COLOMBIA, arrivano Rubiano Chavez e tre giovani

MERCATO | 11/10/2013 | 15:54

Dopo la conferma di undici elementi importanti, il Team Colombia annuncia gli ingaggi dei primi quattro atleti che andranno a rinforzare le fila degli Escarabajos nella stagione 2014. Il General Manager Claudio Corti ha scelto un atleta di consolidata esperienza europea come Miguel Angel Rubiano Chavez e tre interessanti talenti al debutto nel Vecchio Continente: Jonathan Paredes, Darwin Pantoja e il giovanissimo Edward Diaz.


Passato professionista nel 2006 inItalia, con la Panaria-Navigare, e forte di sette successi da professionista, Miguel Angel Rubiano Chavez (Bogotà, 03.10.1984) ha vissuto nel 2012 la più grande soddisfazione della sua carriera, conquistando una tappa del Giro d’Italia con arrivo a Porto Sant’Elpidio. Passista-scalatore con ottime doti di regolarità, Rubiano ha rappresentato la Colombia ai Mondiali su strada nelle ultime due stagioni e può vantare ben 13 piazzamenti nelle prime 10 posizioni nella stagione in corso, fra i quali spiccano il secondo posto al GP Industria e Commercio di Prato, il terzo alla Settimana Coppi e Bartali e il quarto al Memorial Pantani.


Ventiquattrenne di Duitama (Boyaca), paese natale di Oliverio Rincon, Jonathan Paredes (04.04.1989) spera di ripercorrere in Europa le orme dell’oggi Direttore Sportivo del Team Colombia dopo una stagione che lo ha consacrato Campione Panamericano su strada sul selettivo circuito di Zacatecas, in Messico. Vincitore anche di una tappa e della classifica generale alla Vuelta a Combita (Colombia) con la maglia della Supergios-Blanco Valle-Redetrans, Paredes si prepara ora alla prova delle grandi salite europee.

Darwin Ferney Pantoja Tobar (25.11.1990) parte da Tuquerres (Nariño) con il sogno e la speranza di conquistare le cime europee come un altro compaesano di nome Darwin prima di lui ha saputo fare con la maglia del Team Colombia. Proprio come Atapuma, Pantoja è uno scalatore puro, formato dall’altura della regione più meridionale della Colombia, e si è rivelato fin da giovane conquistando la Vuelta de Porvenir nella categoria allievi (2007) e due tappe alla Vuelta de la Juventud (2011 e 2012). Nel 2013, alla sua prima stagione da Elite, è andato a segno in due tappe della Clasica Internacional de Tulcan (Ecuador) con la maglia del Movistar Team America.

Con i suoi 19 anni, Edward Fabian Diaz Cardenas (19.08.1994) sarà uno degli atleti professionisti più giovani ai nastri di partenza della prossima stagione. Originario della regione di Boyaca, la stessa di Nairo Quintana e Mauricio Soler, Diaz ha sorpreso tutti andando a conquistare nel 2013 la 3a tappa della Vuelta de la Juventud, mettendosi alle spalle atleti più esperti e accreditati. “El niño” Diaz è la vera scommessa di Claudio Corti, che ha intravisto in lui il potenziale per diventare una nuova realtà del ciclismo colombiano.

“Con Edward vogliamo percorrere un cammino di crescita e maturazione all’interno del ciclismo europeo – spiega il General Manager del Team Colombia – che lo porti a imparare e ad acquisire maggiore consapevolezza confrontandosi da subito con il grande ciclismo. All’inizio non sarà semplice – lo sappiamo sia noi che lui – ma crediamo profondamente nella sua possibilità di svolgere un percorso di crescita sano e graduale per arrivare ad affermarsi ad alti livelli. In fin dei conti, è questa l’anima del nostro progetto.”

Al timone di una formazione che avrà ancora una volta un’età media molto bassa, Corti ha sottolineato l’importanza dell’apporto di atleti più navigati: “Quest’anno il contributo di Leonardo Duque è stato fondamentale per gli atleti più giovani: non tutto si può apprendere dai tecnici, e l’esempio e i consigli di professionisti esperti e credibili sono componenti indispensabili per lo sviluppo di un atleta. Siamo convinti che l’inserimento di un paio di elementi di esperienza , a prescindere dalla loro nazionalità, sia importante per la maturazione a tutto tondo dei corridori, e non possa che fare bene anche alla crescita di un movimento in espansione come quello colombiano.”

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