PROFESSIONISTI | 19/12/2013 | 09:14 C’è un corridore italiano che vola in Giappone a caccia di fortuna. Si tratta di Flavio Valsecchi, brianzolo di Meda (MB), classe 1989, che nel 2014 vestirà la maglia della squadra continental giapponese Team Ukyo, formazione che evidentemente si sta europeizzando, visto che ha già in organico tre corridori spagnoli.
«Quest'anno nella mia squadra, il Velo Club Mendrisio - PL Valli - Mapei - spiega Valsecchi (nella foto scatta al via del Tour de Hokkaido, è il primo da sinistra) - ho trovato un ambiente ideale per esprimermi al meglio, li ringrazio per questo e per avermi portato in Giappone, per disputare il Tour de Hokkaido. In quella gara mi sono messo in luce. e ho così avviato i contatti con la squadra Team Ukyo, alla fine ho trovato l'accordo per gareggiare con loro nella prossima stagione. Sarà una bella avventura e non vedo l’ora di partire. L’obiettivo? Cercare di adattarmi subito alla nuova categoria e provare ad inseguire qualche buon risultato».
Scusate, ma passa dove questo ragazzo? Con quali risultati inquesti anni? Avete visto le sue performance e i piazzamenti? E i vari Stortoni, Proni e co rimangono a piedi... Complimenti, un vero prof
x cervo2
20 dicembre 2013 11:05darionicoletti
Buongiorno cervo2, sono Dario Nicoletti, il DS di Flavio e visto che lei parla senza sapere vedrò di chiarirle un po’ la cosa. Ho accompagnato personalmente la mia squadra in Giappone al Tour de Hokkaido per due anni di fila, settembre 2012 e 2013.
Quest’anno Flavio in quella gara (pur senza alcun tipo di acclimatamento, perché siamo arrivati là 36 ore prima della gara e dopo 27 ore di viaggio) si è messo in evidenza andando in fuga praticamente in tutte tre le tappe, e anche se poi non si è mai piazzato nei primi 10 ha comunque attirato l’attenzione su di se di due squadre continental di quel paese. Alla fine con una di queste ha trovato un accordo per correre nel 2014 e guadagnerà anche un discreto stipendio, cosa che qui sarebbe impensabile visti i tempi che corrono.
In Italia e in Svizzera, Flavio quest’anno ha fatto una decina di piazzamenti, anche nei primi 5.
Ma il punto non sono i risultati, il punto è un altro. Io non so se lei abbia mai fatto il corridore e le chiedo una cosa. Lei sarebbe disposto a preparare una valigia, partire e andare dall’altra del mondo e rimanere là stabilmente per almeno un anno? Flavio ha deciso di farlo, ma non credo sia una scelta facile che tutti farebbero. A questo proposito le dirò di più. Anche una altro mio atleta che si chiama Olivier Beer e che era in Giappone con noi avrebbe potuto fare la stessa scelta di Flavio, ma non se l’è sentita.
Flavio ha 23 anni, andrà vivere a Tokio e farà un’esperienza di vita oltre che sportiva, con la possibilità di imparare l’inglese. Perché avrebbe dovuto dire di no? Non ruba niente a nessuno.
Gli è stata data questa possibilità e lui ha deciso di accettare, tutto qua.
Ora gradirei una sua risposta, magari firmandosi diversamente, perché in quel “cervo 2” non si capisce bene quale sia il nome e quale sia il cognome.
Saluti.
Dario Nicoletti
20 dicembre 2013 13:12Brambo
Grande Dario!
Cervo2
20 dicembre 2013 13:52SantGiac
Cervo2, ma Maleducato1!!!
L'invidia trasuda dal suo commento.
Non ho altre parole.
