Una fortunata consuetudine che giorno dopo giorno si rinnova a “Velodrome, opinioni a confronto”. Grandi ospiti che si susseguono a commentare il Tour de France che, con lo scorrere delle tappe, sembra vada profilando una marcia trionfale verso Parigi da parte del nostro Vincenzo Nibali.
Ne abbiamo parlato con Fabio Aru, rivelazione dell’ultimo Giro d’Italia e compagno di squadra dell’attuale maglia gialla.
Insieme al fido Paolo Tiralongo, il corridore sardo si trova da alcune settimane ad allenarsi in quota sul Sestriere. Per preparare al meglio la seconda parte di stagione che sarà imperniata soprattutto sul Giro di Polonia e Vuelta. È apparso sereno e determinato il giovane campioncino di Villacidro: «Ci stiamo allenando intensamente io e Paolo; da alcuni anni, il mio inseparabile compagno di allenamento. Ci troviamo sul Sestriere ormai da qualche settimana, con le rispettive famiglie».
Si annuncia ricca di contenuti la prossima Vuelta, con molti big che sembrano orientati a cercare riscatto proprio sulle strade della corsa spagnola. «Froome e Contador dovranno prima recuperare degli incidenti subiti al Tour de France – precisa Aru -. È chiaro che se parteciperanno alla Vuelta, saranno entrambi molto agguerriti. Da parte mia, confrontarmi con campioni di quel calibro, sarà sicuramente un onore».
Giovanissimo, ma con le idee chiare, il promettente corridore del team Astana, è consapevole che non può vivere sull’onda lunga delle ottime prestazioni fornitee al Giro d’Italia: «Il Giro è ormai un capitolo chiuso. Dopo la corsa rosa ho deciso di staccare la spina, ma ormai da un po’ di tempo mi sono messo a lavorare sodo perché quella parentesi, seppure bellissima, appartiene al passato. Affronterò la Vuelta così come ho affrontato il Giro d’Italia. Senza pormi un obiettivo preciso. Con la ferma volontà però, di dare sempre il massimo. La stagione è ancora lunga e vorrei che anche la seconda parte dell’anno confermasse certe prestazioni».
Il confronto non può non tenere conto di quanto sta facendo vedere Vincenzo Nibali sulle strade del Tour, intento a raccogliere il risultato più importante della sua carriera. «Vincenzo aveva preparato il Tour molto bene – spiega Aru -. Un grande campione che sta dimostrando tutto il suo valore dominando questa corsa, già dalla seconda tappa. Sono felicissimo sia per lui che per la nostra squadra che si sta dimostrando all’altezza della situazione. Ne approfitto per lanciare l’ennesimo “in bocca al lupo!” a tutti i miei compagni, per l’ultima, importante settimana».
Due battute anche sui giovani francesi che sembra dopo tanti anni, rilanciare il ciclismo francese nelle zone alte della classifica generale: «Conosco molto bene sia Pinot che Bardet. Ho avuto modo di affrontarli soprattutto al Giro della Val d’Aosta, dove si sono sempre comportati molto bene. Stanno dimostrando di essere tra i giovani, quelli dotati di maggior talento. Attenzione però, non dimentichiamo che anche noi in Italia abbiamo diversi giovani molto interessanti che sono sicuro sapranno farsi valere pure loro».
Bocche cucite invece sull’argomento ciclomercato: «Vorrei ricordare che ho un contratto che mi lega ancora per due anni al team Astana – tiene a ribadire Aru -. Qui sono molto tranquillo e qui ho trovato subito un ottimo ambiente, dove sono stato preso in considerazione già dalla mia prima corsa tra i professionisti. Penso che correrò ancora con questo team».