IL CICLISTA DI CASERTA

PROFESSIONISTI | 03/08/2014 | 08:10
Prendi la bicicletta e vai, già, come suggerisce da oltre sessant’anni l’antico invito di un libro di Giuseppe Ambrosini, l’Avvocato per antonomasia di un altro ciclismo: un antico adagio che non diventerà mai vecchio E che tanto meno può concepire come suo approdo il destino improprio di una morte tragica. Prendi la bicicletta, e vai, quando arriva la primavera, o quando avanza all’orizzonte l’estate. E vai, come continuiamo ad andare in tanti, come faceva Giovanni Mattiello, uno di noi, a rintracciare - ciascuno per le strade del proprio mondo, che siano le Langhe o il Raven­na­te, la Brianza o le ascese del Trentino, Ischia o l’Elba, lui fra le plaghe verdi di Terra di La­voro - gli amici, i colleghi di ufficio o di Ospedale, i compagni di squadra ideale per una tirata an­cora, a fare gruppetto con quegli impagabili amatori della domenica e dei giorni festivi che del ciclismo rappresentano l’inossidabile anima pura.

Quel tam-tam, per Mat­tiel­lo, fra la salita dei Gra­dilli e i dossi che portano a Caiazzo e a Casertavecchia, fra la maestosa suggestione dei Pon­ti di Annibale e Valle di Mad­da­loni, a predicare ciclismo, a fare proseliti... Quel plotoncino che si allunga, che si fa maggiore, una macchia di colore festosa e variegata che si distende sulla Na­zionale - c’è una Nazionale a fare breccia nell’ambizione di ogni ciclista -, come una scia di fedeli pellegrini che si aggregano al seguito. Prendi la bicicletta e vai, e come sta diventando sempre più intollerabilmente arduo e rischioso, oggi, sulle strade sconnesse che ben conosciamo ma mai abbastanza per non evitare di cadere, popolate sempre più avidamente di SUV irrispettosi e di Tir arrembanti a tutte l’ore, con le moto in più che vi sfrecciano ai lati incuranti del loro risucchio da effetto vento. E qua­si quasi ti rassegni a non uscire giammai da solo, perché di un gruppo intero forse gli utenti motorizzati della strada avranno maggior timore reverenziale...

Prendi la bicicletta e vai, alla ricerca di quella pa­ce, di quella serenità con te stesso che unico dona il ciclismo, “parlo con me”, nel rispetto della natura e nella ricerca struggente di un panorama  nuo­vo che ti era sfuggito sino a ieri, “‘ hai mai fatta la salita di Va­lo­gno?”, e che da oggi semmai riem­pie ancora di più lo sguardo e ti illumina la mente. Prendi la bicicletta e vai, ci riferiamo ancora come emblema geografico al nostro sfortunato Mattiello finito dopo dieci giorni di agonia, sul litorale della Domiziana, da stare attenti mille ed una volta in più alle traverse laterali di Mon­dra­go­ne, sulla arrampicata di Sessa Aurunca verso Roccamonfina, con le auto che in discesa contro vanno a tagliare le curve, su quel viale della Reggia di Caserta do­ve è una gimkana continua per siglare un percorso netto di incolumità.

Ma quel gusto della vita immenso che è dono proprio della bici, quell’inforcarla che è come gettonare ogni volta un sogno di giovinezza per riviverlo ancora, non può e non deve conoscere oltre il dolore, l’umiliazione, la negazione. Sensibili alle foglie, sull’equilibrio di due ruote al massimo di un centimetro di  dia­metro, continuiamo a chiedere a tutti - da questa rubrica - solo un colpo di freno in più, un briciolo di pazienza ad un incrocio. Non chiediamo nulla che costi. O che tolga ad altri. In­vo­chia­mo da chi è alla guida di au­tomobili arroganti e autoarticolati tracotanti un gesto di rispetto, non di pietà. Nel nome di Gio­vanni Mattiello, investito e la­sciato in fin di vita da uno sconosciuto pirata della strada a Sant’An­gelo in Formis, adesso, di Leopoldo Perrone, a San Ca­strese, venti anni fa, di tanti altri ciclisti sfortunati e vittime della indisciplina stradale senza colpe. E in tutte le province di tutte le regioni di uno Stato - l’Italia - che continua a lavorare per svuotare le carceri dei violenti e non difende davvero i non violenti, gli indifesi. E ha più a cuore le sorti di Caino, quelli fanno più rumore, più audience, che non quelle di Abele.  