Giacomo
Caro Nicoletti,
20 dicembre 2013 15:53Fra74
condivido...almno in parte, il suo commento, però, se mi permette, il "semplice" fatto di volare in Giappone, lontano da casa, non dovrebbe essere una caratteristica ad hoc per poter passare PROFESSIONISTA: ora, senza nulla togliere al ragazzo Valsecchi, non l'ho mai visto nè in bicicletta, nè correre, lei è più adatto per darne una valutazione tecnico-fisica, mi domando, quanti punti nel 2013 ha totalizzato tale ciclista??!? Ora, a mio parere, o si LIBERALIZZA del TUTTO il passaggio al PROFESSIONISMO, oppure, se mi consente, come avviene in molte altre specialità sportive e non, passa di categoria chi ha ottenuto un certo punteggio, senza nulla togliere al suo ragazzo che può fare questa esperienza, a mio avviso, sono i vari regolamenti da RIVEDERE, a livello MONDIALE, UCI, parliamo...tutto qui...questo è il mio pensiero...comunque, auguro a FLAVIO di poter vivere una stupenda esperienza formativa sia a livello personale che di competizioni sportive...
Francesco Conti-Jesi (AN).
@darionicoletti @Fra74
20 dicembre 2013 20:02discesista
@darionicoletti condivido il tuo pensiero. Sicuramente l'atleta in questione merita molto meno di altri (e non me ne voglia, perchè non sto assolutamente dicendo che non abbia i numeri..ma a livello di risultati c'è chi ha ottenuto molto di più ed è a piedi), ma a voi va il GRANDISSIMO merito di aver avuto il coraggio di andare a fare un'esperienza così lontano! Anche a me sarebbe piaciuto correre all'estero, ma non avendo vittorie alle squadre ho potuto presentare solo alcuni piazzamenti. Troppo poco, chiaramente. Se non ti vedono correre, i piazzamenti non contano! Questo è ciò che manca nelle squadre dilettantistiche italiane: misurarsi fuori dai confini. La mentalità è quella che il ciclismo è solo in Italia. Si corre sempre con le stesse persone, sempre nello stesso modo. E questo, a mio avviso, è uno dei tanti motivi per cui il ciclismo italiano è in netto declino! Quindi a lei e alla sua società posso solo fare TANTI, TANTI, TANTI complimenti! Sicuramente il ragazzo farà un'esperienza di vita, che è ciò che più conta! Un giorno, se non avrà la fortuna di continuare a correre, potrà dire di avere vissuto un anno all'estero. E ripeto, non è poco! Ragazzi..il ciclismo non è solo qua da noi. E' ora di finirla di pensare che in asia, negli emirati arabi ecc non si possa correre!! Vogliamo crescere o no??
@Fra74 Mettiamo in chiaro le cose. Solo in Italia le continental sono cosiderate squadre professionistiche! All'estero, non ho mai sentito nessuno che corre in queste squadre ritenersi tale..e credimi che di amici stranieri ne ho parecchi! I punti? Ma per favore! Con la pagliacciata delle continental c'è gente che ha trovato posto con 0 (e dico, ZERO!!!!!) punti. Ma quanto stupida può essere una regola basata sui punti, quando ti trovi a correre in una squadra piccola piccola (molto spesso nel finale da solo) e devi battagliare con squadre come la Zalf di quest'anno? Tu da solo, contro magari 10 di loro? Molto spesso finisce che non prendi neanche un punto...è questo che determina il valore dei corridori? Bel metodo proprio...
Non parlare di regolamenti UCI, perchè ste buffonate di punti, 50%+1 under 23 nelle continental ecc ecc...LE ABBIAMO SOLO IN ITALIA! Non solo, all'estero NON RIESCONO A COMPRENDERE QUESTI REGOLAMENTI! Quindi sono cose prettamente italiane.
