweet pre-gara: “"Tutto l'universo cospira affinché chi lo desidera con tutto sé stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni" #Ponderrada2014#teamitaly”.
 
14.50 - L'altra iridata è Tatiana Guderzo, classe 1984 e campionessa a Mendrisio 2009. Intanto sulla seconda salita del Mirador ancora niente di fatto in corsa a parte lo scatto dell'israeliana Shani Bloch, subito ripresa.

15.00 - Tremenda caduta di gruppo in un tratto di discesa ad alta velocità. Terribile il replay con le ragazze che cadono in massa: tutto era nato da una disattenzione di un'atleta norvegese che è scivolata nel gradino esterno della carreggiata sul lato sinistro, da lì una serie impressionante di capitomboli. Scena disastrosa con bici danneggiate, borracce ovunque e diverse ragazze ancora a terra.

15.03 - Anche Marianne Vos è caduta, l'olandese è stata attesa dalle compagne e transita sotto il traguardo con 43" di ritardo. Peggio è andata alla Bronzini che sfila a 1'57". Intanto l'atleta canadese Karol-Ann Canuel viene portata via a braccio sistemata sull'ambulanza.

15.08 - La Longo Borghini e la Guderzo si portano in testa al gruppo e fanno rallentare l'andatura che ora è molto tranquilla, per permettere alle colleghe sfortunate di rientrare. Siamo a 86 chilometri dalla conclusione.

15.10 - Rientrano tutte comprese la Vos e la Bronzini

15.20 - Mancano 80 km al traguardo e il gruppo è ancora compatto e allargato, sintomo della velocità non elevata. Le due americane Megan Guariner e Shelley Oids chiudono il gruppo. Cadono all'imbocco della salita la belga Kelly Druyts, l'australiana Katrin Garfoot e la nostra Susanna Zorzi, senza particolari conseguenze.

15.32 - Il tempo è di un'ora e ventinove minuti e trentadue secondi con una media chilometrica di 36,69km/h dopo tre giri.

15.39 -  con il ritiro della polacca Eugenia Bujak sono rimaste in 74 le atlete in gara, tutte le azzurre sono ancora in gruppo, che continua a essere compatto.

15.45 - Ecco il primo tentativo vero, quello della slovena Spela Kern, numero 123 che ora a venticinque secondi di vantaggio sul gruppo che non sta forzando per rientrare subito. Anzi.

15.55 - Mentre si ritira Roxane Knetemann, figlia di quel Gerrie Knetemann che bruciò Moser al Mondiale di Nürburgring nel 1978, la Kern continua nella propria azione con un vantaggio di 40 secondi. Mancano 58 chilometri al traguardo.

16.03 - La Kern completa il quarto giro e il tempo complessivo è di 1h59'50" con un vantaggio di 16 secondi. La media è di 36.45km/h e il gruppone è composto da 67 atlete che presto diventeranno 68 dato che la slovena sembra rialzarsi.

16.15 - Elena Cecchini a terra insieme alla britannica Annie Last, interviene prontamente l'ammiraglia azzurra, speriamo possa rientrare in tempi brevi.

16.30 - La gara non è entusiasmante, inutile nasconderlo, ora il gruppo è tornato compatto e si procede a grande velocità in discesa. Come starà la Bronzini? Sarà in grado di mantenere le posizioni per poi giocarsi tutto in volata? E la Vos?

16.34 - Dopo quattro giri il tempo complessivo è di 2h31'15" con una velocità media di 36,1km/h. Non appena si taglia il traguardo, scatta come una molla l'americana Alison Powers: è una delle cadute, si nota un grosso strappo dei pantaloncini e un'abrasione proprio sul gluteo sinistro.

16.45 - Si stacca irrimediabilmente Valentina Scandolara che ormai non potrà più rientrare, mentre si scatena una pioggia torrenziale sulla corsa. Le ruote delle ragazze alzano schizzi come offshore e ai -27.7 ci pensa il meteo a stimolare un po' di battaglia. La Ratto è nelle posizioni di testa e il gruppo è finalmente allungato, poco prima della salita di Mirador.