Reclamiamo un po’ di pace sulla strada. Nel nome di quello che tutti,  da bambini, un giorno - una prima bicicletta come regalo am­bito, non lo ricordate ? -, in provincia di Caserta e non, siete sta­ti. Ciclisti nel cuore e per amore.
 
di Gian Paolo Porreca, da tuttoBICI di luglio
Copyright © TBW
COMMENTI
TUTTO VERO....purtroppo
3 agosto 2014 11:20 jaguar
Il ciclista sulla strada è invisibile ....tutti corrono come matti, tutti al telefonino, i pedoni poi sono ancora peggiori e stolti....ormai non si attraversa più guardando la strada ...ma ascoltando i rumori della strada e la bicicletta che avanza silenziosa non è considerata e sapete quante volte mi sono trovato davanti pedoni che si sono letteralmente buttati in mezzo alla strada guardando da un'altra parte o trafficando con il cell? andiamo piano ma investire e cadere non è mai bello e ci possono essere conseguenze anche gravi...io sono di Roma che è tutta una buca, dove non si vede un vigile per strada neanche a pagarlo oro per cui la città è diventata preda dei mascalzoni ...anche quelli della strada....ed io so che esco in bicicletta ma non so mai se ritornerò a casa.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è tenuto oggi a Roma, presso il CONI, il primo Consiglio federale del nuovo quadriennio della Federazione Ciclistica Italiana. In apertura dei lavori il presidente Cordiano Dagnoni, nel portare il proprio saluto, ha ricordato: “Lo scorso quadriennio è stato fatto...


Christian Scaroni non ha quasi nemmeno fatto in tempo a godersi il successo di ieri alla Classic Var che è ritornato a lasciare nuovamente il segno in terra francese dimostrando un’ ottima condizione. Il ventisettenne bresciano del XDS Astana Team...


Christian Scaroni torna a lasciare il segno sulle strade francesi, bellissima la sua vittoria nella prima tappa del Tour des Alpes Maritimes in cui ha battuto Santiago Buitrago in uno sprint a due. Soltanto ieri il bresciano del XSD Astana...


Matteo Ambrosini conquista l'edizione numero 101 della Coppa San Geo che oggi si è disputata da Ponte San Marco a Padenghe sul Garda nel Bresciano. L'apertura della stagione dilettanti porta dunque bene al corridore vicentino di Roana, classe 2002 della...


Si apre la stagione dilettantistica con la classica Coppa San Geo e… si apre anche la grande stagione delle dirette streaming su tuttobiciweb. QUESTO POMERIGGIO, a partire dalle ore 15, trasmetteremo infatti la parte finale della classica di apertura valida...


Erano 19 anni che un atleta straniero, l’ultimo fu il francese Aurelien Passeron nel 2006, non vinceva la Firenze-Empoli, la classica nazionale di apertura per élite e under 23 che ha ricordato Renzo Maltinti. Ha vinto il ventiquattrenne David Benjamin...


Allungo vincente di Diego Uriarte nella quarta tappa della Vuelta a Andalucia Ruta Ciclista Del Sol, la Córdoba-Alhaurín de la Torre di 194 chilometri. Lo spagnolo dell'Equipo Kern Pharma ha sorpreso i suoi avversari ai 1500 metri dell'arrivo e in...


Tim Merlier pareggia il conto con Jonathan Milan e mette la sua firma sulla sesta tappa dell'UAE Tour, la Abu Dhabi Cycling Club - Abu Dhabi Breakwater di 165 km. Ed è stata una vittoria... per distacco perché il campione...


Ci siamo. Tutto pronto a Kigali per la 17esima edizione del Tour du Rwanda, la più importante corsa del calendario africano(classificata categoria 2.1 del calendario Uci). Si parte con un prtologo di 3, 4 km domenica 23, percorso attorno all’avveniristico...


È un nuovo giorno per un giorno nuovo targato Cordiano Dagnoni. Inizia oggi ufficialmente a Roma il secondo mandato del dirigente lombardo. Nella sala della Giunta del Coni si terrà il primo Consiglio federale guidato da Cordiano Dagnoni e in...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024