| 14/05/2006 | 00:00 Paolo Savoldelli è, tra i cinque favoriti della vigilia, quello che pagato il dazio maggiore: «Il Giro non è finito qui. Oggi ha vinto il più forte, io sono andato anche in crisi finendo fuori giri. Non ce la facevo ad andare a tutta, per fortuna ho trovato Danielson che mi ha dato una bella mano. Recuperare? Adesso c’è la cronometro di Pontedera, poi penseremo se e come attaccare Basso. Il mio distacco? È tanto, per averlo preso sulla prima salita, ma sono ancora abbastanza tranquillo».
Cunego da parte sua spiega: «Ho provato a cercare di mettere in difficoltà Basso, poi non sono riuscito a tenere il suo ritmo. Comunque questa è stata solo la prima salita di questo Giro d’Italia. Peccato per noi scalatori che ci sia ancora una lunga cronometro prima di rivedere altre montagne...».
Di Luca si difende: «La mia condizione attuale è questa, ma non sono ancora al massimo e sono convinto che in questo Giro avrò delle grandi giornate e posso ancora dire la mia. Ho preferito salire del mio passo e penso di essermi difeso bene».
Simoni ringrazia Piepoli: «Se non avessi avuto Piepoli, sarei lì ancora seduto su un paracarro ad aspettare qualcuno che mi portasse su. È stata una tappa impegnativa, ad un certo punto ho iniziato a sfilarmi, Cunego è scattato, ma Basso con un colpo di pedale l’ha raggiunto e l’ha lasciato lì».
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