17.00 -  Scatta Rossella Ratto! L'azzurra smuove le acque (letteralmente) in cima alla salita di Mirador e lancia un gruppetto con all'interno Elisa Longo Borghini e la Vos. Il peloton si spezza, ora in discesa si cerca di rientrare, è una fase molto delicata della gara. Con un ritardo di ben 14" passano in vetta Bronzini con la Guderzo.

17.05 - Dopo tre ore di gara si taglia il traguardo con una media chilometrica che sale a 36,30km/h. Ma l'andatura finalmente è aumentata così come l'impegno in modo deciso e la prima parte del gruppo sta lentamente crescendo sempre più. Rientrano anche la Bronzini e la Guderzo.

17.11 - Tatiana Guderzo chiama l'ammiraglia mentre la Bronzini sale abbastanza agilmente sul lato sinistro del gruppo che ora ha rallentato visibilmente. La Vos ha tre compagne, dunque siamo 4 contro 4 nel conteggio brutale delle forze contro l'Olanda.

17.14 - Scatta l'americana Evelyn Stevens allungando notevolmente il plotone, Elisa Longo Borghini è la più lesta a rientrare, anche la Ratto compone il primo gruppetto dove la Vos fa sentire la propria ingombrante presenza rimanendo in seconda posizione.

17.18 - Marianne Vos non fa scappare nessuno, ricuce subito sulla tedesca che ha tentato l'accelerazione. Il gruppo procede a fisarmonica, la Ratto è sempre la più pronta (però sta anche spendendo tanto), la Longo Borghini sale più regolare e Bronzini-Guderzo non forzano salendo del proprio passo.

17.22 - Valentina Scandolara si ritira per problemi respiratori, le sue parole ai box: "Sì, è stata una brutta giornata, non mi era mai successa una crisi respiratoria come oggi, le gambe andavano bene, sono delusa, è un peccato che finisca così. Le mie compagne pedalano molto bene, ho appena visto Ratto e Longo Borghini davanti, sono in 25 e possono fare benissimo".

17.26 - L'Olanda tira fortissimo nel tratto in falsopiano che precede l'ultima scalata del Mirador, la Vos è in quarta posizione appena dietro la Armistead. Sembra proprio che abbia intenzione di andarsene personalmente, evitando così la volata.

17.27 -  Ratto, Longo-Borghini e Bronzini nel gruppo dei migliori quando scattano a ripetizione le tedesche con la Hausler, poi la Stevens rilancia e la Vos la segue in modo felino, con un rapporto molto lungo. Per la prima volta scatta anche la svedese Johansson.

17.28 - In cima alla salita la selezione è netta: la Longo Borghini è davvero pimpante e non perde un metro, è insieme alla Armistead, la Johansson e la Vos. Potrebbe essere la fuga decisiva. La Ratto è a 4 secondi insieme a una delle favorite della vigilia, la francese Ferrand-Prévot.

17.29 - Ai -2.5 km si viaggia a 80km/h in discesa.

17.30 - Ai meno 1.5km parte Elisa! Ma la Vos chiude

17. 31 - Sta rientrando un gruppetto con Ratto e Bronzini, è una grande notizia perché la bi-campionessa potrebbe sfruttare la sua grande velocità.

17.32 - Parte Rossella Ratto sulla sinistra, la Bronzini è chiusa, ma riesce a infilarsi sulle transenne a sinistra. Sembra che ce la possa fare, ma è solo quarta. Vince la francese Pauline Ferrand-Prévot, Marianne Vos è solo decima.

17.33 - Pauline Ferrand-Prévot è campionessa del mondo e si scioglie in lacrime, un momento molto emozionante. Seconda posizione per la tedesca Lisa Brennauer  e terza la svedese Emma Johansson. Finale al photofinish, le prime quattro in meno di una bicicletta.

17.37 - La Ratto: "Ho provato a scombinare i piani e lanciare la volata come potevo perché non potevo più prenderla e lanciarla come volevo". In realtà non è molto chiaro il perché della sua azione nel finale, la Bronzini sembra furiosa e c'è da capirla.