Prof = talento e dedizione
20 dicembre 2013 22:25cervo2
Molto bene, adesso sappiamo che fare un'esperienza di vita in giappone serve a sentirsi dei professionisti. Io invece credo che si debba passare professionisti per merito, ossia per la qualità dei risultai (che nel caso del ragazzo sono deficitari, e lo dicono i piazzamenti fatti da under23.. Andate a vedere) e non per altri fattori esterni (sponsor e altro). Così come credo che molti altri ragazzi avrebbero meritato di guadagnare il "discreto stipendio" (cit) ben più di Valsecchi, magari ragazzi più giovani di lui (basterebbe essere under23...) e più meritevoli sul campo. Nella scuola solitamente le borse di studio per l'estero le danno in base alle graduatorie specifiche che tengono conto della media dei voti, degli esami fatti e di tanto altro. Tra i giovani, scarseggiando in questo periodo risorse economiche, sarebbe il caso di premiare il merito. Ragazzi, non smettete di sognare e allenatevi seriamente per seguire il sogno, prof si passa con la serietà e il talento, il resto sono chiacchere e fuochi di paglia, non smetto di illudermi che le cose cambieranno. Passo e chiudo.
Per Brambo, discesista, Fra74, cervo2
21 dicembre 2013 01:10darionicoletti
ciao grande Brambo, grazie...
discesista...grazie per le tue parole. Hai capito bene il discorso e come sono andate le cose. Il ragazzo non è un fenomeno ma non è nemmeno scarso. Ha discreti valori e un'ottima visione di corsa. Lo so bene anch'io che in Italia la sua carriera non avrebbe più potuto avere sbocchi e che qui ci sono corridori più forti di lui. E lo sa bene anche lui perché è realista. Ma in questo caso ha avuto il merito e la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto e quindi farà questa esperienza. E come hai ben capito, in entrambe le nostre trasferte in Giappone, i ragazzi sono partiti e tornati con grande entusiasmo. Grazie ancora per la stima, contraccambio.
Fra74...io come "discesista" non considero il ciclismo delle continental un vero e proprio professionismo. È la giusta via di mezzo che consente di fare una parte dell'attività con i veri prof. Come una vetrina che per qualcuno può portare a un salto più importante. Per quanto riguarda i punti, anche in Italia, come lei ben sa, non tutti i ragazzi che entrano nelle continental hanno i punti...... La ringrazio comunque per il suo cordiale post e la saluto altrettanto cordialmente.
cervo2...mi scusi se mi ripeto, ma credo che lei di questa cosa non abbia proprio capito niente. Qui non c'è di mezzo alcuno sponsor portato in Giappone! Lei è proprio fuori strada! Al Tour de Hokkaido tutte le squadre erano nello stesso hotel per tutti i giorni di gara. La sera dopo la seconda tappa, parlando del più e del meno con il DS del Team Ukyo, mi è stato chiesto di Flavio e lì è nato tutto.. Mi creda, è stato tutto molto più semplice dei complotti che lei ha in testa! Ora le chiedo un'ultima cosa e poi chiudo veramente. Quando i dirigenti giapponesi hanno chiesto al mio corridore se volesse andare a fare la prossima stagione con loro, lui, cosa avrebbe dovuto rispondere? "Mi piacerebbe venire, ma guardate che in Italia ci sono corridori più forti di me, che hanno tanti tanti punti! Non prendete me, prendete uno di loro e sarete più contenti!"
Forse secondo lei avrebbe dovuto rispondere così...
Saluti.
Sig. Nicoletti
21 dicembre 2013 16:50discesista
Mi piacerebbe contattarla personalmente. È possibile?
Congratulazioni!
21 dicembre 2013 17:27aley90
Sono Alessia, una tifosa di Flavio. Per prima cosa vorrei fare i complimenti a Flavio per questo suo importante traguardo. Questo deve essere un messaggio per i giovani ciclisti che come lui inseguono il sogno del professionismo. Il ciclismo non è complotti e doping, ma è sacrificio e fatica. Con la forza di volontà si possono raggiungere risultati importanti. Complimenti a tutto il team mendrisio ed al suo direttore sportivo che ha creduto in lui. E sono sicura che Flavio ripagherà con i risultati la fiducia che dario e tutta la sua squadra gli hanno dato. Forza Flavio. Complimenti e in bocca al lupo!
X discesista
21 dicembre 2013 21:38darionicoletti
Certo è possibile, mi fa piacere, scrivimi quando vuoi.
darionicoletti@libero.it
Cordiali saluti.
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