La Longo-Borghini: "Io non sono veloce e non potevo sprintare, ho provato all'ultimo chilometro. Poi ci siamo fermate e sono rientrate ed ero felice perché sapevo che Giorgia e Rossella stavano rientrando".

17.40 - Tatiana Guderzo: "Non abbiamo capito molto come si sono mosse le avversarie, la pioggia non ci voleva perché ha reso pericolosa la discesa. Sono poi cadute Giorgia e Susanna e ci ha scombinato i piani. In volata non sempre vince la più forte, ci va la fortuna di prendere il momento giusto. C'è amarezza, ma capita, abbiamo dimostrato di essere ancora lì, ci rifaremo l'anno prossimo.

17.48 - Grazie per aver seguito il live con noi e appuntamento domani mattina con la prova finale, quella degli Uomini Elite con la speranza di una medaglia dato che finora possiamo solo contare sull'argento di Sofia Bertizzolo.

Diretta a cura di Diego Barbera

Ordine d’arrivo
1 FERRAND PREVOT Pauline FRANCE
km. 127,4 in 3h29'21'' (media. 36.513 km/h)
2 BRENNAUER Lisa GERMANY 0
3 JOHANSSON Emma SWEDEN 0
4 BRONZINI Giorgia ITALY 0
5 CROMWELL Tiffany AUSTRALIA 0
6 OLDS Shelley UNITED STATES OF AMERICA 0
7 ARMITSTEAD Elizabeth GREAT BRITAIN 0
8 VILLUMSEN Linda Melanie NEW-ZEALAND 0
9 SOLOVEY Anna UKRAINE 0
10 VOS Marianne NETHERLANDS 0
11 NIEWIADOMA Katarzyna POLAND 0
12 STEVENS Evelyn UNITED STATES OF AMERICA 3
13 RATTO Rossella ITALY 3
14 LONGO BORGHINI Elisa ITALY 3
15 LICHTENBERG (HAUSLER) Claudia GERMANY 6
16 CORDON Audrey FRANCE 41
17 BLAAK Chantal NETHERLANDS 41
18 BRZEZNA-BENTKOWSKA Paulina POLAND 41
19 JASINSKA Malgorzta POLAND 41
20 MOOLMAN-PASIO Ashleigh SOUTH AFRICA 41
21 KUCHINSKAYA Elena RUSSIAN FEDERATION 41
22 YONAMINE Eri JAPAN 41
23 SCHWEIZER Doris SWITZERLAND 41
24 NEYLAN Rachel AUSTRALIA 41
25 ER-RAFAI Mohamed Amine MOROCCO 41
26 SANCHIS CHAFER Anna SPAIN 41
27 DE VUYST Sofie BELGIUM 47
28 RIABCHENKO Tatyana UKRAINE 47
29 VAN DIJK Ellen NETHERLANDS 47
30 SANTESTEBAN GONZALEZ Ane SPAIN 47
31 MAJERUS Christine LUXEMBOURG 47
32 WORRACK Trixi GERMANY 47
33 BRAND Lucinda NETHERLANDS 47
34 DRUYTS Kelly BELGIUM +1:10
35 GULUMA ORTIZ Serika COLOMBIA +1:10
36 MENESES Jessenia COLOMBIA +1:24
37 GUDERZO Tatiana ITALY +2:41
38 LAST Annie GREAT BRITAIN +3:06
39 LETH Julie DENMARK +3:06
40 POLSPOEL Maaike BELGIUM +3:06
41 HALL Lauren UNITED STATES OF AMERICA +5:30
42 MOBERG Emilie NORWAY +5:46
43 DELZENNE Elise FRANCE +5:46
44 RIVAT Amelie FRANCE +5:46
45 BATAGELJ Polona SLOVENIA +5:46
46 KERN Spela SLOVENIA +5:46
47 GUARNIER Megan UNITED STATES OF AMERICA +5:46
48 GARFOOT Katrin AUSTRALIA +5:46
49 MUSTONEN Sara SWEDEN +5:51
50 BURCHENKOVA Alexandra RUSSIAN FEDERATION +5:51
51 CHULKOVA Anastasiya RUSSIAN FEDERATION +5:51
52 HAGIWARA Mayuko JAPAN +5:51
53 BECKER Charlotte GERMANY +5:51
54 SAARELAINEN Sari FINLAND +8:38
55 CECCHINI Elena ITALY +8:45
56 STULTIENS Sabrina NETHERLANDS +11:06
57 TAYLOR Carlee AUSTRALIA +11:44
58 LEAL BALDERAS Veronica MEXICO +11:44
59 BASH Paz ISRAEL +12:28


Abandonos
FERNANDES DA SOUZA Uenia BRAZIL 
KACHELHOFFER An-Li SOUTH AFRICA 
CHRISTIAN Anna GREAT BRITAIN 
POHL Stephanie GERMANY 
BARNES Hannah GREAT BRITAIN 
ZORZI Susanna ITALY 
POWERS Alison UNITED STATES OF AMERICA 
PIETERS Amy NETHERLANDS 
SLAPPENDEL Iris NETHERLANDS 
OLSSON Sara SWEDEN 
SCANDOLARA Valentina ITALY 
TUSLAITE Daiva LITHUANIA 
LAIZANE Lija LATVIA 
SOSNA Katazina LITHUANIA 
HAHN Jacqueline AUSTRIA 
SZYBIAK Ewelina POLAND 
EHRLER Desiree SWITZERLAND 
ANTOSHINA Tatiana RUSSIAN FEDERATION 
FAHLIN Emilia SWEDEN 
WILES Tayler UNITED STATES OF AMERICA 
LEPISTO Lotta FINLAND 
KIESANOWSKI Joanne NEW-ZEALAND 
BRUSTAD Eline Gleditsch NORWAY 
BIANNIC Aude FRANCE 
KASPER Romy GERMANY 
ROWNEY Loren AUSTRALIA 
TUHAI Ksenia BELARUS 
AUBRY Emilie SWITZERLAND 
ALBRECHT Lex CANADA 
HANSELMANN Nicole SWITZERLAND 
RITTER Martina AUSTRIA 
INDERGAND Linda SWITZERLAND 
SJOBLOM Linnea SWEDEN 
TROTMAN Reta NEW-ZEALAND 
ROZLAPA Dana LATVIA 
BERTINE Kathryn SAINT KITTS AND NEVIS 
EHRBERG Liisa ESTONIA 
REIS Daniela PORTUGAL 
RADOTIC Mia CROATIA 
FASOI Varvara GREECE 
BARNES Alice GREAT BRITAIN 
GARNER Lucy GREAT BRITAIN 
LECHNER Corinna GERMANY 
DUVAL Eugenie FRANCE 
ROLEA Lavinia Nicoleta ROMANIA 
AMIALIUSIK Alena BELARUS 
BUJAK Eugenia POLAND 
KNETEMANN Roxane NETHERLANDS 
DALTON Heidi SOUTH AFRICA 
FERENCIC Antonela CROATIA 
JANKAUSKAITE Milda LITHUANIA 
CASAS BONILLA Ana Teresa MEXICO 
KORMOS Veronika HUNGARY 
RIST Liisi ESTONIA 
SZUROMINE PULSFORT Diana HUNGARY 
BLOCH Shani ISRAEL 
PINTAR Ursa SLOVENIA 
NESSMAR Alexandra SWEDEN 
VAN DOORSLAER Annelies BELGIUM 
BJORNSRUD Miriam NORWAY 
DAAMS Jessie BELGIUM 
KOZONCHUK Oxana RUSSIAN FEDERATION 
PLICHTA Anna POLAND 
NUMAINVILLE Joelle CANADA 
WILLIAMS Lizzie AUSTRALIA 
DUYCK Ann-Sofie BELGIUM 
KIRCHMANN Leah CANADA 
DE JONG Thalita NETHERLANDS 
ABBOTT Mara UNITED STATES OF AMERICA 
CANUEL Karol-Ann CANADA 
IAKOVENKO Anastasiia RUSSIAN FEDERATION 
SABLIKOVA Martina CZECH REPUBLIC 
GUTIERREZ RUIZ Sheyla SPAIN 
COLLINS Emily NEW-ZEALAND 
FERNANDES SILVA Clemilda BRAZIL


 

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COMMENTI
CT confuso
27 settembre 2014 17:58 venetacyclismo
Il mago Salvoldi sembrato un po' confuso, prima fa attaccare più volte Ratto e Longo e fa staccare la Bronzini ( l'unica che poteva vincere) poi arrivano in volata e la Ratto e Longo neppure ci provano a tirare la volata,bèè scusate ma non ho visto una grande compatezza di squadra , anche lui è bravo quando si vince, fuori dal podio ........ mondiali falliti, ct ridimensionato.

Bronzini, terzo oro mancato
27 settembre 2014 18:08 Piccio
Ricordando Lisbona:
Un altro caso Lanfranchi

Scusate ma non ho capito
27 settembre 2014 18:11 exciclistarosa
Scusate ma questa volta non abbiamo capito come si è mossa la squadra, non mi è piaciuta, sembrava volessero far fuori la Bronzini l'unica che poteva vincere , fino alla volata conclusiva, peccato , troppi galli in un pollaio ....

Bronzini, terzo oro mancato
27 settembre 2014 18:11 Piccio
Ricordando Lisbona,
Un altro caso Lanfranchi

Ratto scombina tutto
27 settembre 2014 19:42 discesaesalita
Bè prima con i suoi scatti cercava di staccare la Bronzini, poi in volata veramente l 'ha ostacolata , Bronzini vinceva di sicuro.

il confine
27 settembre 2014 21:26 canepari
tra il ridimensionamento di Salvoldi (vedi commento di venetacyclismo) e la sua beatificazione (vedi i mondiali vinti precedentemente) è di 30 centimetri o poco più. Per me la ragazze non hanno corso male. Certo che è stato difficile organizzare la volata in un finale convulso come quello di oggi, troppa gente con energie integre. Certo che forse Giorgia andava più tutelata.... Certo che non fosse andata in terra era meglio per tutti. A volte si vince e a volte si perde. Anche la Vos oggi non sembrava quel "mostro" che solitamente conosciamo.
Una cosa è sicura e sotto gli occhi di tutti: è stata una bella cicloturistica col finale agonistico. Il compito di Davide e degli azzurri è quello di non farci addormentare domani davanti alla TV. FORZA RAGAZZI..... e fateci divertire.

Sensazione
27 settembre 2014 23:49 pickett
Di tutto il programma dei mondiali,l'unica prova che conta è quella in linea dei professionisti.Tutto il resto serve solo ad allungare il brodo;assurdo rimettere in programma le gare juniores,di cui,diciamolo,chiaramente,non frega assolutamente un tubo a nessuno,a parte forse i papà e le mamme dei concorrenti.

Questione di opinioni
28 settembre 2014 00:22 cesco381
Le opinioni sono e devono essere tutte rispettate,ma non concordo Venetacyclismo in tutto ciò che scrive, condivido il pensiero di Canepari. E' talmente sottile la linea di demarcazione dal fare bene a non riuscire nel l'intento che ci sono per l'appunto circa 30cm dal realizzare la tripletta di Giorgia.purtroppo non tutte le ciambelle riescono bene, specialmente se hai una Ratto che te le brucia al forno. Ho letto anche altri commenti che suggeriscono di dare in mani a Salvoldi la direzione delle squadre maschili. Be non sarebbe una cattiva idea, visto che Decandido e Amadori sono ormai 7 mondiali che non prendono medaglie. Ritengo che un tecnico deve avere carisma e personalità verso i corridori e i tecnici delle altre nazioni, credo che questo sia latitanze nei due sopra nominati. Ma è il presidente che decide ruoli e obiettivi checché si dica il contrario, lo stesso presidente ripreso da Martinello!!!

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